Credevo fosse amore…invece erano botte!!!!
Ma non dovevano essere un paradiso terrestre?
Una ricerca ben documentata infrange un tabù della gay culture. E ci fa dire: meglio la Famiglia naturale e le coppie etero.
Di Vandeano2005
Una delle argomentazioni solitamente addotte per attaccare la Famiglia naturale fondata sul sacrum coniugium matrimoniale è che in famiglia vi si trovano violenza e sopraffazione. A parte che tutto ciò è falso in quanto 80-90% dei casi di cosiddetta violenza domestica, avviene in unioni post e neofamiliari: famiglie allargate e ricomposte. Ne riparleremo.
Ma ciò che spesso si adduce come alternativa solare ed apollinea sono le unioni multiple, bi- e tri- sessuali, nelle quali un posto d’onore spetta alle unioni gay. Nel mondo gaio dell’omossesualità prospettata dagli omosessualisti sembra svanire il termine stesso di violenza. Tutto è ridotto a serenità e pace.
Tutto ciò corrisponde a verità?
Sembra proprio di no. Quando le ricerche scientifiche vengono condotte con rigore e senza pregiudizi ideologici, si scoprono verità agghiaccianti e crude, che però non è giusto nascondere. Una ricerca del genere proviene dagli Stati Uniti e squarcia il velo d’ipocrisia con cui conduce la sua battaglia rivoluzionaria l’Omosessualismo.
Il prestigioso Journal of Urban Health dell’Accademia di New York ha pubblicato recentemente i risultati d’una ricerca, durata ben tre anni, a cura del dott. David McKirnan, professore dell’Università di Illinois in Chicago (c’è da credergli, visto che proviene dalla terra del “beato” e “benedetto” Obama, non del cerbero Bush). Lo studio rivela che il 43% delle coppie omosessuali soffrono d’episodi gravi di violenza “domestica” come pugni calci, tagli con coltelli, e via dicendo, nonché violenze sessuali atroci e contagio di malattie veneree. Un indice molto superiore alla media delle coppie eterosessuali.
Questo studio viene a confermare una precedente ricerca, condotta nel 2002 e pubblicata nell’American Journal of Public Health, che mostrava come ben il 39% dei maschi omosessuali aveva subito una grave violenza fisica da parte del partner nell’ultimo anno. Situazione analoga presso le coppie lesbiche.
Secondo il prof. McKirnan, le principali cause sono: un indice molte volte superiore rispetto alla media della popolazione di uso di droghe d’ogni tipo; depressione; alcoolismo in forme anche gravi; promiscuità d’ogni genere; nonché altri disordini psicologici e comportamentali, collegati allo stile di vita omosessuale.
A questo punto una domanda: ma il bombardamento mass-mediatico che ogni giorno tenta di farci il lavaggio del cervello non ci dice in tutte le salse che “Gay è bello e sano; Etero è brutto e violento”? Dov’è il paradiso terrestre promesso dalla Rivoluzione omossesualista per chi si apre alla dimensione omosessuale, che secondo alcuni, sarebbe presente in tutti? Falso, Falso, Falso!!!!!!!
Falso come ogni branca della IV Rivoluzione che vuole colpire in interiore homine ognuno di noi per renderci infelici quaggiù e dannati all’Inferno nell’aldilà.
Falso perché le persone omosessuali non hanno bisogno di “diritti” né di veder promossa la loro condizione, ma di una cura integrale che ne guarisca spirito, anima, mente, corpo, sì da poter dire: “Ero gay e mai più vi ritornerei”
Falso perché il vero amore, il vero affetto, il vero calore umano si trova solo nella Famiglia naturale. È in crisi perché attaccata da ogni parte? La si difende, la si promuove, la si valorizza. Si crede in lei. In una società di famiglie sante, l’omosessualità de facto scompare o si riduce a percentuali ben controllabili.
E tutto ciò non lo dice solo la Santa Religione Cattolica Apostolica Romana. Lo conferma anche la Scienza, quando è mossa dal desiderio della Verità, e non si prostituisce, vendendosi alla Rivoluzione e ai suoi satelliti.
Non opporsi ad un errore,
vuol dire approvarlo.
Non difendere la Verità,
vuol dire sopprimerla.
Felice III, papa (483-492 d.C.)
“Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.”
(Isaia 5:20)
Sante Michael Archangele, defende nos in proelio
Ut non pereamus in tremendo iudicio