Da "Spigolature":

14:11 Dì: Questo è il Paradiso sul cui fogliame il
nèttare della Parola ha impresso la testimonianza:
«Colui Che era celato agli occhi degli uomini Si è
rivelato, cinto di sovranità e potenza!». Questo è il
Paradiso, il fruscio delle cui foglie proclama: «O abitatori
dei cieli e della terra! È apparso ciò che non
era mai apparso prima. Colui Che dall’eternità aveva
nascosto il Volto alla vista della creazione è ora venuto».
Dalla sussurrante brezza che spira fra i suoi
rami si leva il grido: «Colui Che è il Signore sovrano
di tutto Si è manifestato: il Regno è di Dio!», mentre
dalle sue acque scorrenti si ode il mormorio:
«Tutti gli occhi si rallegrano, poiché Colui Che nessuno
aveva veduto, il Cui segreto nessuno aveva penetrato,
ha sollevato il velo della gloria e scoperto il
volto della Bellezza».

151:1 O usignoli di Dio, liberatevi dalle spine e dai rovi
dell’infelicità e della disperazione e spiccate il volo
verso il roseto d’inalterabile splendore. O amici Miei
che abitate nella polvere! Affrettatevi verso la vostra
dimora celeste. Annunziate a voi stessi la lieta
novella: «Colui Che è l’Amatissimo è giunto. Egli Si
è incoronato della gloria della Rivelazione di Dio e
ha dischiuso agli uomini le porte del Suo antico
Paradiso». Gioisca ogni occhio, si rallegri ogni
orecchio, poiché questo è il tempo di mirare la Sua
beltà, questo è il momento opportuno per ascoltare la
Sua voce. Proclamate a ogni bramoso amante:
«Guarda, il tuo Benamato è venuto fra gli uomini!», e ai messaggeri
del Monarca dell’amore comunicate la
novella: «Ecco, l’Adorato è apparso ammantato in
piena gloria!». O amanti della Sua bellezza! Mutate
l’angoscia per la separazione da Lui nel gaudio
dell’eterno ricongiungimento e lasciate che la dolcezza
della Sua presenza dissipi l’amarezza della
lontananza dalla Sua corte.
2 Mirate come le molteplici grazie di Dio che
discendono dalle nubi della gloria divina abbiano
pervaso, in questo giorno, il mondo. Poiché, mentre
nei giorni passati l’amante supplicava e cercava il
Benamato, adesso è il Benamato Che chiama gli amanti
e li invita alla Sua presenza. Attenti a non perdere
un così prezioso favore, guardatevi di non sminuire
un così cospicuo pegno della Sua grazia. Non
abbandonatene i benefici incorruttibili e non accontentatevi
di ciò che è perituro. Alzate il velo che vi
oscura la vista e dissipate le tenebre che
l’avviluppano, così che possiate vedere la nuda beltà
del volto del Benamato, contemplare ciò che mai
occhio ha contemplato e udire ciò che mai orecchio
ha udito.

Io dico che queste parole si riferiscono al secondo avvento di Cristo.