FOCUS SIRIA

[Lord Fener]

SIRIA: Stando a fonti governative, esercito siriano e alleati, avvantaggiati anche da una tempesta di sabbia (e dalla copertura aerea russa con A-50 e su30 nella mattinata di ieri) sarebbero avanzati ulteriormente sia in direzione di al tanf che ad est di sweida.




Si attendono conferme.

[Lord Fener]

Le forze governative siriane avrebbero raggiunto l'incrocio stradale di Zarqa, lungo l'autostrada Damasco-Baghdad e sarebbero a meno di 30 km dal checkpoint/base di forze speciali occidentali/islamisti in Al Tanf.
I governativi potrebbero provare a continuare l'avanzata verso il confine iracheno, contando sulla debolezza delle milizie dell'FSA, armato e addestrato da forze speciali occidentali, per avvicinarsi ancora ad al tanf. Stando ad alcune fonti l'obiettivo dei governativi è quello di evitare lo scontro con le forze speciali Usa, permettendo a queste ultime di ritirarsi senza perdite in Giordania, consce del fatto che le truppe governative stanno per arrivare.
Più che una battaglia è una partita a scacchi. L'aviazione statunitense è tranquillamente in grado di annientare le forze governative presenti nell'area in poche ore. Le conseguenze politiche di un massiccio attacco contro le forze legate a Damasco sarebbero però assai importanti e potrebbero avere ripercussioni dirette sul territorio iracheno (dove, attualmente, sono stanziate migliaia di truppe statunitensi). Il governo iracheno sembra favorevole al ritorno della sovranità di Damasco nell'area di Al Tanf, lungo il confine siro-iracheno. Stando alle leggi internazionali la presenza militare statunitense è assolutamente illegale. E ancor più illegale è la presenza di miliziani islamisti armati e addestrati dalle forze giordano-occidentali.
Bisogna però tenere in considerazione il fatto che se i governativi riusciranno ad entrare in controllo di Al Tanf e del suo, adiacente, border crossing, la sconfitta politica per la coalizione a guida americana sarebbe enorme. Al contrario si festeggerebbe a Tehran, Damasco e nel quartier generale di Hezbollah. Intanto le forze popolari irachene (a maggioranza sciita e controllate/finanziate dall'iran) avanzano verso il confine siriano.
E' una partita a scacchi, in cui l'isis gioca il ruolo del terzo incomodo che punzecchia fastidiosamente i due giocatori seduti di fronte alla scacchiera.
Il punto chiave di tutta la vicenda è: gli USA sono disposti ad accettare la sconfitta o lotteranno fino alla fine? Non è neanche escluso che truppe giordano-americane possano entrare in terra siriana con dozzine di carri armati per costruire una "zona cuscinetto" tra Siria e Iraq. Ma, a quel punto, la comunità internazionale non potrà far finta di credere che questo intervento è finalizzato alla lotta all'isis.
Iraniani e Siriani stanno rischiando molto. E' un'operazione temeraria, che potrebbe avere conseguenze disastrose. Se l'avanzata governativa verso al tanf dovesse continuare vorrebbe dire che Mosca ha dato l'ok all'operazione e garantito protezione.
Solo i prossimi giorni/settimane ci diranno come potrà evolversi questa vicenda.

[Lord Fener]

Se i governativi riusciranno a conquistare la cittadina di Maskanah saranno in grado di mettere in sostanziale sicurezza l'autostrada Ithryah-Aleppo.

[tempesta]

I terroristi con elmetti bianchi si sono fregati per l'ennesima volta.

Attenzione 18+
Feccia "moderata" in azione

Naturalmente in televisione e sui principali quotidiani, di tutto questo neanche una parola in Italia !!

[Halberdier]

Siria: secondo attacco aereo USA. Bombardati i paramilitari iracheni che combattono l’ISIS (con l’aiuto USA…)
(di Giampiero Venturi)
19/05/17

Il clamore suscitato ieri dal bombardamento del convoglio siriano vicino ad Al Tanf sul confine siro-iracheno ha offuscato la notizia di un altro raid aereo compiuto da aerei americani della Coalizione anti ISIS.
Secondo quanto riporta la tv satellitare irachena Afaq, caccia USA avrebbero colpito ripetutamente una colonna di miliziani sciiti iracheni all’altezza di Abu Kamal, sul fiume Eufrate a ridosso del confine tra Siria e Iraq (200 km a est di Al Tanf).

I miliziani appartenevano alla KSS (Katai’b Sayed Al Shuada, KSS), Brigata dei Martiri nata nel 2013 e parte delle Unità di Mobilitazione Popolare (Hashd Al-Sha’abi), potente milizia sciita irachena protagonista nella lotta contro l’ISIS nell’Iraq del nord.
Secondo l’International Institute for Counter-Terrorism il gruppo paramilitare avrebbe una forza compresa tra i 500 e 1000 uomini addestrati ed equipaggiati dalle forze Quds iraniane.

La guerra siriana, nella tragedia, finisce alle volte per diventare grottesca. Il dato curioso è che le milizie sciite impegnate in queste ore nella battaglia a Sinjar in Iraq (ovest di Mosul) fanno parte della grande armata a guida USA che intende debellare lo Stato Islamico. In sostanza i caccia americani avrebbero bombardato in Siria una milizia che in Iraq gli è alleata. Il motto di Inherent Resolve “One mission, many nations” a questo punto strappa un sorriso.

L’attacco che avrebbe causato una vittima, otto feriti e ingenti danni materiali, è avvenuto a 120 km a sud di Deir Ezzor dando conferma di quanto sostiene Difesa Online da alcune settimane:

- il fronte sud della Siria sta diventando lo scacchiere decisivo per le sorti politiche del Paese;
- gli Stati Uniti sono ormai coinvolti direttamente nella guerra e la loro attività militare cresce di giorno in giorno.

Sul quadrante di Deir Ezzor e lungo tutto il corso dell’Eufrate fino all’Iraq, si attendono novità importanti nei prossimi giorni. Abu Kamal è ancora sotto controllo dello Stato Islamico, ma il raggio d’azione delle milizie sciite si allarga, fino a cozzare apertamente con gli interessi della Coalizione in Siria.

Ricordiamo che l’Iraq è l’unico Paese arabo a maggioranza sciita. Dopo la caduta del sunnita Saddam Hussein nel 2003, il peso politico e militare degli sciiti è cresciuto esponenzialmente, fino a dimostrarsi un boomerang per gli Stati Uniti che lo avevano alimentato. Gli alleati principali degli sciiti iracheni sono il governo alawita di Assad, hezbollah e ovviamente il grande fratello Iran. Nonostante la guerra allo Stato Islamico (sunnita) sia impossibile senza l’aiuto dei miliziani sciiti (circa 100.000 uomini armati in Iraq), i primi ad esserne preoccupati sono i due principali alleati USA nella regione: Israele e Arabia Saudita.

Siria: secondo attacco aereo USA. Bombardati i paramilitari iracheni che combattono l?ISIS (con l?aiuto USA?) - Difesa Online

Mah... conferme?

[bimbogigi]

A-50 russo in pattugliamento sui cieli siriani lungo ilo confine siro-giordano

a che serve ??

[bimbogigi]

Siria: secondo attacco aereo USA. Bombardati i paramilitari iracheni che combattono l?ISIS (con l?aiuto USA?) - Difesa Online

Mah... conferme?

direi che sia il caso di mandare un messaggio .... abbattere un paio di aerei usa

[tempesta]

Le forze governative siriane avrebbero raggiunto l'incrocio stradale di Zarqa, lungo l'autostrada Damasco-Baghdad e sarebbero a meno di 30 km dal checkpoint/base di forze speciali occidentali/islamisti in Al Tanf.
I governativi potrebbero provare a continuare l'avanzata verso il confine iracheno, contando sulla debolezza delle milizie dell'FSA, armato e addestrato da forze speciali occidentali, per avvicinarsi ancora ad al tanf. Stando ad alcune fonti l'obiettivo dei governativi è quello di evitare lo scontro con le forze speciali Usa, permettendo a queste ultime di ritirarsi senza perdite in Giordania, consce del fatto che le truppe governative stanno per arrivare.
Più che una battaglia è una partita a scacchi. L'aviazione statunitense è tranquillamente in grado di annientare le forze governative presenti nell'area in poche ore. Le conseguenze politiche di un massiccio attacco contro le forze legate a Damasco sarebbero però assai importanti e potrebbero avere ripercussioni dirette sul territorio iracheno (dove, attualmente, sono stanziate migliaia di truppe statunitensi). Il governo iracheno sembra favorevole al ritorno della sovranità di Damasco nell'area di Al Tanf, lungo il confine siro-iracheno. Stando alle leggi internazionali la presenza militare statunitense è assolutamente illegale. E ancor più illegale è la presenza di miliziani islamisti armati e addestrati dalle forze giordano-occidentali.
Bisogna però tenere in considerazione il fatto che se i governativi riusciranno ad entrare in controllo di Al Tanf e del suo, adiacente, border crossing, la sconfitta politica per la coalizione a guida americana sarebbe enorme. Al contrario si festeggerebbe a Tehran, Damasco e nel quartier generale di Hezbollah. Intanto le forze popolari irachene (a maggioranza sciita e controllate/finanziate dall'iran) avanzano verso il confine siriano.
E' una partita a scacchi, in cui l'isis gioca il ruolo del terzo incomodo che punzecchia fastidiosamente i due giocatori seduti di fronte alla scacchiera.
Il punto chiave di tutta la vicenda è: gli USA sono disposti ad accettare la sconfitta o lotteranno fino alla fine? Non è neanche escluso che truppe giordano-americane possano entrare in terra siriana con dozzine di carri armati per costruire una "zona cuscinetto" tra Siria e Iraq. Ma, a quel punto, la comunità internazionale non potrà far finta di credere che questo intervento è finalizzato alla lotta all'isis.
Iraniani e Siriani stanno rischiando molto. E' un'operazione temeraria, che potrebbe avere conseguenze disastrose. Se l'avanzata governativa verso al tanf dovesse continuare vorrebbe dire che Mosca ha dato l'ok all'operazione e garantito protezione.
Solo i prossimi giorni/settimane ci diranno come potrà evolversi questa vicenda.

Sinceramente non capisco a che serve avanzare per decine di Km nel deserto senza preoccuparsi di proteggere i fianchi .... in ogni momento c'è il rischio di venire attaccati e annientati, anche perchè avanzando così in profondità, viene a mancare il necessario approvvigionamento di viveri, acqua, medicinali e munizioni .... già le forze armate siriane sono poche come numero, poi hanno un sacco di fronti aperti, ed in più hanno un sacco di nemici esterni ... gli USA in primis .... che in ogni momento, grazie alla forza aerea tecnologicamente superiore in qualità e numero, potrebbe annientare facilmente i militari siriani (cosa che del resto è già successa in passato) ....

[paulhowe]

direi che sia il caso di mandare un messaggio .... abbattere un paio di aerei usa

Dopo di che, ci deve essere una risposta devastante e totale. Non qualche salva di missili cruise a cui hanno disinnescato le spolette.

[bimbogigi]

Dopo di che, ci deve essere una risposta devastante e totale. Non qualche salva di missili cruise a cui hanno disinnescato le spolette.

state bombardandop dentro a un paese straniero e non siete invitati. GIA SIETE FUORI LEGGE COGLIONE