(AGI) - Roma, 12 gen. - Da mezzanotte nessun vincolo sui titoli di Alitalia. Scade, quattro anni dopo l'operazione che porto' al salvataggio dell'aviolinea, il lock-up che impediva agli azionisti di cedere le proprie quote. L'unica restrizione a rimanere valida e', fino al 28 ottobre, il diritto di prelazione di ogni altro socio. Cosa succedera' nel prossimo futuro? Secondo rumors, si starebbe studiando la possibilita' di aggregare le quote dei 20 soci italiani per consolidare la compagnia tricolore, anche se per il momento non ci sono grandi disponibilita'. Alla finestra ci sono Air France (che detiene il 25% delle azioni ma che nei giorni scorsi ha smentito l'esistenza di qualsiasi trattativa) e gli arabi di Etihad.
Air France-Klm acquisto' nel 2009 la sua quota per 322 milioni di euro, con un sovrapprezzo di 40 milioni di euro rispetto agli altri, diventando il piu' grande azionista dell'ex compagnia di bandiera. Se le voci fossero confermate sarebbe da parte del gruppo franco-olandese il secondo tentativo di acquisire la principale linea aerea italiana, dopo quello fallito nel marzo del 2008. Il presidente Roberto Colaninno a giugno scorso a proposito di un eventuale "matrimonio" con Air France, aveva risposto che alla fine del 'lock up' gli azionisti sarebbero stati liberi di decidere ma che comunque non si sarebbe trattato di una vendita 'tout court': "Ci siederemo al tavolo - aveva chiarito - non da acquistati ma da cogestori, non sara' una vendita speculativa, non un abbandonare la partita ma un passo avanti naturale che porterebbe a una configurazione eccezionale". In effetti Alitalia di oggi non e' quella di quattro anni fa: ha solo 14.000 dipendenti, la flotta piu' giovane d'Europa, e' prima in Europa per regolarita' e ai primi posti per puntualita'. Inoltre un mese fa ha raggiunto un accordo con i sindacati che ha evitato quasi 700 esuberi.
Come piano "B" era poi spuntata l'ipotesi dell'ingresso di EtihadAirways, la compagnia di Abu Dabhi che e' gia' coinvolta con Alitalia in molte iniziative commerciali e strategiche dal 2010. La compagnia degli Emirati, non ha commentato le indiscrezioni ma ha confermato che sta guardando a possibili opportunita' di investimento in altre compagnie come un'importante evoluzione della propria strategia di partnership. Etihad comunque potrebbe entrare solo con una quota di minoranza perche', come soggetto extracomunitario, ha limiti di partecipazione. Infine si e' parlato di un possibile connubio con le Ferrovie dello Stato. Si e' affacciata l'idea di uno scorporo delle attivita' di Alitalia tra collegamenti locali e tratte internazionali con il possibile intervento delle Fs o di qualche fondo di investimento. L'ipotesi, anche questa smentita categoricamente, non e' nuova: era stata avanzata nel 2008 da Berlusconi. (AGI) .
Alitalia: e' finito il lock-up, nessun vincolo sulle azioni
Allora agli amici prenditori la politica quanto farà guadagnare?