’Ndrangheta, 110 condanne annullate per vizio di forma
Clamorosa svolta al processo
di Milano contro le cosche:
“Deposito delle motivazioni
irregolare, avvenne in due tempi”
La parola torna alla Corte d’appello
milano
La Cassazione ha annullato per un vizio di forma il deposito delle motivazioni della sentenza del processo milanese “Infinito” sulle cosche della ’ndrangheta con cui sono state condannate 110 persone. Il deposito delle motivazioni avvenne in due tempi. Ora sarà la Corte d’appello a dover valutare gli effetti sul processo di secondo grado.
Il “doppio” deposito avvenne a causa di un guasto della stampante che il primo giugno scorso si mangiò 120 pagine su 900 al momento del deposito. Quando il gup se ne accorse, qualche giorno dopo, il 4 giugno, adottò un provvedimento d’integrazione che dava atto dell’incidente tecnico e allegava le pagine mancanti. Un provvedimento, questo, definito «abnorme» dalla Cassazione che l’ha annullato per vizio di forma. Ora sarà la corte d’appello, che si ritrova una sentenza monca in parte delle motivazioni, a dover valutare gli effetti della pronuncia della Cassazione.
La Stampa - ?Ndrangheta, 110 condanne annullate per vizio di forma
Come si può lottare contro la mafia con una magistratura del genere? Qui siamo al limite della complicità con i Boss.