FOCUS SIRIA

[Lord Fener]

intanto israele ha ammesso di aver curato ben 3mila "ribelli anti assad" in questi anni, nella regione del golan.

La stampa israeliana parla ormai di pieno sostegno di israele a migliaia di ribelli sul confine (cure mediche, armi e stipendi).

Tutta roba che si sapeva già

[Lord Fener]

le artiglierie hezbollah/libanesi stanno colpendo le posizioni di al nusra sulle montagne di arsal. L'aviazione siriana avrebbe sconfinato nuovamente bombardando ancora le aree occupate dai terroristi

[vostok]

pare che gli usa abbiano tolto sostegno a 8 piccoli gruppi islamisti in idlib/aleppo. Il sostegno ai "ribelli" nel sud della siria (e non solo) continua.

appoggiare i gruppi di idilib è totalmente inutile
spesso si sono ammazzati tra di loro con le armi fornite dagli americani ad entrambi i gruppi

penso che continueranno ad appoggiare quelli a daraa visto il terreno perso

[Lord Fener]

continuano gli scontri in idlib tra al nusra e arhar al sham. In pratica al nusra starebbe avanzando velocemente verso il confine turco (e i suoi border crossing). Sembra che i turchi abbiano cominciato a spostare "filoturchi" da azaz/al bab per aiutare arhar al sham in idlib.

Ps: ancora una volta al nusra dimostra la sua superiorità rispetto alle altre sigle islamiste.

[dedelind]

TRUMP BLOCCA GLI AIUTI AI RIBELLI SIRIANI. DOPO SEI ANNI, LA SIRIA VEDE LA FINE DEL TUNNEL
(di Giampiero Venturi) 20/07/17
Secondo quanto riportato dal Washington Post il 19 luglio, il presidente Trump avrebbe deciso di chiudere il rubinetto che alimenta i ribelli anti Assad in Siria. L’ordine sarebbe arrivato direttamente alla CIA, responsabile in questi anni del programma di addestramento ed equipaggiamento di quelle fazioni che a diverso titolo e sotto diverse bandiere hanno servito la causa delle cosiddette opposizioni moderate.

La decisione sarebbe stata presa un mese fa dopo una riunione col direttore della CIA Pompeo e il consigliere per la Sicurezza Nazionale McMaster, in vista dell’incontro del 7 luglio col presidente russo Vladimir Putin.

La prima conseguenza della decisione sarebbe stato l’annuncio del cessate il fuoco nella Siria sudoccidentale, dove nelle settimane precedenti si era avuta una recrudescenza di scontri fra fazioni opposte a Damasco e forze regolari siriane, appoggiate da milizie sciite.

La seconda evidenza sarebbe il prossimo abbandono delle forze americane dei territori intorno al posto di confine tra Iraq e Siria di Al Tanf (di cui abbiamo tanto parlato nei mesi scorsi), ormai divenuto strategicamente ininfluente, vista l’avanzata delle forze fedeli ad Assad, ormai in grado di controllare la frontiera e i punti di contatto con le milizie dello Stato Islamico a ridosso dell’Eufrate. Le truppe americane sarebbero in procinto di trasferirsi nel territorio di Hasakah, nel Kurdistan siriano, dove andrebbero a rafforzare la già cospicua presenza USA, configurando così una sorta di scambio: Assad a ovest dell’Eufrate; milizie arabo curde appoggiate dagli Stati Uniti a est, così da contrastare un eventuale supremazia iraniano-sciita in tutta la regione.



L’accordo non coinvolgerebbe però direttamente le Syrian Democratic Forces e rimarrebbe una decisione unilaterale USA concordata con Mosca.

La decisione di Trump, ribalterebbe il tavolo su cui era stata costruita la strategia mediorientale (e siriana in particolare) dall’asse Clinton-Obama a partire dal 2011 e sarebbe un vero punto di svolta per una guerra destinata a finire entro il 2018.

Il Washington Post, noto per le sue posizioni critiche nei confronti di Trump e in generale schiacciato su posizioni Dem, lascerebbe intendere un’accondiscendenza totale alla volontà della Russia, con malcelato riferimento alle attuali indagini sulle connessioni tra lo staff presidenziale americano e il Cremlino.

Citando l’ex direttore del Programma sulla Sicurezza del Medio Oriente di Obama, Ilan Goldenberg, gli Stati Uniti per evitare uno scontro diretto con Mosca avrebbero tentennato nel continuare ad aiutare le fazioni anti Assad dopo l’intervento militare russo in Siria del 2015. Sempre secondo Goldenberg, l’attuale decisione di Trump sarebbe però un fatale errore per gli interessi strategici USA e in sostanza equivarrebbe ad un’ammissione della vittoria del fronte Assad-Putin in Siria.

(foto: U.S. Air Force / SANA)

Trump blocca gli aiuti ai ribelli siriani. Dopo sei anni, la Siria vede la fine del tunnel - Difesa Online

[vostok]

continuano gli scontri in idlib tra al nusra e arhar al sham. In pratica al nusra starebbe avanzando velocemente verso il confine turco (e i suoi border crossing). Sembra che i turchi abbiano cominciato a spostare "filoturchi" da azaz/al bab per aiutare arhar al sham in idlib.

Ps: ancora una volta al nusra dimostra la sua superiorità rispetto alle altre sigle islamiste.

io fossi in hezbollah aspetterei un altro po'

dopodichè attaccherei la fazione risultata vincitrice

uno scontro duraturo ahrar al sham ed al nusra potrebbe decimare molti uomini

[Lord Fener]

sembra che i siriani stiano attaccando le ultime posizioni di al nusra al confine con il libano. Sul versante libanese esercito libanese ed hezbollah starebbero sparando con le artiglierie

Hamza sulyman‏ @hamza_780 5 min5 minuti faAltro



Exclusive#Saa controlled #Tal_Borkan in Western #Qalamoun On the Syrian-Lebanese border#syria

Traduci dalla lingua originale: inglese

[Lord Fener]

io fossi in hezbollah aspetterei un altro po'

dopodichè attaccherei la fazione risultata vincitrice

uno scontro duraturo ahrar al sham ed al nusra potrebbe decimare molti uomini

i governativi adesso si stanno astenendo da qualsiasi intervento. Più durano gli scontri/tensioni tra arhar sham/nusra più i governativi hanno tempo e risorse da dedicare all'isis

[Halberdier]

continuano gli scontri in idlib tra al nusra e arhar al sham. In pratica al nusra starebbe avanzando velocemente verso il confine turco (e i suoi border crossing). Sembra che i turchi abbiano cominciato a spostare "filoturchi" da azaz/al bab per aiutare arhar al sham in idlib.

Ps: ancora una volta al nusra dimostra la sua superiorità rispetto alle altre sigle islamiste.

Se avessero volato invece di spostarsi via terra, a furia di macinare chilometri avanti e indietro avrebbero raccolto abbastanza punti da vincere uno o due set di valige a testa.
Comunque è probabile che i turchi cercheranno di tenere Al Qaeda lontana dai confini. Chissà, magari sui qaedisti qualche salva d'artiglieria potrebbe piovere, e non sarebbe affatto male.

[samuel cramer]

io fossi in hezbollah aspetterei un altro po'

dopodichè attaccherei la fazione risultata vincitrice

uno scontro duraturo ahrar al sham ed al nusra potrebbe decimare molti uomini

Lo pensava anche lo zar a fronte dei scontri tra bolscevichi e menscevichi. Bisogna impedire la creazione di un fronte unico jihadista. Ora è il momento di attaccare.