Allora...questa è l'intercettazione. Non vi è scritto da nessuna parte che abbia FINTO di commuoversi. I magistrati fanno quindi quello che sanno fare bene: distruggere chi accusano in ogni modo possibile.

[...]"Andiamo allora a leggere questa terribile intercettazione. La conversazione risale al 28 maggio 2010, la Iurato sta parlando con Francesco Gratteri, già capo della Direzione centrale anticrimine, condannato nel luglio scorso a 4 anni per l’irruzione nella scuola Diaz, durante il G8 di Genova del 2001. Ecco il testo.

IURATO: «Allora senti... Sono andata... Sono arrivata, subito mio padre, che è quello che mi dà i consigli, quelli più mirati...».

GRATTERI: «Sì lo so».

IURATO: «...perché è un uomo di mondo, saggio, dice: “...appena metti piede in città subito con una corona vai a rendere omaggio ai ragazzi della casa dello studente...”».

GRATTERI: «Brava».

IURATO: «Eh, allora sono arrivata là, nonostante la mia... cosa che volevo... insomma essere compita [fonetico] ...mi pigliai, mi caricai questa corona e la portai fino a...».

GRATTERI: «Ti mettesti a piangere... sicuramente!».

IURATO: «Mi misi a piangere».

GRATTERI: «Ovviamente, non avevo dubbi». [ride]

IURATO: «Ed allora subito... subito... lì i giornali: “Le lacrime del Prefetto”».

GRATTERI: «Non avevo dubbi (eh, eh ride)».

IURATO: Ehhhhhhh (scoppia a ridere)...i giornali : “Le lacrime del Prefetto”».

GRATTERI: «Non avevo dubbi... eh, eh». [ride]

IURATO: «Poi si sono avvicinati i giornalisti: “Perché è venuta qua?”. Perché voglio cominciare da qui, dove la città si è fermata, perché voglio essere utile a questo territorio. Punto».

GRATTERI: «Eh».

IURATO: «L’indomani conferenza stampa con tutti i giornalisti».

da
Dopo il terremoto dell'Aquila anche il prefetto rideva  I pm: "Finse di commuoversi" - giovanna, iurato, aquila, prefetto, francesco, gratteri, telefonata - Libero Quotidiano

Si tratta di una conversazione intima e privata fra due persone. NON C'E' SCRITTO CHE FINSE ALCUNCHE'.