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  1. #21
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    Predefinito Re: II seduta del Senato - tema: università - fase di presentazione dei DDL

    Citazione Originariamente Scritto da benjamin_linus Visualizza Messaggio
    Personalmente sono in totale sintonia con lo spirito della legge.
    Però la ritengo troppo blanda ed accomodante verso la pigrizia tipica degli italiani.
    Pertanto, sono disponibile a votare convintamente a favore, ma solo se la legge coinciderà esclusivamente con l'art.1
    In caso contrario, ci rifletterò sopra, ma la presenza dell'art.2 renderà impossibile un mio voto favorevole.
    L'obiettivo della legge non è far dimenticare l'italiano agli studenti italiani, nè rendere loro la vita più difficile,in un mondo dove alla fine delle scuole superiori si suppone che uno studente sappia parlare anche in inglese, ma favorire l'iscrizione alle nostre università da parte di studenti stranieri, così da favorire gli scambi e la diffusione di idee.
    Pertanto non è necessario che gli studenti italiani sostengano gli esami in inglese, ma è necessario che frequentino le lezioni in lingua.

    Per la scrittura del ddl mi sono ispirato all'università di Copenhagen che sto tutt'ora frequentando dove tutti i corsi master (la nostra specialistica) sono in inglese, ma agli studenti danesi è comunque permesso sostenere gli esami e addirittura scrivere la tesi in danese.
    Io non mi sento italiano,
    ma per fortuna o purtroppo lo sono.

  2. #22
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    Predefinito Re: II seduta del Senato - tema: università - fase di presentazione dei DDL

    Citazione Originariamente Scritto da von Dekken Visualizza Messaggio
    1) Non voglio essere polemico, ma se volete giocare a simulare l'Italia, lo si fa seriamente, altrimenti diventa inutile giocare.
    2) Aumenta i costi, ma ha il senso di non essere discriminante per gli studenti che desiderano l'insegmaneto in italiano. Dobbiamo rammentare:
    a) che una riforma del genere non può essere introdotta improvvisamente, senza garantire un'alternativa;
    b) gli studenti pagano per frequentare l'università, la loro volontà ed i loro interessi vanno tenuti in considerazione;
    c) è un compromesso, politicamente non disprezzabile.
    3) Se fosse vero quello che scrivi tu decine di Stati avrebbero introdotto questa riforma, ma stranamente nessuno l'ha fatto.
    Ti garantisco che è nei loro interessi studiare in inglese.
    Al di là del fatto che l'internazionalizzazione aumenta il prestigio delle università nei ranking mondiali e quindi il valore della laurea, tenere lezioni in inglese favorisce gli scambi anche degli studenti italiani.

    Vi riporto un articolo tratto dal giornale dell'università di Copenhagen.
    In breve, c'è scritto che in futuro verranno limitati gli scambi da paesi come l'Italia (cioè limiteranno l'accesso a studenti italiani) perchè non essendoci corsi in inglese, gli studenti danesi non sono interessati ad andarci.
    Io stesso ho un'amica a cui è stato negato l'erasmus in Danimarca, dopo che era già stata approvata, proprio per questo motivo.
    New rule blocks good students from Europe | UniversityPost

    Ultima modifica di Venom; 12-02-13 alle 04:48
    Io non mi sento italiano,
    ma per fortuna o purtroppo lo sono.

  3. #23
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    Predefinito Re: II seduta del Senato - tema: università - fase di presentazione dei DDL

    Citazione Originariamente Scritto da Venom Visualizza Messaggio
    Per la scrittura del ddl mi sono ispirato all'università di Copenhagen che sto tutt'ora frequentando dove tutti i corsi master (la nostra specialistica) sono in inglese, ma agli studenti danesi è comunque permesso sostenere gli esami e addirittura scrivere la tesi in danese.
    Non ci sono state riforme perchè le università spontaneamente hanno deciso di tenere i corsi in lingua inglese, quindi non c'è stato alcun bisogno.
    In Italia l'unica volta che un'università ha proposto qualcosa del genere è scoppiata una rivolta in ambito accademico, da qui la necessità di intervenire dall'alto.
    Io non mi sento italiano,
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  4. #24
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    Predefinito Re: II seduta del Senato - tema: università - fase di presentazione dei DDL

    Citazione Originariamente Scritto da Venom Visualizza Messaggio
    Ti garantisco che è nei loro interessi studiare in inglese.
    Al di là del fatto che l'internazionalizzazione aumenta il prestigio delle università nei ranking mondiali e quindi il valore della laurea, tenere lezioni in inglese favorisce gli scambi anche degli studenti italiani.

    Vi riporto un articolo tratto dal giornale dell'università di Copenhagen.
    In breve, c'è scritto che in futuro verranno limitati gli scambi da paesi come l'Italia (cioè limiteranno l'accesso a studenti italiani) perchè non essendoci corsi in inglese, gli studenti danesi non sono interessati ad andarci.
    Io stesso ho un'amica a cui è stato negato l'erasmus in Danimarca, dopo che era già stata approvata, proprio per questo motivo.
    New rule blocks good students from Europe | UniversityPost

    Che sia nell'interesse degli studenti studiare anche in inglese è fuor di dubbio. La domanda è: lo Stato è legittimato a stabilire quale sia il bene del singolo? Sui benefici che ne deriverebbero alle università anche su questo concordo. Infatti io contesto l'obbligatorietà prevista nel tuo progetto di legge, se la cosa fosse facoltativa non ci sarebbero problemi. Con una riserva - mi ripeto - di corsi cmq in italiano, se vuoi in via trasitoria, ma cambiare da un anno accademico all'altro è assolutamente impossibile.

  5. #25
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    Predefinito Re: II seduta del Senato - tema: università - fase di presentazione dei DDL

    Citazione Originariamente Scritto da Venom Visualizza Messaggio
    Non ci sono state riforme perchè le università spontaneamente hanno deciso di tenere i corsi in lingua inglese, quindi non c'è stato alcun bisogno.
    In Italia l'unica volta che un'università ha proposto qualcosa del genere è scoppiata una rivolta in ambito accademico, da qui la necessità di intervenire dall'alto.
    L'approccio estremamente radicale del Governo è assolutamente impolitico. Se vogliamo introdurre l'inglese facciamolo con gradualità, e valutandone gli effetti. Inoltre prima assicuriamoci che gli studenti sappiano veramente bene l'inglese (cosa che oggi non è).
    Se il Gioco prevedesse dei GM adesso ci sarebbero manifestazioni di piazza che ti costringerebbero alle dimissioni

  6. #26
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    Predefinito Re: II seduta del Senato - tema: università - fase di presentazione dei DDL

    Citazione Originariamente Scritto da von Dekken Visualizza Messaggio
    Che sia nell'interesse degli studenti studiare anche in inglese è fuor di dubbio. La domanda è: lo Stato è legittimato a stabilire quale sia il bene del singolo?
    Ti potrei fare la stessa identica domanda in merito all'obbligatorietà dell'uso dell'italiano.
    Ma se tocchiamo questo tasto non se ne esce più e andiamo fuori argomento.

    Lo stato deve offrire dei servizi e devono essere i migliori possibili.
    In un mondo globalizzato e libero, con un'alta circolazione di idee e persone, il servizio migliore che possa offrire in questo contesto è un'università in cui si parli la lingua franca del momento, come già avviene negli atenei degli stati più avanzati d'Europa.
    Se la lingua franca fosse il latino com'era 1000 anni fa, non avrei avuto problemi a proporre il latino, ma visto che siamo nel 2013, la scelta è ricaduta sull'inglese.

    Al contrario, uno stato che si impunta su schemi del passato offre un pessimo servizio e pone dei limiti ai suoi stessi cittadini, che devono decidere se isolarsi dal mondo restando in Italia e frequentando università mediocri o trasferendosi all'estero in cerca di ambienti più aperti e liberali.

    Tu stesso non neghi i vantaggi che ho evidenziato, l'unica argomentazione contraria fin'ora sarebbe che la Tradizione e la Lingua italiana si offendono.....se mi fai avere il loro indirizzo gli mando un cesto di frutta.
    Io non mi sento italiano,
    ma per fortuna o purtroppo lo sono.

  7. #27
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    Predefinito Re: II seduta del Senato - tema: università - fase di presentazione dei DDL

    Citazione Originariamente Scritto da Venom Visualizza Messaggio
    Ti potrei fare la stessa identica domanda in merito all'obbligatorietà dell'uso dell'italiano.
    Ma se tocchiamo questo tasto non se ne esce più e andiamo fuori argomento.

    Lo stato deve offrire dei servizi e devono essere i migliori possibili.
    In un mondo globalizzato e libero, con un'alta circolazione di idee e persone, il servizio migliore che possa offrire in questo contesto è un'università in cui si parli la lingua franca del momento, come già avviene negli atenei degli stati più avanzati d'Europa.
    Se la lingua franca fosse il latino com'era 1000 anni fa, non avrei avuto problemi a proporre il latino, ma visto che siamo nel 2013, la scelta è ricaduta sull'inglese.

    Al contrario, uno stato che si impunta su schemi del passato offre un pessimo servizio e pone dei limiti ai suoi stessi cittadini, che devono decidere se isolarsi dal mondo restando in Italia e frequentando università mediocri o trasferendosi all'estero in cerca di ambienti più aperti e liberali.

    Tu stesso non neghi i vantaggi che ho evidenziato, l'unica argomentazione contraria fin'ora sarebbe che la Tradizione e la Lingua italiana si offendono.....se mi fai avere il loro indirizzo gli mando un cesto di frutta.

    La mia motivazione è che ogni università dovrebbe essere lasciata libera di scegliere. E non dovrebbe essere lo Stato (anzi il Governo a pensare per tutti). Non capisco perchè non vuoi convertire l'obbligatorietà nella facoltatività.
    Dal punto di vista politico sai benissimo che una riforma così radicale sarebbe impossibile, e questa è una simulazione, cerchiamo di giocare, rispettando la verosimiglianza.
    Tra l'altro siamo certi che che tutti (quasi) gli studenti siano in grado di seguire le lezioni inglese? E i docenti di impartirle?

  8. #28
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    Predefinito Re: II seduta del Senato - tema: università - fase di presentazione dei DDL

    Citazione Originariamente Scritto da von Dekken Visualizza Messaggio

    La mia motivazione è che ogni università dovrebbe essere lasciata libera di scegliere. E non dovrebbe essere lo Stato (anzi il Governo a pensare per tutti). Non capisco perchè non vuoi convertire l'obbligatorietà nella facoltatività.
    Dal punto di vista politico sai benissimo che una riforma così radicale sarebbe impossibile, e questa è una simulazione, cerchiamo di giocare, rispettando la verosimiglianza.
    Tra l'altro siamo certi che che tutti (quasi) gli studenti siano in grado di seguire le lezioni inglese? E i docenti di impartirle?

    assistendo a lezioni in inglese, posso testimoniare che non è così
    (Gv 3, 20-21)
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio

  9. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da Venom Visualizza Messaggio
    Ti potrei fare la stessa identica domanda in merito all'obbligatorietà dell'uso dell'italiano.
    Ma se tocchiamo questo tasto non se ne esce più e andiamo fuori argomento.

    Lo stato deve offrire dei servizi e devono essere i migliori possibili.
    In un mondo globalizzato e libero, con un'alta circolazione di idee e persone, il servizio migliore che possa offrire in questo contesto è un'università in cui si parli la lingua franca del momento, come già avviene negli atenei degli stati più avanzati d'Europa.
    Se la lingua franca fosse il latino com'era 1000 anni fa, non avrei avuto problemi a proporre il latino, ma visto che siamo nel 2013, la scelta è ricaduta sull'inglese.

    Al contrario, uno stato che si impunta su schemi del passato offre un pessimo servizio e pone dei limiti ai suoi stessi cittadini, che devono decidere se isolarsi dal mondo restando in Italia e frequentando università mediocri o trasferendosi all'estero in cerca di ambienti più aperti e liberali.

    Tu stesso non neghi i vantaggi che ho evidenziato, l'unica argomentazione contraria fin'ora sarebbe che la Tradizione e la Lingua italiana si offendono.....se mi fai avere il loro indirizzo gli mando un cesto di frutta.

    La mia motivazione è che ogni università dovrebbe essere lasciata libera di scegliere. E non dovrebbe essere lo Stato (anzi il Governo a pensare per tutti). Non capisco perchè non vuoi convertire l'obbligatorietà nella facoltatività.
    Dal punto di vista politico sai benissimo che una riforma così radicale sarebbe impossibile, e questa è una simulazione, cerchiamo di giocare, rispettando la verosimiglianza.
    Tra l'altro siamo certi che che tutti (quasi) gli studenti siano in grado di seguire le lezioni inglese? E i docenti di impartirle?

  10. #30
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    Predefinito Re: II seduta del Senato - tema: università - fase di presentazione dei DDL

    Citazione Originariamente Scritto da von Dekken Visualizza Messaggio

    La mia motivazione è che ogni università dovrebbe essere lasciata libera di scegliere. E non dovrebbe essere lo Stato (anzi il Governo a pensare per tutti). Non capisco perchè non vuoi convertire l'obbligatorietà nella facoltatività.
    Dal punto di vista politico sai benissimo che una riforma così radicale sarebbe impossibile, e questa è una simulazione, cerchiamo di giocare, rispettando la verosimiglianza.
    Tra l'altro siamo certi che che tutti (quasi) gli studenti siano in grado di seguire le lezioni inglese? E i docenti di impartirle?
    Perchè già adesso esiste la facoltatività, ma i corsi in inglese sono veramente pochi. Inoltre io vorrei proporre interi corsi di laurea in inglese, non i singoli corsi.
    All'estero le università hanno scelto spontaneamente di proporre corsi in inglese, se da noi questo non avviene diventa necessario un intervento legislativo.
    Io non mi sento italiano,
    ma per fortuna o purtroppo lo sono.

 

 
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