«La verità è che, se Berlusconi non fosse entrato in politica, se non avesse fondato Forza Italia, noi oggi saremo sotto un ponte o in galera con l'accusa di mafia. Col cavolo che portavamo a casa il proscioglimento nel Lodo Mondadori»
Quoto, ne è ancora convinto seriamente. Dipende dal fatto che quando ho depositato la "Nota Tecnica" a dicembre 1995, che avrebbe poi portato al rigetto della monumentale "Perizia Tecnica" che concludeva bomba nella toilette si è scatenata una guerra dove non sono affatto stati discussi gli elementi di fatto, ma la solita opera di "delegittimazione" che si risolve comunque in aria fritta ma lascia intatte granitiche convinzioni.
Mi spiego con un esempio pratico...
I periti della bomba (11 Luminari dal giudizio acuto e inappellabile) descrivono la dinamica del disastro (riassumo)
- l'esplosione dell'ordigno causa, nel giro di tre secondi, il distacco del motore destro, poi di quello sinistro, poi dell'intera sezione di coda dal resto del velivolo.
E' evidente che a 7.600 metri di quota queste parti si separano e cadono ognuna per conto suo, ed essendo ogni parte dotata di diverse caratteristiche aereodinamiche dovrò trovarle ben separate in fondo al mare.
Poichè in realtà i motori vengono recuperati insieme al troncone della fusoliera (ci sono le mappe dei recuperi, con le posizioni) tutta la dinamica del disastro descritta dai Luminari ne viene invalidata.
Ancora....
Se mi dici che i motori si sono separati in tre secondi al momento del disastro, e se ne sono andati per i fatti loro, e poi aprendo i motori con la fiamma ossidrica alla Fiat-Avio ci trovo dentro, a entrambi, spezzoni di guarnizioni di plastica, carta, stracci, un frammento di nido d'ape "dell'interno" di un flap, un pomello della radio della cabina di pilotaggio, e pure uno scalpo con tutti i capelli; ebbene questi materiali non possono esserci entrati e ritenuti quando il motore è ancora a pieni giri e con le camere di combustione a mille gradi. Sarebbe tutto stato istantaneamente triturato ed espulso, la plastica brucia a mille gradi.
E quindi questi materiali possono esserci entrati solo quando i motori erano già fermi e freddi, nel momento dell'impatto in mare quando i motori stessi si separano e attraversano la nuvola di rottami ingerendoli. E quindi tutta la dinamica del disastro descritta dai Luminari viene ancora una volta invalidata.
Di evidenze come queste ce ne erano almeno una decina, tutte puntualmente riportate, e che invalidano la conclusione "bomba al cesso"
Che ti fanno gli 11 Luminari Periti Giudiziari? Si "offendono". E vanno dal giudice in processione a dirgli che non avrebbero letto quello che avevo scritto, dell'empireo degli Dei non si scende a misurarsi coi comuni mortali. E si ritirano sull'Aventino in sdegnoso silenzio, a parte una sequela di insulti che durerà circa tre anni.
Giovanardi dovrebbe semplicemente "leggere" gli elementi contrari all'ipotesi bomba al cesso invece di fare la vergine oltraggiata e sproloquiare su cose di cui, evidentemente, sa poco o niente.
Questo è il water del DC9.
Vi sembra possibile che a pochi centimetri ci esplode una bomba di potenza tale da staccare la coda e i motori e sul water non si trovi la minima impronta dell'esplosione. Anche la tavoletta di plastica è stata recuperata intatta.
Ultima modifica di Grifo; 30-01-13 alle 23:09
Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.
Ultima modifica di trilex; 31-01-13 alle 10:16
Poi un altra cosa, se e' come dici tu, non si tratterebbe di depistaggio, ma di una operazione in cui i ns. radaristi avrebbero semplicemente fatto la parte dei fessi, giusto?
Tutto assai interessante, anche se su quel materiale ci sarebbe da discutere per anni... tanti anni fa ho scritto sulla strage di Ustica [e sulla strage collegata di Bologna...] un libro [che nessun editore ha mai voluto pubblicare...] nella quale sostenevo la tesi del missile come 'punto focale di tutto'... in particolare ho sempre fermamente creduto che il movente della strage di Bologna sia stato quello di fornire verosimilita' alla tesi della bomba messa sul DC9 dai NAR nell'ambito di una fantomatica 'campagna terroristica'...
cordiali saluti
chi sigma
... che' perder tempo a chi piu' sa piu' spiace... , Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, III, 78
Beh, la parte dei fessi... sono stati vittima di una operazione che si chiama "Deception", inganno. Per metterla in atto ci è voluta una apparecchiatura detta da "guerra elettronica" di caratteristiche tali che poche nazioni al mondo potevano avere: chi era capace di produrla e chi era in grado di comprarsela.
Sulla traccia AJ450 i radaristi ci stanno sopra venti minuti, sui nastri è registrata tutta l'attività che fanno su questa traccia, e da persone esperte devono aver avuto ben chiaro che non poteva essere un "pallone", ne un pallone metereologico (all'epoca venivano lanciati a mezzogiorno e mezzanotte) nel un pallone da ricerca scientifica, che venivano lanciati di giorno proprio da Trapani-Birgi, il direttore di lancio era un ufficiale dell'aereonautica ed era presente tutto il team scientifico del CNR (sono palloni grossi come il Colosseo, li vedono tutti)
L'unico dubbio è che circa a metà del tempo la traccia AJ450 la fanno codice "46 - Friendly", identificata come traccia amica. E le tracce 46 sono "amiche" in tre casi: o sono identificate a mezzo piano di volo, o identificazione a vista tramite caccia intercettore, o nascono sul territorio nazionale. E le prime due ipotesi vanno escluse, giusto per complicare il quadro.
E il sospetto che ci fosse stata una azione di guerra elettronica lo hanno avuto, perchè subito dopo il disastro fanno ritornare alla base per esaminare le registrazioni il Tenente Del Zoppo, l'ufficiale addetto alla guerra elettronica (aveva staccato, era già a casa)
Ma poi, tre ore e mezza dopo, gli americani da Torrejon chiariscono la faccenda replicando l'operazione di guerra elettronica con la traccia simulata KA011.
Del Zoppo (ormai colonnello in servizio sugli Awacs), interrogato nel 2003 al processo su cosa potesse essere l'oggetto davanti la Sardegna risponde laconicamente: "Quello, forse un pallone"
Mi sarebbe piaciuto fargli fare domande preparate da me, ma sono stato l'unico tecnico non convocato per testimoniare. Tutti, periti giudiziari, periti dei generali, periti dei familiari, periti "ausiliari" di tutte le parti, meno che il perito della compagnia aerea.
Ci deve essere stato il solito errore di trascrizione.
E' bene chiarire che già nel 1980 fra gli Stati in grado di produrre e commercializzare sistemi da guerra elettronica c'era l'Italia, ho scovato 4 interrogazioni parlamentari, due precedenti a Ustica (11 mesi e 4 mesi prima) e due successive, riguardo alla vendita all'estero di "apparati da guerra elettronica in grado di bucare il sistema difensivo nazionale", vendita confermata nella risposta.
Tanto per dirne una i nostri sistemi di guerra elettronica equipaggiavano i Mirage egiziani che andarono a coprire gli arei iracheni che attaccavano l'Iran, già nella prima Guerra del Golfo.
Per cui tutta la sequela di insulti che mi sono dovuto sorbire anche sulla Guerra Elettronica (più che un tecnico sembra un romanziere, 'ste cose qui) erano del tutto ingiustificate.
E il perito dei Generali Ing. G. era, guarda caso, il responsabile della divisione di guerra elettronica della Società Elettronica spa di Roma, come poi dichiarerà lui stesso tempo dopo dicendo che all'epoca in Italia non si era ancora in grado di fare una operazione come quella che si poteva desumere dai nastri radar. Però durante l'inchiesta mi aveva dato del romanziere. Un altro, proprio un Generale, una volta sbottò: "Ecco che succede a dare tanto potere a certa gente!"
MIRAGE
Ci fu anche un tentativo di "depistarmi", mi mandarono sotto uno con dei documenti "Nato Top Secret" da cui dovevo concludere che l'azione di guerra elettronica era stata fatta da un PD 808 GE dell'aereonautica militare, che esiste davvero ma non è armato.
Il mandante di questa operazione, il "Depistatore Capo" dell'inchiesta su Ustica che conoscevo fin dal tempo in cui cercava di vendere balle a Repubblica, è finito incriminato.
Insomma Trilex, in quegli anni a fare lo 007 mi sono molto divertito
Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.
No, il Matra 530 è troppo grosso e avrebbe disintegrato il DC9, come pure lo Sparrow.
Solo un missile con testata da 10kg, praticamente tutti quelli da Dogfigth, lo lasciava strutturalmente integro. Ci sono doversi esempi.
Questo è un DC8 Alitalia che negli anni '70, sopra la Siria, fu colpito da un missile aria-aria all'infrarosso, che scoppia prima di arrivare a contatto, dirige sul baricentro dell'impronta infrarossa (fra i due motori), investe con le schegge almeno un motore, il corpo morto trapassa l'ala. E l'aereo riesce ad atterrare.
Il fotografo ha avuto un eccezionale sangue freddo.
Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.
E' una ipotesi autorevolmente sostenuta dall'On. Zamberletti nel suo libro "La minaccia e la vendetta", dove racconta delle minacce libiche affinchè l'Italia smettesse di contrastare il domonio libico sull'isola di Malta.
Però Zamberletti si riferisce a bomba sul DC9, e reiterata bomba a Bologna.
Ho esaminato la vicenda de L'Affare Maltese, è stata ricompresa nella Ordinanza di rinvio a giudizio. Sicuramente ci trovi elementi interessanti.
Ustica
Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.
chi aveva in dotazione questi missili?Solo un missile con testata da 10kg, praticamente tutti quelli da Dogfigth, lo lasciava strutturalmente integro. Ci sono doversi esempi.
I missili da Dogfigth tutti, ma solo uno è contemporaneamente da Dogfigth e a guida radar SARH, quello che nella immagine è indicato come Atoll C.
Equipaggia i Mig21 dalla serie M in poi e i Mig23 della prima serie dotati di radar Jay Bird (nominativo NATO), oppure i Mig23 MF che venivano forniti ai paesi "amici" ma non "alleati".
I Mig23 dei paesi del patto di Varsavia montavano il radar High Lark, in grado di guidare il ben più potente missile Apex SARH, della stessa classe dello Sparrow.
Le mie tabelle dei missili non erano "ad usum Delphini", c'erano tutti.
Qui puoi vedere, al centro lo Atoll C (in altre pubblicazioni nominato AA2-2 Advanced Atoll
E qui un vecchio Mig23 sovietico della prima serie, con missili Atoll IR (sotto la fusoliera) e missili Atoll SARH (sotto le ali)
Insomma sbagliavano a dire che il missile con le caratteristiche che dicevo io non esisteva. Non stava nell'elenco!
Peccato, sarà stato il solito errore di trascrizione, qualche segretaria distratta.
Che ci ha risparmiato una bella litigata con Gheddafi, che poi quello non solo cominciava a minacciare sfracelli, ma neanche ti pagava più le fatture.
Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.