Quando mi alzo la mattina dico mentalmente alcune preghiere, per circa 3 minuti.

Mi ricordo di spronarmi ad avere una solida forza morale per affrontare la giornata.

In particolare, riguardo il Male, mi propongo di fare 3 cose:

1) penitenza:
con questa parola intendo che devo affrontare i problemi con serenità, senza arrabbiarmi per l'esistenza di questi problemi; cercare di risolverli e accettare questa fatica come prova o punizione che Dio ha messo, per qualche ragione, sul mio cammino.

2) fermezza:
con questa parola intendo che non mi farò ne schiacciare ne deprimere dalla tristezza dovuta all'esistenza della sofferenza.

3) perdono:
con questo intendo che devo saper perdonare, me stesso e gli altri, per i peccati commessi; ovviamente, nel mio caso, impegnandomi a non ricommetterli.
Perdonare significa smettere di portare rancore, smettere di sentirsi in "credito" verso gli altri che ci sono debitori.
Non significa fare finta di niente; significa ricordare tutto quanto e usare prudenza per il futuro.

Sono tre "parole chiave", sintetiche e efficaci, prese dalle preghiere:
Penitenza:
[Atto di Dolore][...]Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi[...]

Fermezza:
[atto di dolore][...]Propongo col Tuo santo aiuto di non offenderTi mai più e di fuggire le occasioni di peccato[...]

Perdono:
[Padre Nostro][...] rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,[...]

Per la verità le parole precise le ho prese dalle versioni in portoghese, dato che io prego sempre in portoghese:

[ATO DE CONTRIÇÃO][...]Prometo firmemente, ajudado com a Vossa graça, fazer penitência e fugir às ocasiões de pecar. [...]

[PAI NOSSO][...]Perdoai as nossas ofensas, assim como nós perdoamos a quem nos tem ofendido.[...]