C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
azz, mi hai fregato. Dovevo metterci anche discorsi sulla cultura nella lista.
Risposta seria: la cultura si cambia a suon di mappini.
In periodi di crisi e di necessità SI DEVE cominciare a rialzarsi. A partire dalle scuole per finire con la politica.
Tutto sta nel far capire ai meridionali che NON c'è da aver paura del cambiamento. Anzi, c'è solo da trarne giovamento. E ti assicuro che molti giovani l'hanno capito. Vedi ragazzi come cabraizihno.
Ultima modifica di Garat; 02-08-09 alle 19:40
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
Ma se in Italia ancora non è ben compresa cosa sia la Mafia e la TV mi spaccia per boss dei boss un vecchietto che stava per 40 anni in un casolare a mangiare cicoria col miele vestito da straccione....ma come volete trovare la soluzione in questa Repubblica?
Figliolo, lei è un asino...
(D.Pastorelli, cit.)
Gentilissimo
Allora escludiamo anche la cultura: b_l già l'ha scritto qualche messaggio fa, uno dei problemi è l'assenza nel nostro paese di radici liberali e, andando maggiormente a fondo, il supporre che i governi - a precindere dal colore politico - siano interessati a cambiare uno status quo che aldilà delle parole di circostanza alla fine sembra andar bene un pò a tutti
"Ma questo lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine siamo tutti morti" (J.M. Keynes)
"Qualcuno vivo che se lo prende nel culo però c'è sempre!" (Cabra)
Neanche all'epoca del regno piemontese c'erano radici liberali, prima della prima metà dell'ottocento (più o meno, non vorrei scatenare polemiche sterili).
Eppure anche lì si è sviluppata una mentalità liberale che più o meno oggi è ancora viva.
Per quanto riguarda la convenienza basta dire che serve un partito che abbia quella funzione (pedagogica, mi si perdoni il termine) di cui ho già scritto. Ovvero spiegare al comune cittadino che il cambio può SOLO portare benefici.
Alfo...capisco le tue posizioni...ma ti chiedo...credi che il meridione da SOLO ora come ora possa farcela?
Io non credo. Andrebbe come cabraizinho ha scritto. Finirebbe (...mmo: sono con voi intellettualmente) ancora di più sotto il controllo della mafia.
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
Siete troppo romantici, oggi come oggi l'Italia unita è buona per tifare la finale del Campionato del Mondo, chi fa da sè fa per tre, ci sono interessi differenti tra nord e sud, infatti la questione meridionale è stata una buona invenzione per non volerla risolvere, perchè faceva comodo a quell'asse di poteri che ancora oggi governano