...piuttosto qualche sgangherato tentativo di perpetrare la solita mania di onnipotenza, con l'arma sottile del ricatto, solo accennato, fatto intravvedere, perchè, così, più efficace, più duraturo. La tecnica del "sotto scacco" applicata a personaggi di valore, di potere, dà ancora buoni frutti, complici un contesto politico cointeressato ed un giornalismo alla ricerca di fama e potere personale.
Qualcuno, a Palermo, ha ritenuto che la ventura di essere incocciati addirittura nel Presidente della Repubblica, ventura peraltro favorita, avrebbe potuto significare, ancor più, un'assicurazione a vita per la propria aspirazione al successo.
Qualcuno, a Palermo, piuttosto che immediatamente, e molto discretamente, distruggere le intercettazioni malandrine, ha ritenuto conveniente farne immediata notizia di cronaca. Certo il contenuto non è stato svelato, e ci sarebbe mancato pure!..., ma è stato fatto intendere che un contenuto c'era...e si è lasciata libera fantasia, frenesia di ogni tipo di intuizione, di previsione.
Qualcuno, a Palermo, ha già goduto della prevista voluta ribalta, del comune constatare di quanta possanza possa esercitare un magistrato, in grado, questi, di "preoccupare" persino il Capo dello Stato.
Qualcuno, a Palermo, non ha saputo prevedere, però, che era andato oltre, subendo, alla fine, un cambio di umore della gente, incacchiata per tanto osare, tanto esibizionismo, tanta strampaleria di atteggiamento e dichiarazioni.
Qualcuno, in soccorso a Palermo, ha ritenuto utile far intravvedere cospiratori dalle menti sottilissime...Di fatto una sfacciata cazzata! Ma fidando sulla stupidità e poca serietà di tanti giornalisti che, incapaci di interpretare la realtà evidente, si sfogano con la dietrologia incontrollabile.
Qualcuno, in soccorso a Palermo, ha tentato di dare un corpo alle menti raffinatissime, ed ha parlato, accusandoli, di personaggi politici, senza farne i nomi naturalmente, affidandone l'identificazione ai giornalisti della dietrologia. Per perfezionare la confusione necessaria.
Qualcuno, a Palermo, e in Italia, dovrebbe cominciare a rendere conto almeno di quello che dice...!