ah puo' anche darsi che hai ragione, dato che una caratteristica comune di tutti gli italiani (da nord a sud) è l'essere cinici all'ennesima potenza.
Tieni presente che poi partirebbe una reazione a catena che porterebbe alla formazione, proprio al nord, di ben piu' che un unico Stato.
Basta un precedente e nulla vieterebbe la ricreazione di tante belle repubbliche sull'impronta di quelle esistenti prima dell'unita' nazionale.
E' esattamente ciò che credo avverrà e che mi auspico.
La cosiddetta Padania non credo che esista, se non nella volontà di un piccolo nucleo di leghisti della prima ora.
Il cinismo degli interessi personali, come giustamente affermi, è invece molto più diffuso, in maniera trasversale nell'elettorato e suscettibile, se bene e sapientemente alimentato, di crescere velocemente con percentuali a 2 cifre.
Ti ripeto, la domanda è: contano più gli ideali o il portafoglio?
Figliolo, lei è un asino...
(D.Pastorelli, cit.)
il mio punto di vista, un pò dall'esterno essendo Sardo è che se la lega si liberasse di tanti aspetti folkloristici e mantenesse un atteggiamento maggiormente "apolitico" senza sbilanciarsi da una parte riceverebbe ancor più consensi.
Meno ossessioni sulla sicurezza e più fiscalità ma anche temi quali la libertà degli individui, delle comunità, l'ambientalismo...
insomma penso che il grosso successo della lega sia dovuto ancora a una componente di rottura e di innovazione che li diversifica da tutte le forze esistenti. Ultima la grande novità in estera di bossi e calderoli.
Ma una parte del consenso è anche dovuto all'ossessione sicurezza, ad una certa esasperazione ed emergenzialismo cui sono parecchio distante.
L'esclusiva riduzione delle prospettive politiche della lega al solo discorso sicurezza, per di più condito da una certa esasperazione potrebbe dare consensi facili in questo momento, ma potrebbe anche sgonfiarsi anche da un giorno all'altro...
In ogni caso ho fiducia nei temi del federalismo, di una spinta di rinnovamento contro il mostro burocratico che sta uccidendo il paese, di una alternativa allo strapotere bancario, e mi piacerebbe vedere un giorno la pianura padana di nuovo verde e risanata...
Non sono di quelli che demonizza la lega, tutt'altro: poi certi temi della lega fanno da tanto tempo parte della storia dell'autonomismo sardo... e per tanto ci sono abituato but it's another cup of tea...
Confederazione delle 12 Colonie
Per diversi ordini di ragioni per quanto mi riguarda:
1) L'interesse troppo localistico contrapposto a quello nazionale.
2) La "farloccaggine" conclamata, ben evidenziata dal fatto che di tutto quanto sbraitato negli ultimi 20 anni non è stato ottenuto nè messo in pratica praticamente niente.
3) Il predicare bene e razzolare male o non razzolare proprio (vedi proclami anti-immigrazione e vedi maxi-sanatoria da 700.000 immigrati pochi anni fa, vedi cannoni contro i barconi sbraitati a gran voce e vedi insussistenza totale di azioni di blocco dei medesimi, vedi "padroni a casa nostra" e vedi città del nord inesorabilmente invase dagli immigrati, mentre al sud li fanno scappare a bastonate se non peggio, ecc. ecc.).
4) Nessuna attenzione alle politiche sociali, a favore dei lavoratori, delle classi più deboli, ripartizione delle classi di interesse non per fasce di reddito ma per provenienza geografica all'interno del Paese, cosa che trovo aberrante.
5) Energie sprecate per questioni di lana caprina (tipo quella sulla conoscenza del dialetto da parte degli insegnanti, di cui si parla in questo forum in queste ore) ed altre questioni di importanza vitale molto sbraitate ma del tutto trascurate nei fatti (strapotere bancario-finanziario, distruzione deliberata della classe media che dovrebbe essere il punto di riferimento della Lega, perdita di potere contrattuale dei lavoratori italiani, sindacalizzazione parassita ed inefficiente, emergenza abitativa, ecc. ecc.)
6) Da non trascurare: immagine, attitudine e posizione farlocca e pagliaccesca di buona parte dei suoi portavoce. A parte Maroni che sembra una persona seria, e Bossi che ormai è tenuto assieme con lo sputo, Calderoli, Borghezio, Salvini e compagnia bella starebbero meglio in un circo che in un parlamento.
7) Anti-islamismo cieco e fine a se stesso, affiancatore delle guerre di conquista americane in medio oriente, incapace di capire che l'islam non è un problema in sè, ma solo nella misura in cui diventa forza d'invasione in Europa, mentre nei paesi d'origine ha tutto il diritto di prosperare, finchè non saranno le popolazioni locali a decidere di cambiare le cose con una sacrosanta rivoluzione, come è avvenuto in Europa in passato.
8) Varie ed eventuali, tra cui una avversione di pelle alla grettezza ed alla limitatezza del leghista medio che misura tutto in termini di "danè", una avversione naturale al campanilismo, male storico dell'Italia, una fede nella Nazione in cui viviamo, con tutte le sue differenze ed i suoi contrasti interni, che sono propri di qualsiasi altra nazione sulla faccia della terra e non solo della nostra, ed una totale mancata fede nel suo contrario, cioè nella "piccola patria", destinata per sua natura a soccombere nei confronti dei grandi poteri globalizzatori che vogliono schiacciarla.
E ce ne sarebbero altre, ma penso possa bastare.
Ultima modifica di Fenris; 29-07-09 alle 04:40
Riaffiorano i ricordi degli anni di passione
ritorna il vecchio sogno per la rivoluzione.
Racconti senza fine di gente che ha pagato
non puoi mollare adesso la lotta a questo stato.
La rivoluzione è come il vento, la rivoluzione è come il vento.
Regressista amante della pucchiacca.
Io penso che numericamente da inizio legislatura il centronord stia "vincendo",l'assalto alla diligenza dei FAS che sono destinati per 85% al mezzogiorno e la lotta di potere che si è scatenata in Sicilia ne sono la dimostrazione più lampante.
Gli stessi "regali" a Roma e Catania vengono dai FAS
- disavanzo Roma (Dl 154/08 art. 5 co. 3): - 500 milioni (2009);
- disavanzo Catania (Dl 154/08 art. 5 co. 3): - 140 milioni (2009);
Idem per i rifiuti di Napoli
- emergenza rifiuti Napoli (Dl 97/2008 art. 4-bis co. 9): - 450 milioni (2008);
Idem per parte del taglio dell'ICI e correzione dei conti pubblici nazionali e per la sanità .
finanziamento Servizio Sanitario Nazionale + Ici (Dl 154/08, art. 1 co. 5): 781,8 milioni (2008) + 528 milioni (2009) + 500 milioni (2009) = -1 miliardo e 809 milioni
- interventi sui conti pubblici (Dl 112/2008 art. 60 co. 10): - 1.796,8 (2009), - 2.206,1 (2010), - 3.956,4 (2011) = 7 miliardi e 959 milioni.
Ma il vero nodo da sciogliere non è questo bensì i decreti attuativi del federalismo: l'entità della compartecipazione regionale all'Iva e le quote del fondo perequativo.
Io penso che il fiorire di queste iniziative "autonomiste" (per non definirle malamente) siciliane siano semplicemente tentativi di prendere potere al tavolo che deciderà i punti di cui sopra .
Regressista amante della pucchiacca.