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  1. #1
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    Predefinito Quegli anarco-capitalisti degli svedesi

    A scuola dagli svedesi — di Damiana Conti


    La Svezia è nota per il suo Stato sociale, ma pochi sanno che dagli anni Novanta il suo sistema di istruzione è incentrato su una forte concorrenza fra istituti pubblici e privati.

    La riforma attuata dal governo conservatore di Carl Bildt (1991-1994) – di cui approfonditamente si parla in questo studio (PDF) – riprende le idee di Milton Friedman e altri suoi contemporanei degli anni Sessanta: vale a dire un sistema basato sulla libera scelta dei genitori per la scuola dei propri figli.

    La riforma della libertà di scelta in materia di istruzione ha avuto un effetto rivoluzionario in un Paese in cui l’ideologia egualitaria del partito socialdemocratico aveva effettivamente eliminato qualsiasi alternativa privata dal panorama dell’istruzione nazionale – dalla scuola materna a quella secondaria.

    Contrapponendosi al monopolio pubblico in tema di istruzione, il ministro della Pubblica Istruzione Per Unckel ha introdotto il “voucher” per i genitori che vogliono scegliere un’alternativa – gratuita – per i loro figli. Il sistema dei “voucher” consiste nel destinare ad ogni studente di un determinato Comune un importo pari al costo medio di una scuola pubblica nello stesso Comune. In tal modo non è richiesto alla famiglie alcun costo di iscrizione, e il denaro “segue lo studente”. I fondi non vengono versati ai genitori ma direttamente all’istituto privato che lo studente decide di frequentare, il “voucher” è quindi del tutto virtuale.

    Tale liberalizzazione ha consentito lo sviluppo di un’istruzione privata, e quello svedese resta, fino a prova contraria, il sistema educativo più libero ed efficiente del mondo sviluppato.

    Sono 90 le scuole istituite dopo la riforma; da allora il dato ha fatto registrare una crescita costante, dal momento che erano 1.230 gli istituti censiti per l’anno scolastico 2010-2011.

    Insegnanti: dipendenti “semplici”

    Da qualche anno non ci sono più distinzioni tra insegnanti della scuola pubblica e di quella privata. Come ha affermato Tomas Andersson, ex presidente dell’associazione delle scuole libere: «Insegnanti competenti sono forse la spiegazione principale del successo di una scuola libera. Se gli insegnanti non sono adeguatamente preparati, la scuola ne risentirà e gli studenti non la sceglieranno o l’abbandoneranno».

    Data la ridotta dimensione di molte scuole libere, è talvolta difficile giustificare l’assunzione di un insegnante a tempo pieno. Così dei professionisti collaborano con le scuole insegnando le materie di cui si occupano nella loro vita lavorativa; senza che per questo il loro grado di preparazione sia inferiore a quello degli insegnanti che hanno superato l’esame di Stato.

    Evoluzione del numero e del costo delle scuole libere (2005-2009)

    Secondo un sondaggio condotto dalla associazione delle scuole libere (2003), il motivo principale per la scelta di una scuola è proprio la sua dimensione “umana” (un terzo delle scuole libere ha meno di 50 studenti contro la media dei 600 studenti iscritti alle scuole pubbliche) e il suo approccio pedagogico. Nel periodo (2005-2009), il numero di scuole elementari e scuole comunali ha subito forti contrazioni, mentre il numero di scuole libere è salito alle stelle. Secondo l’Agenzia nazionale per l’istruzione, la metà dei nuovi impianti è stato creato da nuovi operatori apparsi sul mercato. Conseguenza di questa crescita è una significativa espansione della gamma dei corsi offerti.

    Stando a statistiche nazionali, emerge come le sole scuole libere abbiano registrato l’aumento del numero di studenti, mentre le scuole comunali mostrano un numero di iscrizioni stabile. Nel 2009, il costo di uno studente nel privato è stato dell’11% inferiore a quello di uno studente nel settore pubblico. Le spese per l’istruzione pubblica sono aumentate del 13%, per le scuole libere del 4%.

    Il costo per alunno (2001-2009), in un liceo municipale è aumentato da 8.650 euro a 10.625 euro (+23%). Il costo per alunno in un liceo libero, (esclusa l’IVA, cui le scuole pubbliche non sono soggette) è aumentato da 8.346 euro a 9.400 euro nello stesso periodo (+12%). A partire da 2005, il costo per alunno nei licei municipali ha cominciato ad aumentare ben più velocemente che nei licei liberi. Nel 2009, i costi per alunno di questi ultimi sono risultati inferiori dell’11% rispetto a quelli delle strutture municipali.

    Il costo medio annuo per studente nel 2011 in Svezia (in migliaia di euro) è stato, per le strutture pubbliche, di 10,9 per le elementari e di 11,34 per le scuole superiori; mentre per le strutture private di 9,86 per le elementari e di 10,24 per le private. (Fonte: Agenzia nazionale per l’istruzione)

    Come se questi dati non bastassero a provare il meccanismo virtuoso che la concorrenza nell’ambito dell’istruzione ha generato, basti riportare il dato secondo cui gli alunni svedesi progrediscono meglio rispetto ai loro compagni di classe francesi. La Svezia è al di sopra della media europea: su una scala determinata da un punteggio tra 475 e 565, la media europea si trova a 535 punti; la Francia è a 520, mentre la Svezia supera i 540 punti.

    Forme di gestione nel mercato delle scuole libere

    Il sistema giuridico delle scuole libere vede una preferenza netta nella costituzione di Società di Capitali (64% delle scuole), seguita da varie forme di associazioni senza scopo di lucro/fondazioni (33%).

    Diversi gruppi che gestiscono un gran numero di istituzioni scolastiche sono presenti sia in Svezia che all’estero.

    Più della metà delle aziende (54%) hanno generato utili. Di queste, il 53% prevede di investire queste risorse in attrezzature e impianti, mentre il 28% si propone di migliorare la propria gestione aumentando l’offerta e migliorando l’organizzazione interna. L’11% vuole crescere tramite l’assunzione di personale o la creazione di nuove attività. Solo il 6% ha dichiarato di voler redistribuire gli utili.

    Secondo un sondaggio commissionato dall’associazione delle scuole libere, nel 2011, tra tutte le categorie (età, reddito, categoria socio-professionale) circa il 75% degli intervistati è favorevole alla libertà di scelta in materia di istruzione. Il 62% degli elettori che hanno votato per i socialdemocratici, la sinistra e i Verdi, si dichiara a favore della scelta della scuola libera.

    Il continuo aumento della scolarizzazione porterà a una concorrenza più intensa nei prossimi anni, sia tra le scuole pubbliche e private, che più in generale tra tutte le scuole.

    I numeri di quel che accade in Svezia suggeriscono un sistema virtuoso che i nostri politici farebbero bene a seguire da vicino.

    CHICAGO BLOG » A scuola dagli svedesi ? di Damiana Conti
    Dannato Barone Rosso.

  2. #2
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    Predefinito re: Quegli anarco-capitalisti degli svedesi

    Citazione Originariamente Scritto da morfeo Visualizza Messaggio
    A scuola dagli svedesi — di Damiana Conti
    C?era una volta una Svezia « Mazzetta

  3. #3
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    Predefinito re: Quegli anarco-capitalisti degli svedesi

    Citazione Originariamente Scritto da morfeo Visualizza Messaggio
    ..........Come se questi dati non bastassero a provare il meccanismo virtuoso che la concorrenza nell’ambito dell’istruzione ha generato, basti riportare il dato secondo cui gli alunni svedesi progrediscono meglio rispetto ai loro compagni di classe francesi. La Svezia è al di sopra della media europea: su una scala determinata da un punteggio tra 475 e 565, la media europea si trova a 535 punti; la Francia è a 520, mentre la Svezia supera i 540 punti.
    E in italia, come siamo messi? Cmq, le scuole private italiane, quasi tutte confessionali, lasciano molto a desiderare....

  4. #4
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    Predefinito quei anarco-capitalisti degli svedesi

    Con tutte le offese mi sono preso per affermare che la Svezia avesse un sistema liberale....dove sono tutti i nazicom ora?



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  5. #5
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    Predefinito re: Quegli anarco-capitalisti degli svedesi

    Tutti i seguenti dati sono dati OECD del 2009

    In Svezia frequentano una scuola pubblica il 90% degli studenti, contro una media OECD dell'82%. (Fig. 1.1)
    La Svezia è l'unico paese OECD in cui la scuola privata è totalmente finanziata dallo stato. Il finanziamento privato alle scuole private è pari allo 0% del loro bilancio. (Fig 1.2)
    Esiste una correlazione negativa nei paesi OECD tra quantità di finanziamenti pubblici alle scuole private e percentuale di studenti che frequentano le scuole private. Tanto più le scuole private ricevono finanziamenti pubblici (in percentuale sul totale) tantomeno gli studenti frequentano le scuole private. (Fig 1.4)
    Non esiste, tra i paesi OECD, una correlazione tra un ampia possibilità di accesso a scuole private ed un miglior rendimento scolastico (Fig 2.2)
    Esiste invece una correlazione tra un maggior finanziamento pubblico delle scuole private ed una minore stratificazione di caratteristiche socio-economiche tra scuola pubblica e privata (Fig 2.3)
    Quanto detto prima è valido per la maggior parte degli stati, ma non per tutti, (Fig 2.4) e la Svezia è una di queste eccezioni. Pur essendo entrambe completamente pagate dal pubblico esiste una stratificazione socio-economica tra i genitori dei ragazzi che frequentano le scuole pubbliche e quelle che frequentano scuole private.
    Questa preferenza non si modifica, in Svezia, una volta tenuto conto delle prestazioni nella lettura degli studenti delle scuole pubbliche e private, della qualità dei materiali didattici, dell'autonomia nel decidere la didattica e della qualità dell'ambiente (Fig 4.2), ovvero tutte le variabili che sono state analizzate.

    http://www.oecd.org/pisa/pisaproduct...9/50110750.pdf

  6. #6
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    Predefinito re: Quegli anarco-capitalisti degli svedesi

    Citazione Originariamente Scritto da Ilùvatar85 Visualizza Messaggio
    Tutti i seguenti dati sono dati OECD del 2009

    In Svezia frequentano una scuola pubblica il 90% degli studenti, contro una media OECD dell'82%. (Fig. 1.1)
    La Svezia è l'unico paese OECD in cui la scuola privata è totalmente finanziata dallo stato. Il finanziamento privato alle scuole private è pari allo 0% del loro bilancio. (Fig 1.2)
    Esiste una correlazione negativa nei paesi OECD tra quantità di finanziamenti pubblici alle scuole private e percentuale di studenti che frequentano le scuole private. Tanto più le scuole private ricevono finanziamenti pubblici (in percentuale sul totale) tantomeno gli studenti frequentano le scuole private. (Fig 1.4)
    Non esiste, tra i paesi OECD, una correlazione tra un ampia possibilità di accesso a scuole private ed un miglior rendimento scolastico (Fig 2.2)
    Esiste invece una correlazione tra un maggior finanziamento pubblico delle scuole private ed una minore stratificazione di caratteristiche socio-economiche tra scuola pubblica e privata (Fig 2.3)
    Quanto detto prima è valido per la maggior parte degli stati, ma non per tutti, (Fig 2.4) e la Svezia è una di queste eccezioni. Pur essendo entrambe completamente pagate dal pubblico esiste una stratificazione socio-economica tra i genitori dei ragazzi che frequentano le scuole pubbliche e quelle che frequentano scuole private.
    Questa preferenza non si modifica, in Svezia, una volta tenuto conto delle prestazioni nella lettura degli studenti delle scuole pubbliche e private, della qualità dei materiali didattici, dell'autonomia nel decidere la didattica e della qualità dell'ambiente (Fig 4.2), ovvero tutte le variabili che sono state analizzate.

    http://www.oecd.org/pisa/pisaproduct...9/50110750.pdf
    Solita solfa
    Lo sanno tutti che lo stato controlla la maggior parte delle scuole: ha infatti il moniopolio delle risorse economiche per finanziarle

    La Svezia ha invece permesso l'istituzione di scuole che perseguono il profitto
    .

  7. #7
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    Predefinito re: Quegli anarco-capitalisti degli svedesi

    Citazione Originariamente Scritto da Phileas Visualizza Messaggio
    Solita solfa
    Lo sanno tutti che lo stato controlla la maggior parte delle scuole: ha infatti il moniopolio delle risorse economiche per finanziarle

    La Svezia ha invece permesso l'istituzione di scuole che perseguono il profitto
    Mi diverte questo solita solfa.
    Solitamente chi interviene in questi thread sintetizza lavori dell'OECD?

  8. #8
    Agnostico
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    Predefinito re: Quegli anarco-capitalisti degli svedesi

    Aggiungiamo che le scuole private svedesi sono finanziate totalmente dallo stato.................

    Diciamo che non è proprio l'idea liberale che prospettano molti liberisti del forum, anzi conferma come la Svezia sia un paese molto legato ad un socialismo, anche se più moderno...
    "Voi non avete fermato il vento gli fate solo perdere tempo"
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  9. #9
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    Predefinito re: Quegli anarco-capitalisti degli svedesi

    Citazione Originariamente Scritto da Panagulis Visualizza Messaggio
    Con tutte le offese mi sono preso per affermare che la Svezia avesse un sistema liberale....dove sono tutti i nazicom ora?

    Liberale può voler dire tutto o niente ormai
    Mi sa che per la scuola austriaca sarebbe un sistema socialista
    Soprattutto non capisco cosa centrino gli anarcocapitalisti con Friedman
    Mi pare che nel titolo del thread si manifesti un'enorme confusione

  10. #10
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    Predefinito quei anarco-capitalisti degli svedesi

    Citazione Originariamente Scritto da Ilùvatar85 Visualizza Messaggio
    Mi diverte questo solita solfa.
    Solitamente chi interviene in questi thread sintetizza lavori dell'OECD?
    Solita storia perchè ne avevamo già parlato....sono si finanziate dallo stato, ma come funziona?

    Funziona che sono messe in competizione tra di loro in base ai risultati e alle preferenze dei genitori (seguendo proprio il sistema americano, ma con finanziamento pubblico)....tutto questo trasformando un sistema statale in un sistema (chiuso) di libero mercato

    Invece che creare i soliti carrozzoni a perdere gestiti dallo stato centrale (come appunto in Italia) si crea un sistema competitivo dove ci si guadagna sia in costi che in livello di insegnamento....e dove le scuole cercano il profitto elevando la qualità..

    Poi liberissimi di credere che questo sia socialismo eh...


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