Uscito nell'ottobre 2012, si tratta di uno sparatutto in prima persona (FPS) con l'impianto generale del gioco di ruolo (senza punti esperienza). In Dishonored interpretiamo Corvo Attano, lord protettore (braccio esecutivo, in realtà) di un impero insulare circondato da un enorme oceano. In questa ambientazione steampunk, la tecnologia ha avuto una rapida espansione grazie alla scoperta dell'impiego di grasso di balena altamente raffinato e volatile. La società imperiale al momento è minacciata da una forma di peste decisamente aggressiva che sta decimando la popolazione. La capitale, Dunwall, è una sorta di Londra vittoriana-steampunk, ormai lasciata allo sbando dalla mancanza di ordine e manodopera e dalla malattia dilagante. Un impero in cui la religione ufficiale è quella dell'Uomo Qualunque, in contrapposizione al culto dell'Esterno e alla stregoneria che vi gravita attorno.
La storia inizia con il nostro ritorno da una lunga missione per conto dell'Imperatrice, che ci aveva mandato a chiedere l'aiuto degli alleati...senza successo.
Tutto crolla in un attimo: mentre siamo in riunione con l'imperatrice e la sua bambina, Emily, un commando uccide la prima e rapisce la seconda. Ovviamente veniamo trovati sul luogo del delitto e accusati dell'omicidio.
Il gioco seguirà con una serie di vendette e missioni di assassinio. Non manca neanche il supporto magico/paranormale donato da un insospettabile alleato.
Dishonored può essere giocato come un normale sparatutto, ma trova la sua apoteosi se si decide di giocarlo in modalità stealth con strategie alla Hitman. Anche il finale sarà influenzato dallo stile di gioco.
Il motore grafico è quello di Unreal, quindi un po' datato, ma la art design è superbo.
Ottime anche la giocabilità e il numero di ore necessarie a completarlo.