Mentre in Lombardia il candidato è Albertini, nel Lazio FLI mette in campo una degli esponenti di punta, per trainare i voti anche alle Politiche. Nell'altra regione al voto, il Molise, il Terzo Polo resta senza candidato, con l'UDC, FLI, Udeur e l'ADC di Pionati e Patriciello (ex UDC, ex FI) che hanno preso le distanze da Iorio (PDL), con cui erano al governo.
LAZIO, CASINI LANCIA GIULIA BONGIORNO: CANDIDATA DI ALTISSIMO LIVELLO
Giulia Bongiorno (LaPresse)
LAZIO, CASINI LANCIA GIULIA BONGIORNO:
"CANDIDATA DI ALTISSIMO LIVELLO"
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Giovedì 10 Gennaio 2013 - 06:41
di Andrea Managò
ROMA - «Alla Regione Lazio abbiamo una candidata, Giulia Bongiorno, credo avrà un grande successo perché è una candidatura di altissimo livello». Ieri le parole del leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini hanno spazzato via i dubbi residui: anche i centristi proporranno un loro nome anche per la presidenza della Regione.
L’avvocato, divenuto famoso per aver curato la difesa di casi di attualità giudiziaria negli ultimi anni, da Giulio Andreotti a Raffaele Sollecito, sfiderà Nicola Zingaretti e Beatrice Lorenzin. Sembra insomma ormai definite il puzzle degli aspiranti governatori: mancano all’appello i grillini e gli arancioni, per quest’ultimi potrebbe scendere in campo Angelo Bonelli.
Palermitana, classe 1966, la Bongiorno sarà anche capolista dei montiani al Senato, dopo la legislatura appena conclusa a Montecitorio tra i banchi di Futuro e Libertà, di cui è portavoce. Nei prossimi giorni verranno presentate liste a sostegno della sua candidatura in Regione, andranno consegnate entro il 23 gennaio. Poi la breve campagna elettorale, un mese e mezzo.
Attestati di stima alla Bongiorno sono arrivati anche dal centrodestra. Per Renata Polverini «ha sicuramente caratteristiche importanti», mentre Gianni Alemanno la definisce «un ottimo avvocato e parlamentare, ma rappresenta valori e progetti diversi dai nostri». La candidatura dei centristi potrà mettere in difficoltà proprio il centrodestra, dove dopo l’investitura della Lorenzin Francesco Storace continua a parlare di assenza di «un candidato forte» nel Pdl.