ISRAELE: UOMO SPARA IN LOCALE GAY, MORTI E FERITI
TEL AVIV - La polizia israeliana è impegnata anche oggi in una serrata caccia all'uomo che ieri ha aperto il fuoco all'interno di un circolo omo-lesbico nel centro di Tel Aviv, uccidendo un uomo di 26 anni ed una ragazza di 17 e ferendo una dozzina di loro compagni.
Gli sviluppi dell'inchiesta sono protetti da segreto. La polizia è persuasa che l'attacco alla sede della 'Associazione per i diritti del singolo' fosse premeditato. Si tratta infatti di un piccolo appartamento, poco visibile dall'esterno, dove le riunioni più affollate avvengono il sabato sera: ossia il momento scelto per l'attacco. Sulla stampa la emozione è forte. Alcuni accostano l'attacco al circolo omo-lesbico a quello avvenuto all'inizio degli anni Ottanta contro un corteo di Peace Now, in cui un dirigente pacifista rimase ucciso.
"Un attacco alla nostra democrazia" ha detto oggi un dirigente del partito centrista Kadima. L'emozione è accresciuta dal fatto che l'attacco è avvenuto proprio a Tel Aviv, la città più tollerante di Israele verso la omosessualità. L'attacco ha avuto anche risvolti umani drammatici. Il circolo è infatti frequentato da giovani liceali, molti dei quali in cerca della loro identità. In diversi casi solo dopo il loro ferimento ed il ricovero in ospedale i genitori hanno scoperto delle tendenze omosessuali dei figli.
L'attacco è avvenuto nella sede della 'Associazione israeliana per i diritti del singolo' dove si riuniscono omosessuali e lesbiche, al n. 28 di via Nachmani, nel pieno centro di Tel Aviv. Si tratta di un locale aperto da oltre 15 anni che offre accoglienza a giovani gay e lesbiche. Questi sono soliti incontrarsi più numerosi il sabato sera.
Il locale era anche stavolta molto affollato quando l'assassino, vestito di nero e con il volto coperto, ha fatto irruzione e ha aperto il fuoco con una mitraglietta Uzi. Un ragazzo e una ragazza molto giovani sono morti sul colpo.
Secondo alcune testimonianze dopo l'attacco l'assalitore avrebbe cercato di raggiungere un altro locale per omosessuali, situato poco distante. Ma per ragioni ancora non accertate ha poi preferito dileguarsi. L'assalitore ha sparato senza aprire bocca ma i responsabili dell'associazione hanno dichiarato a caldo che probabilmente si é trattato di un attacco mirato contro la comunità omosessuale, anche se minacce specifiche nei loro confronti non c'erano state. Hanno comunque lamentato i continui attacchi verbali fatti nei loro confronti dai rabbini ortodossi.
"Si tratta dell'attacco più grave nei confronti della comunità omosessuale" ha rilevato il parlamentare Nitzan Horowitz. Alcuni anni fa un ebreo integralista ferì a pugnalate a Gerusalemme tre partecipanti ad una Gay Parade. Nel centro di Tel Aviv si sono viste stasera scene di dolore miste a sorpresa. Molti hanno pensato agli anni bui dell'intifada armata, quando i kamikaze palestinese seminavano la morte nel centro della città. Ma stasera, a quanto pare, la morte è stata causata da un "crimine d'odio" e intolleranza, interno ad Israele. E la paura nelle strade è ancora più forte.