Sondaggi sui telefonini, via libera
Trenta milioni di smartphone e tre milioni di tablet soltanto in Italia. Utilizzati per telefonare per giocare ma soprattutto per navigare in rete e informarsi. Ma secondo Agcom. L’autorità per la garanzia delle comunicazioni, non sono paragonabili, in termini di diffusione, a radio e tv. Grazie a questa precisazione la SWG la società specializzata in sondaggi può tranquillamente diffondere le sue rilevazioni anche a ridosso del voto. Purché lo faccia soltanto sui nuovi dispositivi intelligenti. Detto fatto, la società ha abilmente aggirato il divieto di diffondere sondaggi a 15 giorni dal voto e lanciato una nuova app, disponibile da oggi, che diffonderà su smartphone e tablet tendenze spostamenti e umori dell’opinione pubblica. Tutto secondo le regole dunque, perché Agcom ritiene che soltanto un pubblico ristretto, quello che acquista l’applicazione, potrà accedere a questi dati. Ma nessuno impedirà all’utente di commentare un dato su Facebook o ritwittarlo a piacimento anche nei 15 giorni precedenti alle elezioni. Bene così, perché per il garante le piattaforme social, almeno fino ad oggi, non sono considerate un mezzo di comunicazione di massa.
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