Originariamente Scritto da
Loustrong
In realtà penso che serviranno sia il caso, sia la decisione del GM, se vogliamo provare ad avere un sistema che possa dare un feedback delle azioni intraprese. Sto ragionando "ad alta voce", visto che si tratta di un brainstorming, quindi perdonate il discorso ancora un pò vago.
Immaginiamo di stabilire i parametri di partenza (bilancio, stato dell'educazione, della giustizia, dell'informazione, della sicurezza e così via) e delle tabelle di eventi come quelle descritte prima, da utilizzare tramite i vari meccanismi casuali proposti (interessante quello di Venom per avere più componenti casuali in un'unica "estrazione"): abbiamo un sistema in cui ogni elemento è quantificato, e dobbiamo agire per modificatori, con un narratore che traspone i numeri in "storia". Per influenzare questi valori numerici attraverso il processo legislativo, ogni provvedimento deve essere trasposto in numeri (una alternativa la descrivo più avanti), e qui la componente discrezionale diventa imprescindibile. Per ogni valore del sistema su cui il provvedimento avrebbe effetto, il GM stabilisce a questo punto un parametro di efficacia e/o rischio, che non va direttamente a modificare lo stato del sistema, ma determina un lancio casuale sulla tabella associata a quel fattore, e questa determina l'effetto reale. Come per gli eventi casuali, il GM dovrebbe allora interpretare il dato e costruirci sopra la storia.
Immaginiamo di partire da 3 tabelle: impatto negativo/equilibrato/positivo. Le probabilità di effetto positivo/negativo sono ovviamente bilanciate a seconda della tabella, e possono comprendere un effetto su un altro parametro per aumentare le possibili variazioni. Ovviamente alcuni fattori sono esenti dal lancio casuale: se viene definito con precisione il "costo" di un intervento, questo sarà sottratto direttamente dal bilancio, senza passare per queste tabelle: nulla vieta, allo stesso tempo, di inserire tra gli esiti possibili del lancio casuale sull'impatto la necessità di un costo extra o una riduzione dei costi stessi. Aumentando il numero di tabelle, si da la possibilità al GM di aumentare il grado di dettaglio delle sue valutazioni.
L'alternativa sarebbe un sistema molto meno numerico e molto più "narrato", ma lascerebbe al GM una discrezionalità completa e non credo sia quello che si vuole da questo gioco (mentre per il GdR classico è una soluzione bellissima).
Spero di non esser stato troppo caotico nell'esposizione, ricevere 7 telefonate non ha aiutato di sicuro