Il criterio di selezione anticipata, basandosi sui quiz attualmente in vigore, secondo me è sbagliato.
Ogni studente che senta il desiderio di perfezionare la propria cultura, seguendo un corso di studi universitario deve avere la possibilità di farlo.
Se ne ha le capacità e il suo impegno è serio e costante, arriverà alla laurea, se invece vuole solo perdere tempo, rimarrà automaticamente tagliato fuori.
la cultura in sé non è un valore
i numeri chiusi sono una farsa perché gli atenei non sanno più come attirare studenti.
quest'anno 50 mila iscritti in meno. E' come se fosse stato chiuso un ateneo, però gli stipendi ai baroni vengono pagati lo stesso.
Ultima modifica di stefaboy; 31-01-13 alle 23:27
Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
(brunik - 25/09/2011)
l'università italiana è completamente autoreferenziale e totalmente disconnessa dalla società, sia intesa come cultura sia come mondo del lavoro.
d'altronde non è un mistero il perché lo sia: lo stipendio cade dal cielo a tutti qualunque sia la performance e non c'è alcun incentivo modificare i comportamenti.
non è questione di cadere dal cielo perché anche Oxford è finanziata dallo Stato.
E' questione che non è prevista la chiusura automatica degli atenei sotto una certa quota annua di laureati.
Tu prevedi uno standard minimo per rilasciare i fondi. Chi è fuori non li riceve più. A quel punto puoi essere pagato anche dal padreterno, se l'università chiude, tu vai a casa e quindi gli amministratori avranno interesse a fare in modo di mantenere alto il livello di didattica assumendo su criteri meritocratici.
Ultima modifica di stefaboy; 01-02-13 alle 01:16
Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
(brunik - 25/09/2011)
per questo ho parlato di "cadere dal cielo", perché l'università non ha alcun incentivo a essere una buona università. non si tratta solo di numero di laureati ma anche di qualità della ricerca.
d'altronde basta che leggi sto thread per vedere come la possibilità di riformare davvero il sistema sia nulla. gente che difende questo sistema di merda perché vuole fare il turista delle lezioni. mah...
Deficienti!!! <-- è un link
secondo me invece c'è una demonizzazione del sistema pubblico che sta producendo risultati del tutto simili agli altri paesi europei con una spesa più bassa.
sono andato a guardarmi il numero di laureati all'anno.
Supera quello tedesco in rapporto alla popolazione.
Anche la leggenda metropolitana per cui si laureano troppe persone in scienze umanistiche, già... ma perché gli ingegneri espatriano allora?
Cioè se dobbiamo produrre ingegneri per la Germania, allora hanno ragione gli studenti a scegliersi il corso che più gli piace.
ma il dato che più mi ha sorpreso è la frequenza nel terziario di studenti in proporzione alla materna
dal grafico si vede che tranne pochi paesi europei (belgio, germania, norvegia) gli studenti universitari sono leggermente meno di quelli che da piccoli facevano l'asilo. In Italia il numero degli universitari è uguale a quello degli iscritti alla scuola materna.
se poi guardiamo la proporzione tra iscritti alle materne e la prima elementare che sono scuole obbligatorie, vediamo che è tra i più alti d'europa si dai 3 anni e i nostri bambini iniziano a frequentare le elementari sin dai 5 anni quando altrove si inizia dopo i 6, a volte persino a 7 anni.
Quindi significa che il problema non è né la primaria, né la terziaria, ma la scuola secondaria.
Non è l'università che va riformata, ma le scuole superiori secondarie.
Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
(brunik - 25/09/2011)
Ma chissene frega di quanti sono gli studenti! È importante solo ciò che fanno DOPO!