Riporta il quotidiano spagnolo El Pais, in questi giorni, di una iniziativa del governo regionale andaluso, guidato da una coalizione tra il Partito socialista e la Sinistra unita, che ha deciso di sequestrare gli alloggi appartenenti alle banche per una durata di 3 anni quando le famiglie che li abitano sono “in situazione di rischio di sfratto” o sotto minaccia di sfratto.

Questa decisione entrerà in vigore l’11 aprile, e segue la nuova legge sui prestiti bancari all'esame del Parlamento, la quale prevede sanzioni per le banche che dispongono di immobili vacanti e si rifiutano di affittarli.

Rammentiamo inoltre che a marzo la Corte europea di giustizia ha condannato la Spagna a causa degli sfratti, e ora, dunque, “la costituzionalità della decisione del governo andaluso divide i giuristi, perché potrebbe violare il diritto alla proprietà privata”, spiega il quotidiano.

Quello degli sfratti e della situazione di tantissime famiglie messe in ginocchio dalla crisi e dalla austerità è un problema che si presenta dagli Usa all'Europa, e che è destinato a inasprirsi anche nel nostro Paese. Alcuni studi in tal senso parlano di circa 300 mila famiglie che, nei prossimi mesi, si troveranno senza abitazione.

Una marea montante che a questo punto si riverserà nelle strade, e che apre diversi interrogativi, in Italia, in merito alle misure con le quali il prossimo governo, quale che sarà, proverà a porre rimedio alla cosa.

Il caso andaluso (e spagnolo, nel suo insieme) va tenuto in particolare attenzione.

Esproprio di alloggi delle Banche: l'Andalusia si muove - La Voce del Ribelle on-line - Il ribelle.com