Uno Stato che si definisce democratico dovrebbe permettere che la libera opinione possa circolare legittimamente senza contrastarla con mezzi di forza maggiore - Pazzoide.
Ricordi, fratello, come avevamo schiacciato la feccia elfa per far risplendere la pietra bianca del Mordor.
Il presidente siriano Bashar al-Assad è stato ufficialmente invitato in Arabia Saudita per il vertice della Lega Araba del 19 maggio.
Recentemente, i ministri dei Paesi membri della Lega Araba hanno concordato un invito alla Siria a tornare nella Lega Araba, da cui era stata espulsa dopo l'inizio della guerra siriana. È da notare che l'invito proviene dall'Arabia Saudita, che ha finanziato i gruppi terroristici in Siria e nel 2016 ha apertamente minacciato la Russia e la Siria di intervenire direttamente in Siria.
Ora, dopo la vittoria nella guerra siriana, Assad torna vittorioso - non lo chiede - ma è invitato a tornare.
La maggior parte di coloro che, ad eccezione della Siria, si sono alzati dalla Lega Araba e hanno chiesto "Assad deve andarsene" hanno perso il potere e sono diventati da tempo dei cadaveri politici.
Assad non è crollato sotto la pressione delle circostanze e dei potenti nemici esterni ed è riuscito a vincere grazie alla Russia e all'Iran. Ora sta raccogliendo i frutti della sua tenacia.
Ho quotato l'immagine di Shiiva perchè è la stessa di questo testo.
Uno Stato che si definisce democratico dovrebbe permettere che la libera opinione possa circolare legittimamente senza contrastarla con mezzi di forza maggiore - Pazzoide.
ESCLUSIVO: STATI UNITI E SIRIA TENGONO COLLOQUI SEGRETI IN OMAN
Una fonte diplomatica della Lega Araba ha informato The Cradle che i funzionari USA stanno avendo colloqui diretti con una delegazione siriana, sulla scia di una spinta regionale per ripristinare le relazioni con il paese dilaniato dalla guerra.
Un alto funzionario diplomatico della Lega Araba ha rivelato in esclusiva a The Cradle che sono attualmente in corso trattative segrete e dirette tra il governo statunitense e quello siriano.
Il diplomatico, che ha rivelato le informazioni sotto condizione di anonimato, ha affermato che "i colloqui si sono svolti nella capitale dell'Oman, Muscat... Ha anche sottolineato che "gli incontri includevano figure di sicurezza di entrambi i paesi e rappresentanti dei ministeri degli esteri".
Durante i colloqui, i funzionari siriani hanno insistito principalmente per il completo ritiro delle truppe di occupazione statunitensi dal paese mentre ha sottolineato che “l'inviato americano ha ripetutamente confermato di avere informazioni che Austin Tice [ giornalista freelance ed ex ufficiale dei Marines, rapito nel 2012 da gruppi armati in un sobborgo di Damasco] è vivo e si trova in un centro di detenzione dell'esercito siriano.
La delegazione siriana ha insistito sul fatto di non avere informazioni in merito ma esprime la sua disponibilità a compiere tutti gli sforzi possibili per rivelare il suo destino”.
The Cradle - EXCLUSIVE: US and Syria holding secret talks in Oman
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https://www.tio.ch/dal-mondo/politic...lla-lega-arabaBorrell boccia la riammissione della Siria nella Lega Araba
Per l'alto rappresentante dell'Ue «non si tratta del percorso che l'Ue avrebbe scelto».
BRUXELLES - «Il 7 maggio scorso si è svolto un evento molto importante: la Lega degli Stati Arabi ha preso una decisione, quella di riammettere la Siria nella Lega. È in corso un processo di normalizzazione tra una serie di Stati arabi e il regime di Damasco e stiamo anche monitorando i tentativi della Turchia volti a risolvere alcune preoccupazioni tramite contatti con il regime siriano: non si tratta del percorso che l'Ue avrebbe scelto». Così l'alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, aprendo i lavori della settima conferenza di Bruxelles a sostegno della Siria e del futuro della regione.
«Vedremo a breve se questi sforzi saranno in grado di convincere il regime di Damasco ad avviare un dialogo con gli Stati del Golfo e gli Stati arabi su vari aspetti della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza dell'Onu», ha aggiunto Borrell. Il timore è che si è «molto lontani da una attuazione piena e globale di questa risoluzione» e da «una soluzione sostenibile della crisi in Siria», ha dichiarato il capo della diplomazia europea, sottolineando come «i progressi si siano fermati del tutto».
Da Ue 2 miliardi di euro di aiuti
Borrell ha annunciato nuovi finanziamenti per il popolo siriano per 2 miliardi di euro (grossomodo la medesima somma in franchi). Ha infatti confermato «l'impegno assunto lo scorso anno a nome dell'Ue: 1,5 miliardi di euro a beneficio dei siriani nel paese e dei rifugiati e delle comunità ospitanti della regione per l'anno in corso 2023. Per l'anno 2024 - ha aggiunto - l'Ue metterà a disposizione 560 milioni di euro».
P.s.: se Borrell dice il vero, e la Turchia sta trattando con la Siria su "alcune preoccupazioni"... beh, per i curdi l'ennesima fregatura diventa sempre piu concreta...
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L'ultimo uomo ad essere entrato in Parlamento con intenzioni oneste.
Non basta negare le idee degli altri per avere il diritto di dire "Io ho un'idea". (G. Guareschi)