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  1. #1
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    Exclamation Definire una linea guida politico-economica

    Viste diverse castronerie sul tema dell'economia comparse in una discussione nel forum di economia, io credo sarebbe opportuno aprire una discussione qui, anche didattica per i frequentatori di questo forum, in quanto continuando a sostenere pubblicamente delle teorie completamente irrazionali (solo begli slogan) non ci facciamo certo una bella figura. Come scopo della discussione, anche il definire una volta per tutte le nostre linee politiche.

    Economia:
    Socializzazione. Graduale eliminazione del rapporto di lavoro dipendente-salariato, sostituita da società a pari percentuale tra tutti gli addetti ad un impresa (ex dipendenti ed ex proprietari), comprese quelle oggi statali. Come alternativa, una socializzazione più "morbida", ovvero favorire la socializzazione in ogni ambito (totale solo in quello oggi statale), ma permettere la compresenza di imprese con dipendenti, e società per azioni.

    Fisco:
    Fiscalità monetaria. Abolizione delle imposte sui redditi. Applicazione di imposte di tipo georgista su persone fisiche, imprese, proprietà. La copertura della restante spesa dello stato (già notevolmente attenuata grazie alla socializzazione, che comporta l'eliminazione dell'onere statale in molti ambiti) tramite emissione di moneta elettronica decrementante, secondo precise impostazioni tese a renderla fruibile (slot di accumulo per i commercianti, doppia moneta a valore fluttuante). Nota: la fiscalità monetaria non è una critica al signoraggio, anzi è un signoraggio ancora maggiore, visto che tale moneta che lo stato come "signore" emette, lo stato nemmeno la copre e ritira (solo gli da il valore nominale GARANTITO dalla fiducia in esso, e presumiamo che un tale stato ne abbia di fiducia da parte dei cittadini), dato che decrementa il suo valore un pò alla volta fino ad azzerarsi (o meglio, le schede azzerate avranno convenzionalmente un certo valore permanente, tipo 2 euro). Quanto la sovranità, neanche in ciò ha a che vedere, niente vieta all'europa di introdurre l'euro decrementante; è ovvio però che se solo l'italia decidesse di applicare la fiscalità monetaria, dovrebbe rinunciare all'euro e tornare alla lira.

    Amministrazione dell'economia:
    Corporativismo. Le aziende socializzate, non avendo un unico proprietario, dovrebbero necessariamente nominare per elezione un proprio amministratore tra i soci. Questa è la definizione stessa di corporativismo. L'amministratore, oltre ad amministrare la propria azienda, nomina per voto, tra tutti gli amministratori, il proprio rappresentante comunale, che viene ad essere analogo ad un assessore; essi nominano per voto l'assessore provinciale della loro coporazione; questi nominano quello regionale; e questi nominano quello che verrebbe in pratica ad essere il relativo ministro nel governo nazionale (camera delle corporazioni). Tutti essi legiferano in tema del proprio settore produttivo.

    Amministrazione politica:
    Democrazia organica. I vari governi locali e nazionale composti degli assessori corporativi sono presieduti da un presidente super-partes, eletto non dai settori economici, ma da tutta la popolazione. Tale delega sarà ad elezione piramidale. Innanzitutto verrà introdotta una figura amministrativa locale, per quartieri, uno ogni 2.500-5.000 abitanti. Questa figura avrà lo scopo di sostituire l'apparato comunale in molti ambiti (anagrafe, gestione dei servizi pubblici in appalto, ecc). Sarà eletto dai suoi cittadini, non avrà assessori. Eleggeranno il sindaco, ovvero il presidente del comune, il quale presiederà gli assessori corporativi comunali. I sindaci eleggeranno il presidente provinciale, che presiederà gli assessori provinciali; i presidenti provinciali eleggeranno il presidente regionale, che presiederà gli assessori regionali; i presidenti regionali eleggeranno il presidente del consiglio, che presiederà i ministri ovvero il governo nazionale (camera delle corporazioni). Solo il presidente della repubblica sarà eletto da tutti i cittadini. Non esisteranno più figure consiliari (parlamenti, nazionale e locali).

    Questo descritto è solo un riassunto, tutte queste cose sono già state approfondite in ogni minimo dettaglio.
    Ultima modifica di Astolfo; 20-11-12 alle 11:02
    "Il copione teatrale dell’anti-italiano consiste nell’attribuire all’intera collettività nazionale i difetti specifici ed irripetibili della propria canagliesca personalità individuale, con in più l’ipocrisia del tirarsene fuori" (Costanzo Preve)

  2. #2
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    Predefinito Re: Definire una linea guida politico-economica

    Riassunto perfetto e chiaro.
    TIOCFAIDH ÁR LÁ
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    革命无罪,造反有理

  3. #3
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    Predefinito Re: Definire una linea guida politico-economica

    Aggiungo, inoltre, che mai come ora sarebbe opportuno mettere in gioco queste nostre idee e programmi, rivoluzionari e concreti allo stesso tempo. Troppo spesso tra i camerati si sente parlare di economia, lavoro e sviluppo "alla grillina". Io, da fascista, vorrei che si portassero avanti esempi e disegni di consistenza. E che soprattutto si puntasse a fare politica e non fantapolitica. Astolfo ha egregiamente sommato qui sopra le parti più importanti del profilo ideologico politico-economico socialista nazionale, nel quale, mi auguro, tutti noi ci riconosciamo. Diciamocelo: l'inconsistenza, nella cosiddetta Area, riguardo a molti temi è un tasto dolente. Credo sia ora di mettere in chiaro un fatto: non siamo gente che campa di aria fritta e di complottismo alla Zietgeist. Abbiamo programmi, abbiamo idee. Ci manca unità.
    Ultima modifica di RibelleInEsilio; 20-11-12 alle 12:33
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  4. #4
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    Predefinito Re: Definire una linea guida politico-economica

    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Viste diverse castronerie sul tema dell'economia comparse in una discussione nel forum di economia, io credo sarebbe opportuno aprire una discussione qui, anche didattica per i frequentatori di questo forum, in quanto continuando a sostenere pubblicamente delle teorie completamente irrazionali (solo begli slogan) non ci facciamo certo una bella figura. Come scopo della discussione, anche il definire una volta per tutte le nostre linee politiche.

    CHI AVREBBE SCRITTO TALI CASTRONERIE??

    Per te la sovranità monetaria è una teoria irrazionale?


    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Economia:
    Socializzazione. Graduale eliminazione del rapporto di lavoro dipendente-salariato, sostituita da società a pari percentuale tra tutti gli addetti ad un impresa (ex dipendenti ed ex proprietari), comprese quelle oggi statali. Come alternativa, una socializzazione più "morbida", ovvero favorire la socializzazione in ogni ambito (totale solo in quello oggi statale), ma permettere la compresenza di imprese con dipendenti, e società per azioni.

    Socializzazione delle medio-piccole aziende con partecipazione agli utili da parte dei dipendenti (le aziende strategiche, quelle legate ai trasporti, alla sanità, all'istruzione e all'energia, devono essere completamente statali).
    Eliminazione del lavoro a tempo determinato e diminuzione del lavoro a sole 6 ore, magari con fine settimana libero (viviamo troppo poco per regalare la nostra vita al lavoro).
    Eliminazione delle società per azioni e forti incentivi all'economia reale rappresentata dall'agricoltura, dall'edilizia e dall'artigianato, le quali devono garantire la massima qualità. Lo Stato abbraccerà tali figure professionali dandone una immagine di prestigio.
    Forte protezionismo, ripristino dei dazi doganali e divieto di ingresso di prodotti provenienti da nazioni che non rispettano i diritti civili dei propri lavoratori.
    Istituzione dell'unione dei paesi del Mediterraneo, intesa come una comunità di nazioni bagnate dal mar mediterraneo unite nello sviluppo e nel commercio equo e solidale.



    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Fisco:
    Fiscalità monetaria. Abolizione delle imposte sui redditi. Applicazione di imposte di tipo georgista su persone fisiche, imprese, proprietà. La copertura della restante spesa dello stato (già notevolmente attenuata grazie alla socializzazione, che comporta l'eliminazione dell'onere statale in molti ambiti) tramite emissione di moneta elettronica decrementante, secondo precise impostazioni tese a renderla fruibile (slot di accumulo per i commercianti, doppia moneta a valore fluttuante). Nota: la fiscalità monetaria non è una critica al signoraggio, anzi è un signoraggio ancora maggiore, visto che tale moneta che lo stato come "signore" emette, lo stato nemmeno la copre e ritira (solo gli da il valore nominale GARANTITO dalla fiducia in esso, e presumiamo che un tale stato ne abbia di fiducia da parte dei cittadini), dato che decrementa il suo valore un pò alla volta fino ad azzerarsi (o meglio, le schede azzerate avranno convenzionalmente un certo valore permanente, tipo 2 euro). Quanto la sovranità, neanche in ciò ha a che vedere, niente vieta all'europa di introdurre l'euro decrementante; è ovvio però che se solo l'italia decidesse di applicare la fiscalità monetaria, dovrebbe rinunciare all'euro e tornare alla lira.

    Istituzione della moneta sovrana stampata direttamente dallo stato libera da interesse. Tale moneta sarà di proprietà dei cittadini e legata al lavoro ed alla forza produttiva della nazione (staccandola dai metalli e dalle monete spazzatura come il dollaro), emessa nel circuito nazionale solo per i quantitativi giusti (materie prime, forza lavoro presente e potenziale).
    Questa divisa avrà una certa degradabilità, poiché non sarà possibile accumularla all'infinito (come avviene oggi con l'accumulo di capitali da parte di poche mani), ma essa sarà soggetta ad una graduale tassazione in base al quantitativo posseduto (si stabilirà un tetto massimo per evitare disparità forti tra i cittadini).
    A dare valore alla moneta non saranno più i mercati internazionali usurai, i quali impongono cambi da strozzinaggio per genuflettere al proprio volere intere nazioni, ma i cittadini stessi con il proprio lavoro. Un lavoro che significherà sviluppo della nazione e benessere per se e per i propri figli.

    Istituzione di una doppia divisa, una per il mercato nazionale (i mercati nazionali, come detto precedentemente, si regolano e reggono in base alla forza lavoro del popolo) ed una equa per gli scambi comunitari (magari immettendola nella comunità di nazioni del mediterraneo scritta in precedenza).

    Abbiamo terra, acqua, sabbia, legna, metalli e gente disposta a lavorare. Questa sarà la nostra moneta, la quale sarà immessa solo per i quantitativi giusti per trasformare quella forza lavoro e quelle materie prime in case, ospedali, strade, scuole, ecc...
    E' questo a dare valore a quella carta e metallo prodotta, un bene tangibile ed infinito che viene dal popolo.



    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Amministrazione dell'economia:
    Corporativismo. Le aziende socializzate, non avendo un unico proprietario, dovrebbero necessariamente nominare per elezione un proprio amministratore tra i soci. Questa è la definizione stessa di corporativismo. L'amministratore, oltre ad amministrare la propria azienda, nomina per voto, tra tutti gli amministratori, il proprio rappresentante comunale, che viene ad essere analogo ad un assessore; essi nominano per voto l'assessore provinciale della loro coporazione; questi nominano quello regionale; e questi nominano quello che verrebbe in pratica ad essere il relativo ministro nel governo nazionale (camera delle corporazioni). Tutti essi legiferano in tema del proprio settore produttivo.

    In questo modo si creerebbero possibili clientele con cui farsi eleggere e, una volta eletto, nominare i propri sgherri come rappresentanti.
    Meglio creare una forma di democrazia diretta in seno alle aziende formando dei gruppi con pari opportunità di parola e voto. Saranno coloro che si distinguono per serietà, attitudine ed intelligenza ad emergere pian piano nell'azienda acquistando prestigio e rispetto tale che li porterà ad essere percepiti come amministratori.
    Penso che questa sia una buona forma di meritocrazia egualitaria.


    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Amministrazione politica:
    Democrazia organica. I vari governi locali e nazionale composti degli assessori corporativi sono presieduti da un presidente super-partes, eletto non dai settori economici, ma da tutta la popolazione. Tale delega sarà ad elezione piramidale. Innanzitutto verrà introdotta una figura amministrativa locale, per quartieri, uno ogni 2.500-5.000 abitanti. Questa figura avrà lo scopo di sostituire l'apparato comunale in molti ambiti (anagrafe, gestione dei servizi pubblici in appalto, ecc). Sarà eletto dai suoi cittadini, non avrà assessori. Eleggeranno il sindaco, ovvero il presidente del comune, il quale presiederà gli assessori corporativi comunali. I sindaci eleggeranno il presidente provinciale, che presiederà gli assessori provinciali; i presidenti provinciali eleggeranno il presidente regionale, che presiederà gli assessori regionali; i presidenti regionali eleggeranno il presidente del consiglio, che presiederà i ministri ovvero il governo nazionale (camera delle corporazioni). Solo il presidente della repubblica sarà eletto da tutti i cittadini. Non esisteranno più figure consiliari (parlamenti, nazionale e locali).

    AL MOMENTO EVITO DI SCRIVERE IL MIO PENSIERO IN MERITO PERCHÉ VORREI CONCORDARLO CON GLI ALTRI MEMBRI DEL FORUM (AVEVAMO GIÀ IN MENTE DI SCRIVERE UN NOSTRO PROGRAMMA IN FUTURO).


    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Questo descritto è solo un riassunto, tutte queste cose sono già state approfondite in ogni minimo dettaglio.

    Anche il mio è solo un riassunto scritto per far comprendere le basi del nostro pensiero agli altri utenti.

    Magari Avanguardia o Nazionalistaeuropeo vogliono aggiungere qualcosa, in qual caso lascio volentieri a loro la parola.
    ████████

    ████████

    Gli umori corrodono il marmo

  5. #5
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    Predefinito Re: Definire una linea guida politico-economica

    Citazione Originariamente Scritto da Majorana Visualizza Messaggio
    CHI AVREBBE SCRITTO TALI CASTRONERIE??

    Per te la sovranità monetaria è una teoria irrazionale?
    ma cosa intendi tu con "sovranità monetaria"????

    Socializzazione delle medio-piccole aziende
    perchè quelle grandi no? cosa ti hanno fatto di male i loro dipendenti?

    con partecipazione agli utili da parte dei dipendenti
    la partecipazione agli utili (altro bello slogan) non va a modificare proprio un bel nulla di quello che la socializzazione (ovvero la proprietà, e non solo la "partecipazione agli utili") si prefigge come scopo di modificare dell'attuale sistema.

    (le aziende strategiche, quelle legate ai trasporti, alla sanità, all'istruzione e all'energia, devono essere completamente statali).
    questo è comunismo. perchè dovremmo discriminare, concedere qualcosa a qualcuno (dipendenti di aziende private) e non concederlo (o addirittura toglierlo come sembrerebbe il tuo intento) ad altri (dipendenti di aziende statali)?

    Eliminazione del lavoro a tempo determinato e diminuzione del lavoro a sole 6 ore, magari con fine settimana libero (viviamo troppo poco per regalare la nostra vita al lavoro).
    questa è solo demagogia.

    Eliminazione delle società per azioni
    si certo ma per sostituirle con cosa?

    e forti incentivi all'economia reale
    ne esiste una fantasiosa?

    rappresentata dall'agricoltura, dall'edilizia e dall'artigianato, le quali devono garantire la massima qualità.
    e l'industria? edilizia poi... che è proprio la cosa che bisognerebbe limitare.... :gratgrat:

    Lo Stato abbraccerà tali figure professionali dandone una immagine di prestigio.
    belle parole. :testone:

    Forte protezionismo, ripristino dei dazi doganali
    lo sai che il protezionismo è la principale causa delle crisi economiche?

    e divieto di ingresso di prodotti provenienti da nazioni che non rispettano i diritti civili dei propri lavoratori.
    e chi stabilisce quali siano? dal punto di vista di un paese socializzato, tutti i paesi del mondo quindi!

    Istituzione dell'unione dei paesi del Mediterraneo, intesa come una comunità di nazioni bagnate dal mar mediterraneo unite nello sviluppo e nel commercio equo e solidale.
    perchè solo quelli del mediterraneo? il libero commercio è per definizione equo e solidale; i dazi sono la negazione dell'equità e della solidarietà.

    Istituzione della moneta sovrana stampata direttamente dallo stato libera da interesse.
    perchè adesso chi la stampa? quale interesse poi??????

    Tale moneta sarà di proprietà dei cittadini
    adesso di chi è?

    e legata al lavoro ed alla forza produttiva della nazione
    belle parole, ma prive di alcun senso.

    (staccandola dai metalli e dalle monete spazzatura come il dollaro),
    che io sappia è dal 1973 che le monete non sono più legate a metalli, e quando mai l'euro o la lira sono state legate al dollaro???

    emessa nel circuito nazionale solo per i quantitativi giusti (materie prime, forza lavoro presente e potenziale).
    perchè adesso in quali quantitativi sono emesse? in quelli chiesti dal mercato, non esiste qualcuno che stabilisce a suo volere quanta moneta stampare.

    Questa divisa avrà una certa degradabilità, poiché non sarà possibile accumularla all'infinito (come avviene oggi con l'accumulo di capitali da parte di poche mani),
    nell'immaginario di ciò hai il deposito di zio paperone?

    ma essa sarà soggetta ad una graduale tassazione in base al quantitativo posseduto (si stabilirà un tetto massimo per evitare disparità forti tra i cittadini).
    non è molto chiaro cosa intendi. di solito la gente tiene contanti fino a cifre non molto alte.

    A dare valore alla moneta non saranno più i mercati internazionali usurai, i quali impongono cambi da strozzinaggio per genuflettere al proprio volere intere nazioni,
    oggi a dare valore alle monete è lo stato che le stampa, non altri. cambi in che senso? rispetto alle altre monete? allora il nemico sono gli uffici di cambio delle stazioni e aereoporti?

    ma i cittadini stessi con il proprio lavoro. Un lavoro che significherà sviluppo della nazione e benessere per se e per i propri figli.
    ancora belle parole prive di alcun significato.

    Istituzione di una doppia divisa, una per il mercato nazionale (i mercati nazionali, come detto precedentemente, si regolano e reggono in base alla forza lavoro del popolo) ed una equa per gli scambi comunitari (magari immettendola nella comunità di nazioni del mediterraneo scritta in precedenza).
    quindi un bimonetarismo in contemporanea lira ed euro (o equivalente)?

    Abbiamo terra, acqua, sabbia, legna, metalli e gente disposta a lavorare. Questa sarà la nostra moneta, la quale sarà immessa solo per i quantitativi giusti per trasformare quella forza lavoro e quelle materie prime in case, ospedali, strade, scuole, ecc...
    E' questo a dare valore a quella carta e metallo prodotta, un bene tangibile ed infinito che viene dal popolo.
    oltre a slogan, qualcosa di concreto?

    In questo modo si creerebbero possibili clientele con cui farsi eleggere e, una volta eletto, nominare i propri sgherri come rappresentanti.
    una volta eletto nominare...? ma se elezioni sono dal basso!

    Meglio creare una forma di democrazia diretta in seno alle aziende formando dei gruppi con pari opportunità di parola e voto.
    e non è proprio quello che ho scritto?

    Saranno coloro che si distinguono per serietà, attitudine ed intelligenza ad emergere pian piano nell'azienda acquistando prestigio e rispetto tale che li porterà ad essere percepiti come amministratori.
    e votati come tali, l'ho scritto.

    AL MOMENTO EVITO DI SCRIVERE IL MIO PENSIERO IN MERITO PERCHÉ VORREI CONCORDARLO CON GLI ALTRI MEMBRI DEL FORUM (AVEVAMO GIÀ IN MENTE DI SCRIVERE UN NOSTRO PROGRAMMA IN FUTURO).
    questo non ti piace?
    Ultima modifica di Astolfo; 20-11-12 alle 13:32
    "Il copione teatrale dell’anti-italiano consiste nell’attribuire all’intera collettività nazionale i difetti specifici ed irripetibili della propria canagliesca personalità individuale, con in più l’ipocrisia del tirarsene fuori" (Costanzo Preve)

  6. #6
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    Predefinito Re: Definire una linea guida politico-economica

    Citazione Originariamente Scritto da Astolfo Visualizza Messaggio
    Viste diverse castronerie sul tema dell'economia comparse in una discussione nel forum di economia, io credo sarebbe opportuno aprire una discussione qui, anche didattica per i frequentatori di questo forum, in quanto continuando a sostenere pubblicamente delle teorie completamente irrazionali (solo begli slogan) non ci facciamo certo una bella figura. Come scopo della discussione, anche il definire una volta per tutte le nostre linee politiche.

    Economia:
    Socializzazione. Graduale eliminazione del rapporto di lavoro dipendente-salariato, sostituita da società a pari percentuale tra tutti gli addetti ad un impresa (ex dipendenti ed ex proprietari), comprese quelle oggi statali. Come alternativa, una socializzazione più "morbida", ovvero favorire la socializzazione in ogni ambito (totale solo in quello oggi statale), ma permettere la compresenza di imprese con dipendenti, e società per azioni.

    Fisco:
    Fiscalità monetaria. Abolizione delle imposte sui redditi. Applicazione di imposte di tipo georgista su persone fisiche, imprese, proprietà. La copertura della restante spesa dello stato (già notevolmente attenuata grazie alla socializzazione, che comporta l'eliminazione dell'onere statale in molti ambiti) tramite emissione di moneta elettronica decrementante, secondo precise impostazioni tese a renderla fruibile (slot di accumulo per i commercianti, doppia moneta a valore fluttuante). Nota: la fiscalità monetaria non è una critica al signoraggio, anzi è un signoraggio ancora maggiore, visto che tale moneta che lo stato come "signore" emette, lo stato nemmeno la copre e ritira (solo gli da il valore nominale GARANTITO dalla fiducia in esso, e presumiamo che un tale stato ne abbia di fiducia da parte dei cittadini), dato che decrementa il suo valore un pò alla volta fino ad azzerarsi (o meglio, le schede azzerate avranno convenzionalmente un certo valore permanente, tipo 2 euro). Quanto la sovranità, neanche in ciò ha a che vedere, niente vieta all'europa di introdurre l'euro decrementante; è ovvio però che se solo l'italia decidesse di applicare la fiscalità monetaria, dovrebbe rinunciare all'euro e tornare alla lira.

    Amministrazione dell'economia:
    Corporativismo. Le aziende socializzate, non avendo un unico proprietario, dovrebbero necessariamente nominare per elezione un proprio amministratore tra i soci. Questa è la definizione stessa di corporativismo. L'amministratore, oltre ad amministrare la propria azienda, nomina per voto, tra tutti gli amministratori, il proprio rappresentante comunale, che viene ad essere analogo ad un assessore; essi nominano per voto l'assessore provinciale della loro coporazione; questi nominano quello regionale; e questi nominano quello che verrebbe in pratica ad essere il relativo ministro nel governo nazionale (camera delle corporazioni). Tutti essi legiferano in tema del proprio settore produttivo.

    Amministrazione politica:
    Democrazia organica. I vari governi locali e nazionale composti degli assessori corporativi sono presieduti da un presidente super-partes, eletto non dai settori economici, ma da tutta la popolazione. Tale delega sarà ad elezione piramidale. Innanzitutto verrà introdotta una figura amministrativa locale, per quartieri, uno ogni 2.500-5.000 abitanti. Questa figura avrà lo scopo di sostituire l'apparato comunale in molti ambiti (anagrafe, gestione dei servizi pubblici in appalto, ecc). Sarà eletto dai suoi cittadini, non avrà assessori. Eleggeranno il sindaco, ovvero il presidente del comune, il quale presiederà gli assessori corporativi comunali. I sindaci eleggeranno il presidente provinciale, che presiederà gli assessori provinciali; i presidenti provinciali eleggeranno il presidente regionale, che presiederà gli assessori regionali; i presidenti regionali eleggeranno il presidente del consiglio, che presiederà i ministri ovvero il governo nazionale (camera delle corporazioni). Solo il presidente della repubblica sarà eletto da tutti i cittadini. Non esisteranno più figure consiliari (parlamenti, nazionale e locali).

    Questo descritto è solo un riassunto, tutte queste cose sono già state approfondite in ogni minimo dettaglio.
    Vediamo un analisi dei punti.
    Riguardo il punto sulla socializzazione, sono d' accordo. Sono d' accordo sulla coesistenza di aziende con dipendenti, di società per azioni, e naturalmente, di aziende a conduzione singola e di cooperative, cooperative vere e non finte. Integro questo punto con molti stabiliti da Majorana, come la nazionalizzazione delle grandi imprese per quanto concerne i settori importanti della nazione: farmaceutica, armamenti pesanti, telecomunicazioni, raffinazione del petrolio, industria estrattiva, aereonautica. Orario giornaliero lavorativo di 6 ore. Protezionismo. Valorizzazione dei settori indicati da Majorana. Lascerei i contratti a tempo determinato nei contesti ove è necessario. Aggiungo personalmente, per quanto riguarda i servizi pubblici, l' esistenza di un singolo ente nazionale, ad esempio, non ci saranno più società concorrenti differenti a occuparsi di erogazione del servizio telefonico, poca burocrazia, controllo rigido dei prezzi tipo come avveniva nel Terzo Reich.
    Riguardo la politica monetaria, sposo quella proposta da Majorana.
    Per quanto riguarda l' amministrazione dell' economia, mi trovo d' accordo per l' elezione di un amministratore. Gli amministratori potrebbero eleggere un rappresentante regionale (sono per l' eliminazione delle province) e questi il ministro delle corporazioni.
    Riguardo la democrazia organica, è tutto un vedere: credo che il comune debba essere gestito da un commissario, puramente tecnico, quindi non elettivo, mentre la figura di un amministratore di quartiere può benissimo essere elettiva, senza partiti, nel senso che si elegge proprio la persona. Aggiungo la rimozione delle due camere parlamentare in luogo di un camera corporativa formata da esponenti dei sindacati (un solo sindacato per ogni settore dell' economia), del mondo imprenditoriale, del volontariato, dell' esercito, delle confessioni religiose eccettera. Il presidente può essere eletto dai cittadini. Il primo ministro e i ministri scelti dal presidente.
    Chiaro che un pò sono ipotesi.
    Ultima modifica di Avanguardia; 20-11-12 alle 14:42

  7. #7
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    Predefinito Re: Definire una linea guida politico-economica

    Citazione Originariamente Scritto da RibelleInEsilio Visualizza Messaggio
    Aggiungo, inoltre, che mai come ora sarebbe opportuno mettere in gioco queste nostre idee e programmi, rivoluzionari e concreti allo stesso tempo. Troppo spesso tra i camerati si sente parlare di economia, lavoro e sviluppo "alla grillina". Io, da fascista, vorrei che si portassero avanti esempi e disegni di consistenza. E che soprattutto si puntasse a fare politica e non fantapolitica. Astolfo ha egregiamente sommato qui sopra le parti più importanti del profilo ideologico politico-economico socialista nazionale, nel quale, mi auguro, tutti noi ci riconosciamo. Diciamocelo: l'inconsistenza, nella cosiddetta Area, riguardo a molti temi è un tasto dolente. Credo sia ora di mettere in chiaro un fatto: non siamo gente che campa di aria fritta e di complottismo alla Zietgeist. Abbiamo programmi, abbiamo idee. Ci manca unità.
    Da qui è possibile vedere in pdf il programma dell' USN:
    http://socialismonazionale.files.wor...nazionale1.pdf
    Ultima modifica di Avanguardia; 20-11-12 alle 15:22

  8. #8
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    Predefinito Re: Definire una linea guida politico-economica

    Citazione Originariamente Scritto da Avanguardia Visualizza Messaggio
    Riguardo la politica monetaria, sposo quella proposta da Majorana.
    se la scrivesse potrei capire anche io quale sia la sua proposta in politica monetaria.
    "Il copione teatrale dell’anti-italiano consiste nell’attribuire all’intera collettività nazionale i difetti specifici ed irripetibili della propria canagliesca personalità individuale, con in più l’ipocrisia del tirarsene fuori" (Costanzo Preve)

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    Predefinito Re: Definire una linea guida politico-economica

    Beh tra Majorana e Astolfo non trovo così radicali differenze. Dal punto di vista monetario mi sento astolfiano ( ), credo che la doppia moneta (mi pare uno dei punti di Unione per il Socialismo Nazionale) sia abbastanza impensabile specialmente nei giorni d'oggi e con questi sistemi di mercato. Lo vedrei come uno scompiglio, una doppia economia, fortemente instabile. Da un altro punto di vista sono maggiormente majoraniano. Anch'io credo che i settori di grande importanza debbano essere sotto controllo statale. Industria pesante, energia, acqua, armamenti, farmaci, ecc...

    We ragazzi a questo punto si proceda per una Costituente virtuale!
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    Predefinito Re: Definire una linea guida politico-economica

    Citazione Originariamente Scritto da RibelleInEsilio Visualizza Messaggio
    Beh tra Majorana e Astolfo non trovo così radicali differenze. Dal punto di vista monetario mi sento astolfiano ( ), credo che la doppia moneta (mi pare uno dei punti di Unione per il Socialismo Nazionale) sia abbastanza impensabile specialmente nei giorni d'oggi e con questi sistemi di mercato. Lo vedrei come uno scompiglio, una doppia economia, fortemente instabile. Da un altro punto di vista sono maggiormente majoraniano. Anch'io credo che i settori di grande importanza debbano essere sotto controllo statale. Industria pesante, energia, acqua, armamenti, farmaci, ecc...

    We ragazzi a questo punto si proceda per una Costituente virtuale!
    In estate era stata sviluppata una discussione inerente ad un ipotetico nostro programma, dove ognuno aggiungeva, correggeva, toglieva, ma non la ritrovo. Ricordo che l' aveva aperta tercerista.

 

 
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