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  1. #1
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    Predefinito DALL’HOMO ELECTORALIS ALL’HOMO COGITANS.

    Da anni si aggira per l’Italia un nuovo tipo d’uomo che – ci scommettiamo – di qui a poco susciterà l’interesse di qualche eminente antropologo. Intendiamoci, non stiamo parlando del nuovo yeti ma, pur sempre di un abominevole uomo, forgiato da decenni di “democrazia” e “libertà”, fedele come pochi alla liturgia elettoralistica. Stiamo parlando dell’Homo Electoralis, ovvero di quellla involuzione genetica dell’Homo Sapiens che in Italia ha trovato per decenni un habitat favorevolissimo, sebbene in questi ultimi anni parrebbe fortemente in diminuzione.

    Questo tipo d’uomo ha abitudini del tutto peculiari: è solito frequentare bar o luoghi di ritrovo dove è molto facile trovare una tv sintonizzata su una partita di calcio a qualsiasi ora della giornata; ma non disdegna assembramenti e capannelli di altri soggetti dove si discute di tutto e di più e dove diventa frequente passare in un nonnulla da argomenti seri a facezie sesquipedali. Ed in queste ultime la sua preparazione è di gran lunga maggiore rispetto alle prime, delle quali molto spesso parla per sentito dire o a seguito di personalissimeinterpretazioni che egli stesso da e sulle quali è meglio non indagare per non farsi venire il mal di testa.

    Diciamo poi che l’Homo Electoralis lo si riconosce anche bene dalla vocalità: si va dal mugugno e dal borbottio frustrato e lamentoso al vociare irruento e scomposto, a seconda del luogo ove sta espletando la sua conversazione. Da un punto di vista socio-culturale il nostro soggetto non si polarizza in determinati strati sociali piuttosto che in altri, ma è estremamente trasversale: può essere laureato e benestante come pure semianalfabeta ed indigente; può avere un ruolo importante nella realtà in cui vive, come può essere una persona normalissima e del tutto comune. Stiamo dunque parlando di un “prodotto” anomalo, frutto di una mutazione socio-ambientale poco benigna delle moderne società liberali.

    Dicevamo prima della sua relativa diminuzione in questi ultimi anni, diminuzione dovuta all’abominio rappresentato da una classe politica antinazionale, predona e putrescente che ha falcidiato la popolazione di Homo Electoralis a livelli preoccupanti, tanto è vero che sono in programma forti investimenti mediatici per ripopolare la specie; e ciò nonostante il pericolo di estinzione sia ben lungi dall’esser concreto.
    Ma recenti avvisaglie (vedi elezioni regionali siciliane) hanno fatto subito correre ai ripari coloro che si ingrassano da anni grazie alla presenza dell’Homo Electoralis: lor signori stanno infatti sperticandosi pur di richiamare al sacro dovere della “X” sulla scheda più persone possibile, prima di tutto perchè ogni scheda dentro l’urna vale qualche euro di rimborso elettorale e poi perchè milioni di persone che d’un tratto si tolgono di dosso il fardello dell’Homo Electoralis per divenire Homo Cogitans non rallegrano affatto uomini che rispondo al nome di Fini, Casini, Bersani, Monti, Maroni, La Russa, Vendola e via di seguito.

    In queste ultimissime settimane tantissimi esemplari di Homo Electoralis sembrano essere affetti da una sorta di sindrome compulsiva che li rende estremamente irrequieti. Con ogni probabilità sta accadendo che l’avvicinarsi della fatidica data dell’appuntamento con i vespasiani elettorali cominci ad essere anche per molti di loro un momento estremamente indigeribile, tanto è il lezzo che ne esce fuori. Sono insomma sulle spine: lo sono perchè un ancestrale richiamo rispondente ad un non ben precisato dovere civico impone loro l’esercizio del diritto di voto. E allora senti discorsi del tipo <<…..votare è un diritto-dovere e come tale qualsiasi buon cittadino deve onorarlo>>; certamente è un diritto ma che debba essere pure un dovere questo sembra eccessivo e lo è tanto più se devi andare a scegliere tra una manica di buffoni che da giorni fanno a gara a dirla più grossa sulla eliminazione delle tasse, ben sapendo di fare promesse che nessuno potrà mai mantenere.

    Ma l’aspetto ancora più inquietante ed incomprensibile del comportamento autolesionistico dell’Homo Electoralis è che egli sa benissimo che gli uomini della casta che andrà a votare non potranno mai mantenere quelle promesse con le quali lo attirano come un topo dentro la trappola: lo sa benissimo, ma non gli importa. Il dovere è quello di votare e a votare ci si deve andare. Ecco allora che, pur stretti nella morsa del naturale ribrezzo e memori dei freschi scandali degli ultimissimi anni (quelli meno recenti se li sono dimenticati da tempo), vorrebbero emanciparsi dalla loro condizione ma non ci riescono; provano a farsi una ragione del presunto dovere ma poi non riescono a trovare la casella dove posare la matita per l’esercizio del sacrosanto diritto; ti si avvicinano e ti chiedono con un filo di voce: <<…..oh, ma per chi si vota questa volta?>> e rimangono interdetti se rispondi loro con secca e ferma decisione: << votare ? fossi scemo !>>.

    Insomma, una mandria di inebetiti che si dibatte, strepita e si arrampica per trovare una ragione per votare e per convincersi che è giusto farlo, ma che sotto sotto sa benissimo che non servirà assolutamente a nulla se non a riposizionare il sistema oligarchico che sta succhiando le ultime gocce di sangue alla Nazione Italia.

    Dopo questa nostra disamina sul prototipo di uomo che continuerà a mantenere in piedi le speranze di una classe politica degenere, qualcuno potrà dire che siamo dei qualunquisti e pure con la puzza sotto il naso. Potrà anche esserlo, ma abbiamo almeno due certezze: la prima, che come rapresentanti dell’Homo Cogitans condividiamo con l’Homo Electoralis, è che i ludi elettorali non cambieranno nulla in questa misera Italia; la seconda è che se mai dovessimo riscontrare un’astensione tale da esserci sbagliati nelle nostre valutazioni, saremmo ben felici di chiedere scusa ai tanti italiani che avranno compreso la portata storica di una mutazione antropologica non più rinviabile.

    FERNANDO VOLPI

    DALL?HOMO ELECTORALIS ALL?HOMO COGITANS. | UNIONE PER IL SOCIALISMO NAZIONALE

  2. #2
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    Predefinito Re: DALL’HOMO ELECTORALIS ALL’HOMO COGITANS.

    Ottima riflessione. Condivido la linea di pensiero del cosidetto "Homo Cogitans".
    Astensionismo come metodo di lotta politica!
    Non siamo qualunquisti ma patrioti in primis, e socialisti nazionali in secundis.

  3. #3
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    Predefinito Re: DALL’HOMO ELECTORALIS ALL’HOMO COGITANS.

    l'astensionismo è una lotta sterile del piffero. ce lo mettono in quel posto comunque, non serve a niente..
    ...vivono tutte ancora le isole madri di Eroi
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  4. #4
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    Predefinito Re: DALL’HOMO ELECTORALIS ALL’HOMO COGITANS.

    Citazione Originariamente Scritto da -Caligola- Visualizza Messaggio
    l'astensionismo è una lotta sterile del piffero. ce lo mettono in quel posto comunque, non serve a niente..
    Tanto schietto quanto vero.

    Dopo una lunga riflessione sono arrivato anch'io a questa conclusione. L'astensione può arrivare benissimo al 90%, le carte in gioco non cambiano di una virgola.

    Posso capire il senso dell'astensione come scelta personale, ma l'astensione a braccia conserte non ha alcuna funzione, se non meramente simbolica, e sceglierla come "battaglia", dato l'evidente non impegno e l'ancor più evidente mancanza di ogni responsabilità derivata dalla fatidica "X" è quanto di più facile possa esistere, un arrocco dal quale si potrà sempre rispondere "Ve l'avevamo detto!" e, lo si voglia o no, consisterà SEMPRE nel nulla.

    Perché l'astensione fatta con le parole e l'anonimato conta meno del voto più inutile ma dato per scelta.

    Personalmente dico NO alla partitocrazia e con altrettanto vigore NO al sistema limbico dell'astensionismo cartaceo. Anzi, online.

    Metto dunque da parte Homo Electoralis e Homo Cogitans e preferisco la Terza Via: l'HOMO AGENS, chi ci mette la faccia, e purtroppo anche la libertà, e scelgo di conseguenza.

    Chi ha orecchi per intendere intenda.

    V.E.M
    Ultima modifica di RibelleInEsilio; 10-02-13 alle 13:53
    TIOCFAIDH ÁR LÁ
    ╾━╤デ╦︻

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  5. #5
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    Predefinito Re: DALL’HOMO ELECTORALIS ALL’HOMO COGITANS.

    L' astensione è semplicemente uno dei modi indispensabili per delegittimare il sistema politico, per far vedere che almeno a questa gente la mandiamo a cagare. Naturalmente, l' uomo pensante dovrà essere uomo agente, che "fa" (non solo con le donne, chiaro), ma questo è sottointeso.
    Io rispetto qualunque scelta, per queste elezioni, purchè non si votino centrosinistra, centrodestra e il centro montiano. Personalmente, al 99.9 per cento, mi asterrò. Queste elezioni anticipate hanno fornito il pretesto per evitare negli ultimi mesi restanti al governo tecnico il taglio alle province e l' accorpamento dei piccoli comuni, la sola cosa che il bucco del culo del governo Monti aveva partorito di buono. Solo questo fatto è più che sufficiente per boicottare questa truffa. E poi ricordatevi che quasi tutti quelli che si candidano, anche nel M5S, nel Partito Comunista dei Lavoratori e persino nei partiti del nostro ambiente, sono persone col culo coperto, raccomandati, privilegiati, accozzati. Perchè devo aiutare questa gente così distante da un "inferiore" come me?

  6. #6
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    Predefinito Re: DALL’HOMO ELECTORALIS ALL’HOMO COGITANS.

    Citazione Originariamente Scritto da RibelleInEsilio Visualizza Messaggio
    Tanto schietto quanto vero.

    Dopo una lunga riflessione sono arrivato anch'io a questa conclusione. L'astensione può arrivare benissimo al 90%, le carte in gioco non cambiano di una virgola.

    Posso capire il senso dell'astensione come scelta personale, ma l'astensione a braccia conserte non ha alcuna funzione, se non meramente simbolica, e sceglierla come "battaglia", dato l'evidente non impegno e l'ancor più evidente mancanza di ogni responsabilità derivata dalla fatidica "X" è quanto di più facile possa esistere, un arrocco dal quale si potrà sempre rispondere "Ve l'avevamo detto!" e, lo si voglia o no, consisterà SEMPRE nel nulla.

    Perché l'astensione fatta con le parole e l'anonimato conta meno del voto più inutile ma dato per scelta.

    Personalmente dico NO alla partitocrazia e con altrettanto vigore NO al sistema limbico dell'astensionismo cartaceo. Anzi, online.

    Metto dunque da parte Homo Electoralis e Homo Cogitans e preferisco la Terza Via: l'HOMO AGENS, chi ci mette la faccia, e purtroppo anche la libertà, e scelgo di conseguenza.

    Chi ha orecchi per intendere intenda.

    V.E.M

    Ti riporto questo passo:

    "Ma l’aspetto ancora più inquietante ed incomprensibile del comportamento autolesionistico dell’Homo Electoralis è che egli sa benissimo che gli uomini della casta che andrà a votare non potranno mai mantenere quelle promesse con le quali lo attirano come un topo dentro la trappola: lo sa benissimo, ma non gli importa. Il dovere è quello di votare e a votare ci si deve andare. Ecco allora che, pur stretti nella morsa del naturale ribrezzo e memori dei freschi scandali degli ultimissimi anni (quelli meno recenti se li sono dimenticati da tempo), vorrebbero emanciparsi dalla loro condizione ma non ci riescono; provano a farsi una ragione del presunto dovere ma poi non riescono a trovare la casella dove posare la matita per l’esercizio del sacrosanto diritto; ti si avvicinano e ti chiedono con un filo di voce: <<…..oh, ma per chi si vota questa volta?>> e rimangono interdetti se rispondi loro con secca e ferma decisione: << votare ? fossi scemo !>>.

    Insomma, una mandria di inebetiti che si dibatte, strepita e si arrampica per trovare una ragione per votare e per convincersi che è giusto farlo, ma che sotto sotto sa benissimo che non servirà assolutamente a nulla se non a riposizionare il sistema oligarchico che sta succhiando le ultime gocce di sangue alla Nazione Italia."


    E Rivoluzione Islandese.
    D'accordo loro sono 300.000 e noi 60 milioni, è più complicata la questione. Però mi rifiuto di credere che la maggior parte degli italiani continuerà a votare pur sapendo che la Casta ci dissanguerà fino all'ultimo centesimo, in nome delle Banche Private.

  7. #7
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    Predefinito Re: DALL’HOMO ELECTORALIS ALL’HOMO COGITANS.

    lagnatevi in internet allora, che fa tanto figo!
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  8. #8
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    Predefinito Re: DALL’HOMO ELECTORALIS ALL’HOMO COGITANS.

    Citazione Originariamente Scritto da -Caligola- Visualizza Messaggio
    lagnatevi in internet allora, che fa tanto figo!
    Vai a votare un mafioso corrotto, bello grasso e unto come un porco, che fa tanto figo! Vai a votare sapendo che il tuo voto non camberà mai nulla, e se per voi l'unico modo di combattere la Casta è il voto..siamo messi male.

    Io ho una mia Etica e una Morale. Non legittimerò MAI un maiale a dissanguare le famiglie di Fratelli italiani.
    Ultima modifica di Ahnenerbe; 10-02-13 alle 16:29

  9. #9
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    Predefinito Re: DALL’HOMO ELECTORALIS ALL’HOMO COGITANS.

    giusto, fn e cpi rientrano a pieno in questa tua amena descrizione. loro come tanti altri movimenti.
    bella etica e morale la tua! quella dei guerrieri del web..
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  10. #10
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    Predefinito Re: DALL’HOMO ELECTORALIS ALL’HOMO COGITANS.

    Guerriero del web lo dici ai tuoi cazzo di amici.

 

 
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