Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12
Risultati da 11 a 20 di 20
  1. #11
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Fra arte e bibliofilia: l'ex libris

    Bruno da Osimo aveva scoperto la sua talentuosa passione per la xilografia subito dopo la Grande Guerra, proprio grazie a un incontro con De Carolis...

    Fervente patriota (si arruolò anche durante il secondo conflitto mondiale), disegnò appunto vari ex libris per Mussolini... Eccone un altro, sempre in perfetto gusto littorio...

    "Tante aurore devono ancora splendere" (Ṛgveda)

  2. #12
    email non funzionante
    Data Registrazione
    17 Jan 2013
    Messaggi
    411
     Likes dati
    430
     Like avuti
    556
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Fra arte e bibliofilia: l'ex libris

    Luigi Casalino, ex libris museo di Milano del Risorgimento e Italia Unita, 2011, C3, 110x96 mm




    http://www.artifexlibris.com/categor...bris-2/page/2/
    Ultima modifica di Biancaneve; 18-02-13 alle 06:49

  3. #13
    email non funzionante
    Data Registrazione
    17 Jan 2013
    Messaggi
    411
     Likes dati
    430
     Like avuti
    556
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Fra arte e bibliofilia: l'ex libris

    Gian Luigi Uboldi, ex libris per Paolo VI



    Uboldi è stato artista prolifico, sono alcune centinaia le opere pittoriche, 1206 le xilografie, delle quali 358 classificate come varie, le altre a soggetto sacro; inoltre si contano 123 acqueforti e 31 litografie, gli ex libris sono 313, prevalentemente xilografici.

    Ultima modifica di Biancaneve; 18-02-13 alle 06:53

  4. #14
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Fra arte e bibliofilia: l'ex libris

    Ex libris, marchiare la parola per dare un'illusione dell'ego

    Al Pisa Book Festival una mostra raccoglie centinaia di quei timbri e cartellini che vengono stampigliati o incollati su un volume per segnalarne l'appartenenza

    di Stefano Bartezzaghi

    All'inizio c'è un porcospino tedesco. Il porcospino (Igel) viene raffigurato in un foglietto, anzi in un cartellino. Siamo attorno al 1480, e le diverse copie di questo cartellino sono usate da un signor Igler: ne applica una sul frontespizio di ogni suo libro, contando che vedere il porcospino Igel ricordi il nome del proprietario Igler a chiunque prenda il libro in mano.

    Quel cartellino è la testimonianza più antica che abbiamo del processo che, accompagnando la rivoluzione editoriale innescata da Gutenberg e dall'invenzione della stampa a caratteri mobili, ha finito per produrre anche l'ex libris. Qualche anno dopo cartellini analoghi verranno concepiti dal grande incisore Albrecht Dürer: lì incomincerà la parte più nobile della storia dell'ex libris, quella che ha interessato artisti di fama. Non sarà, però, la parte più importante, perché il filone maggiore della produzione di ex libris resterà sempre consegnato all'esecuzione dell'artigiano.

    Volendo fare, per quel che si può, una storia completa dei precursori dell'ex libris moderno occorrerebbe risalire perlomeno al secondo secolo avanti Cristo e al faraone Amenofi, o al secolo successivo e alla biblioteca di Ninive di Assurbanipal: lì troviamo papiri e tavolette accompagnati da iscrizioni che ricordano il nome del sovrano, loro detentore.

    Nel Medioevo i copisti miniavano lo stemma del proprietario, o aggiungevano una nota scritta con il suo nome: una tradizione che si esprimerà anche con sigilli, timbri e, più tardi, con l'abitudine francese di imprimere il blasone del proprietario sulla legatura del libro, un uso che in italiano prende il bel nome di "legatura alle armi".

    All'epoca del signor Porcospino tali tradizioni erano già imitate dai primissimi stampatori: Aldo Manuzio apponeva alle sue produzioni il celebre marchio, dove il delfino legato all'ancora simboleggiava la fretta e la stabilità, come il sublime ossimoro del motto Festina lente ("affrettati lentamente").

    Coppie di blasoni incominciavano così a disputarsi i primi fogli dei libri, nel passaggio dalla preistoria alla storia dell'editoria a stampa - dagli "incunaboli" ai libri veri e propri: il marchio dello stampatore e il segno di proprietà del lettore sono i due biglietti da visita che restano sul tavolo di un frontespizio o di un risguardo, a testimonianza dell'avvenuto incontro.

    È solo per caso che il primo ex libris che sia rimasto e che noi sappiamo datare sia proprio quello del porcospino: sarebbe bastato che il signor Igler si chiamasse Ochs perché fosse raffigurato un bue (Ochs, appunto, in tedesco) come verso il 1740 capiterà con l'ex libris di un Ochs von Ochsenstein. Ma visto che di un porcospino per l'appunto si tratta, allora andrà registrata quella funzione di barriera simbolica e un po' fragile a cui l'ex libris deve (almeno apparentemente) la sua esistenza: non è proprio quell'irto animale il miglior emblema della difesa delle proprie prerogative? Ecco allora che gli ex libris spesso si compiaceranno di moniti e anche maledizioni per chi ruba i libri: ma la reale efficacia di un simile antifurto non va sopravvalutata.

    Vignetta o scudo araldico, fregio o concetto arguto, artistico o artigianale, l'ex libris nasconde dietro alla rivendicazione di proprietà ma anche dietro allo status frivolo quasi da soprammobile (è infatti un complemento per l'arredo dell'io bibliofilo) un meccanismo simbolico più delicato, che ha a che fare innanzitutto con il libro medesimo, e poi con l'atto con cui il collezionista lo acquisisce e lo pone fra i suoi scaffali.

    Un libro non ha uno status ben definito dal punto di vista della sua esistenza materiale. Può essere considerato come un volume (da chi lo spolvera) o al contrario come un testo (da chi lo scrive o lo legge), un testo la cui massa fisica quasi si annulla al confronto dell'addensamento di informazione che contiene. Fra tali modi opposti di considerare il libro si colloca quello che forse riesce a essere addirittura più irragionevole di entrambi: la considerazione del bibliofilo. Di un testo antico il bibliofilo che non sia anche uno studioso apprezza il prestigio o la curiosità; di un volume considera lo stato di conservazione e la rarità. Il bibliofilo sa nominare con precisione luoghi, caratteristiche, dettagli del libro di cui lo spolveratore, ma anche il lettore, può ignorare persino l'esistenza. Il libro per il bibliofilo è un castello di antiporte, fogli di guardia, gore; un corpo con zazzera, unghie e nervature.

    È in uno di questi luoghi, spesso il risguardo, che a ogni acquisizione di un nuovo libro si ripete il cerimoniale. Al proprietario si impone di commettere subito, in forma circoscritta e simbolica, l'atto più temuto, il sacrificio che di lì in poi si riconfermerà incrollabile tabù: la violazione dell'integrità del libro. È ciò che avviene tramite l'incollatura dell'ex libris, che completa il circuito comunicativo del libro: pensato, scritto, stampato, venduto e finalmente pronto per essere letto.

    Meno cruento del marchio a fuoco che segna il bestiame per prevenire l'abigeato, l'atto ha comunque un che di selvaggio nel suo rappresentare uno scongiuro: altero io il libro prezioso perché non sia alterato mai più, mostro il mio diritto di proprietà concedendomi una licenza che non rinnoverò a nessun altro, e neppure a me stesso.

    L'ex libris è insomma una vaccinazione simbolica.

    Il suo contenuto letterale è una semplice locuzione, che seguita dal nome del proprietario, latinizzato e in genitivo, finisce per indicare: "dai libri di...". Modo elegante per segnalare l'appartenenza dell'esemplare a un soggetto e, simultaneamente, a una serie: la collezione. Il libro non è più uno dei tanti libri, tutti uguali fra loro, usciti dalla stamperia, ma è uno dei tanti libri, tutti diversi fra loro, detenuti dal collezionista.

    Nel rapporto tra la vignetta e il motto l'ex libris ripete tutta la vicenda degli stemmi, imprese, emblemi, cartigli, monogrammi in cui si sono celebrate le diverse fasi di quel rapporto sempre tumultuoso che ha legato, lungo i secoli, scrittura e figura. Fra le pretese di eleganza della scrittura e quelle di insegnamento morale della figura, è come se ciascuna delle due abbandonasse il proprio mestiere, per provare a fare quello dell'altra: Ut pictura poesis.

    All'inizio, l'ex libris trovava una fonte nell'araldica: lo stemma gentilizio veniva ripetuto anche sui libri, come sul vasellame e sull'argenteria, ad assicurare continuità alle proprietà della stirpe. Con la nascita e la diffusione di una cultura borghese, però, alla grande tradizione dinastica si sostituisce un nuovo individualismo, al "noi" nobiliare subentra l'"io" della ricchezza "self made", ai simboli araldici subentrano i "concetti", in cui l'unione di motto e vignetta, scrittura e figura, allude a una particolarità dell'individuo, ne trasmette una preferenza, ne descrive il carattere, si ispira alla sua professione, al suo nome, a una particolarità fisica.

    Il concetto può essere, come nel caso del porcospino di Igler, un gioco legato al nome e si ha allora l'ex libris detto "parlante". Questo pare prevalere in caso il cognome del committente si presti a un'evocazione zoologica: pesci per il signor Fischer, volpi per il signor Fuchs, buoi non solo per il tedesco Ochs ma anche per il francese Bovet e per l'italiano Manzoni. Simili giochi però non sono obbligatori, e anche l'equilibrio fra scrittura e figura può essere alterato. L'"ex libris tipografico", per esempio, si riduce a una scritta e a un fregio, poco più che un biglietto da visita.

    I collezionisti - che sono anche i massimi esperti della materia - da sempre si rompono la testa per perfezionare gli ardui principi di classificazione. Una soluzione è la classificazione tematica, e qui andranno notate due categorie di grande rilevanza. Molti ex libris alludono alla lettura medesima, elogiandola con motti antichi o anticati ("Fatica senza fatica") o rappresentandola in scene idilliche, con una fanciulla avvenente e a volte nuda che legge serena in un contesto agreste. Meno liliali le fanciulle impegnate in quel vasto sottogenere che è l'ex libris pornografico, usato per i libri da tenere sottochiave e sovente più esplicito della più esplicita figura di quei libri medesimi: nel segreto non infrangibile di un frontespizio si possono iscrivere le proprie debolezze.

    Morbosità e svelamento sembrano essere infine i pilastri del codice genetico dell'ex libris, e non solo di quello pornografico. Il registro più consueto dell'ex libris è quello di un enigma tenue che nasconde un discreto proclama: quantomeno una forma di civetteria. Nell'iconografia minore (ma certo non quantitativamente minoritaria) dei francobolli, delle figurine e delle immaginette, dei rebus e degli ex voto, l'ex libris si caratterizza per la sua relazione con l'io individuale, ed è suggestivo che conosca il suo momento d'oro proprio in pieno Jugendstil: in piena rivalutazione dell'importanza delle arti decorative e minori ma anche nei tempi e nei luoghi in cui operava Sigmund Freud.

    "La Repubblica", 21 ottobre 2007
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 13-06-13 alle 00:09
    "Tante aurore devono ancora splendere" (Ṛgveda)

  5. #15
    Forumista senior
    Data Registrazione
    08 Sep 2011
    Messaggi
    1,176
     Likes dati
    1,465
     Like avuti
    1,806
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Fra arte e bibliofilia: l'ex libris

    Possedere un libro non è come possedere qualsiasi altro oggetto. Il libro, scelto, acquistato, letto, vissuto, ci appartiene “dentro”, come se, nel leggerlo, si fosse creato un legame, quasi intimo, tra noi e quelle pagine.
    Penso che proprio da questo nasca il desiderio di crearsi un “ex libris”, che non è solo un marchio di riconoscimento, ma diventa un modo per legare a sé quell’oggetto, che, indubbiamente, ci ha regalato qualcosa.



    Ex libris per il presidente americano F. D. Roosevelt; opera di Michel Fingesten



    ex libris per la biblioteca comunale dell'archiginnasio Bologna; opera di Alfredo Baruffi



    ex libris per Giovanni XXIII; opera di Bruno da Osimo









    Immagini dai siti http://cerea.mercatopoli.it/, http://www.artifexlibris.com/ e http://www.musan.it/
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 29-06-13 alle 02:13

  6. #16
    Forumista senior
    Data Registrazione
    08 Sep 2011
    Messaggi
    1,176
     Likes dati
    1,465
     Like avuti
    1,806
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Fra arte e bibliofilia: l'ex libris

    […] L’ Ex Libris più antico che si conosca risale a 1400 anni prima di Cristo: è una placchetta di terracotta smaltata in azzurro e proviene dall’ Egitto.
    Essa è stata trovata applicata a dei rotoli di papiri, collocati dentro dei contenitori di cedro, su cui era trascritto il titolo dell’opera, il nome del Faraone Amenophis III e della sua sposa Tiyi, a ricordo del loro eterno amore; oggi custodita gelosamente al British Museum di Londra. […]

    da: EX LIBRIS STORIA E CURIOSITA'


    da: http://revistareplicante.com/wp-cont...-amenophis.jpg

    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 29-06-13 alle 01:23

  7. #17
    utente
    Data Registrazione
    29 Dec 2011
    Messaggi
    10,312
     Likes dati
    5
     Like avuti
    7,096
    Mentioned
    1190 Post(s)
    Tagged
    11 Thread(s)

    Predefinito Re: Fra arte e bibliofilia: l'ex libris

    Il previdente Vate, per i suoi libri, non mancava di far intagliare nei legni del DeCarolis anche l'apposito spazio per l'affissione dell'eventuale ex-libris, debitamente ornato.
    Questo è quello che ho scandito da una "Francesca da Rimini" edita da Treves nel 1902:


  8. #18
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Fra arte e bibliofilia: l'ex libris


    Ex libris della Regina Vittoria
    "Tante aurore devono ancora splendere" (Ṛgveda)

  9. #19
    Me ne frego
    Data Registrazione
    06 Nov 2009
    Messaggi
    132,051
     Likes dati
    221,907
     Like avuti
    89,085
    Mentioned
    728 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: Fra arte e bibliofilia: l'ex libris

    ..La prima parte mi era sfuggita , come sempre i 3d di Torquemada sono interessantissimi , mi sono accorta ora che si ferma al 2016.....peccato...... auguri caro Torquemada , per il Santo Natale e per L'ANNO NUOVO , con tanto affetto Tomàs ....
    _Non rinnegare e non restaurare__


    Difendi la nazione come nei tempi passati, in modo moderno:" fotti lo Stato antifascista! "(Giò)
    L'invidia ha due bocche; con una sputa miele , con l'altra sputa veleno e fiele

  10. #20
    Partito d'Azione
    Data Registrazione
    22 Apr 2007
    Località
    Roma
    Messaggi
    13,157
     Likes dati
    309
     Like avuti
    928
    Mentioned
    40 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito Re: Fra arte e bibliofilia: l'ex libris

    Ho provveduto anch'io a munirmi di "ex libris"... ... e ho provveduto a "marchiare" i 1000 volumi della mia biblioteca romana... tra non molto mi dedicherò a quella siciliana... ...che conta un numero maggiore di volumi...

    Non mi definirei, tuttavia, un "bibliofilo"...
    Il mio stile è vecchio...come la casa di Tiziano a Pieve di Cadore...

    …bisogna uscire dall’egoismo individuale e creare una società per tutti gli italiani, e non per gli italiani più furbi, più forti o più spregiudicati. Ugo La Malfa

 

 
Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12

Discussioni Simili

  1. Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 28-07-07, 22:53
  2. Nudi d'arte - posta la foto d'arte che più ti piace
    Di Roberto Mime nel forum Fondoscala
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 07-05-06, 17:03
  3. Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 02-09-04, 17:58
  4. Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 12-02-04, 21:44
  5. ARTE NEWS - Notizie dal mondo dell'arte
    Di skorpion (POL) nel forum Arte
    Risposte: 95
    Ultimo Messaggio: 08-07-03, 20:18

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito