I taxi londinesi salvano la Om carrelli elevatori di Bari. Dopo quasi due anni si chiude positivamente la vertenza dell'azienda che apparteneva alla multinazionale tedesca Kion. Sarà la Frazer Nash, storica marca britannica di automobili, a rilevare la fabbrica barese che d'ora in poi realizzerà taxi con alimentazione ibrida. Una buona notizia per la città e in particolare per gli oltre duecento lavoratori dell'azienda attualmente in cassa integrazione.

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L'accordo è stato raggiunto a Roma nella sede del ministero per le attività produttive alla presenza del sindaco Michele Emiliano e del governatore Nichi Vendola. L'impegno dell'azienda è di ricollocare tutti i 224 lavoratori attualmente in cassa integrazione nell'arco di tre anni. Ma dopo il 2016 non è escluso che possa assumere nuovo personale fino ad arrivare a un massimo di 294 dipendenti. L'azienda è solida e a dimostrarlo c'è la commessa ottenuta dal Comune di Londra per una fornitura di più di 10mila taxi nell'arco di 15 anni. Già a partire dal 2015 lo stabilimento barese sarà in grado di produrre 1200 auto e più di tremila nel 2016.

L'accordo con la Frazer Nash arriva dopo le delusioni del passato: dalla Kion che trasferì tutta la produzione della Om Carrelli in Germania alla Qbell che voleva produrre televisori, dalla Calvi Holding fino all'ultimo fallimento proprio con un intermediario di Frazer Nash, Marco Saltalamacchia, che avrebbe dovuto assumere la direzione dell'azienda. Sparito l'intermediario e dopo ventuno mesi di attesa arriva una nuova svolta dall'Inghilterra. Grande soddisfazione esprime l'ex ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto: "Il piano industriale prevede investimenti tra 60 e 80 milioni di euro e un organico a regime di 300 unità lavorative. Ora ci auguriamo che si passi velocemente dalla firma ai fatti".

Soddisfatto anche il sindaco Michele Emiliano, il primo a diffondere la notizia pochi minuti dopo la firma dell'accordo: "Ricordo oggi momenti drammatici davanti ai cancelli della fabbrica. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza lo sforzo dei lavoratori e della Regione Puglia". "Siamo particolarmente felici per questo accordo - aggiunge Saverio Gramegna della Fiom Cgil Bari - anche perché non è stato semplice trovare la soluzione. I londinesi erano scettici sulla possibilità di poter lavorare bene nel territorio barese. Ora l'accordo dovrà passare al vaglio dell'assemblea dei lavoratori tramite un referendum previsto per martedì prossimo". Il sindaco di Bari si è detto disponibile a offrire una sala del Comune per ospitare l'assemblea.

Om Carrelli salvata dai taxi inglesi la Frazer Nash rileva l'azienda barese - Bari - Repubblica.it