Silvio, l'Italia ha bisogno della Sinistra...

[Zorro]

...per emendarsi. Non c'è più altra soluzione. Ha bisogno di sbattere il naso, per rendersi conto. Ha bisogno di soffrire, per capire.
Questa è una brutta Italia, conquistata ormai alla demagogia, educata alla giustizia sommaria, senza più capacità critica. E' un' Italia dove i valori sono sovvertiti, dove primeggiano gli incapaci, gli imbroglioni, che si travestono da magistrati, da giornalisti, da difensori della libertà, della democrazia.
E' un'Italia convinta, da menti miserabili ma abili, che il male sei tu, Silvio. Glielo hanno insegnato i cattivi maestri, i disonesti che manipolano la verità, che hanno insegnato l'odio come diritto da esercitare.
Queste falsità hanno creato delle aspettative, che i Sinistri dovranno soddisfare, e nel modo più appagante. Sarà la tua giusta vendetta, il Governo della Sinistra. Andrà a carità l'Italia, ma sarà la necessaria pena da espiare, non meritando altro tanta pervicace volontà ad ingannare, e, peggio, a farsi ingannare.
All'inizio, ci saranno le solite motivazioni, che ti vedranno, ancora!, motivo dei sacrifici che dovranno imporre, e ci sarà da sorridere (ridere non si potrà, perchè non si deve al cospetto di disgrazie). Poi si tenterà di far passare la logica che, con te, sarebbe sempre peggio, e gli ottusi, travestiti da militanti impegnati, terranno botta. Ma alla fine, Silvio, sarà la fine delle bugie, degli inganni. E non ci sarà Repubblica che potrà correre ai ripari, non ci sarà Benigni che possa far ridere tanto da far dimenticare, non ci saranno soloni moralisti che potranno sconvolgere la realtà penosa, non ci sarà chiamata alle armi che vedrà volontari arruolarsi.
Dovremo soffrire, Silvio, e molto. Ma, finalmente, sarà la verità. Tu disimpegnati, Silvio, e ti rimpiangeranno, perchè non avranno più scudo, Sinistri e simili. Sembra paradossale, una forma di sciocco suicidio, ma l'Italia ha bisogno della Sinistra, bisogno urgente. Prima si opera, prima guarirà...

[free]

E' l'Italia che non ha bisogno di Silvio.