I piccoli partiti. Quelli spariti e quelli risuscitati

[ConteMax]

Tra i resuscitati il PSI di Nencini, che conquista 4 deputati e 1 senatore (Nencini). Ha altri due primi non eleti alla Camera. Conquistano anche un consigliere regionali nel Lazio

Tra i resuscitati anche gli ex AN di Fratelli d'Italia, con 9 deputati e nessun senatore. Alle regionali conquistano due consiglieri in Lombardia e uno nel Lazio.

L'UDC ormai può considerarsi un piccolo partito, con 8 deputati e 3 senatori (Casini eletto 2 volte, dalle opzioni di Ichino e Casini dipende se l'UDC avrà 2 - o 4 senatori). Ha ottenuto 2 consiglieri nel lazio e uno in Molise. Nessun consigliere in Lombardia.

Ora veniamo a quelli spariti.

Innanzitutti l'IDV. Scomparso con l'infelice Rivoluzione Civile, conquistano un solo seggio alle regionali in Molise. Guarda caso il figlio di Di Pietro, Cristiano.

Poi i Comunisti di entrambe le osservanze, ormai quasi del tutto scomparsi anche dalle amministrazioni locali.

I Verdi perdono l'ultimo consigliere regionale, Bonelli nel Lazio.

Poi FLI, penosamente frantumata elettoralmente. Conquistano un solo seggio al Senato, Bendetto della Vedova, che a questo punto mi domando che ci farà in quella baracca scassata.

I Radicali anch'essi penosamente rovinatisi dietro la chimera dell'amnistia e senza uno straccio di strategia di approccio al PD. presentatisi solo in mezza Italia, hanno ottenuto intorno ai 65.000 voti alla Camera. Poco meglio alle regionali nel lazio, lontanissimi dalla possibilità di eleggere consiglieri. Pannella ormai è incapace di condurli e urge una nuova generazione di giovani che si sappiano livberare dalla sua ipoteca.

La Destra di Storace col suo 0,64% poteva sperare di entrare in parlamento (2 - 3 deputati) se Fratelli d'Italia avesse raggiunto il 2%. Ma si sono fermati all'1,959%.

Il PRI di Nucara che aveva 3 parlamentari uscentiha tentato vanamente di estorcere qualche candidato a Berlusconi, che ha resistito. Presentatisi solo in Emilia Romagna e in Sicilia hanno avuto percentuali intoo allo 0,1% in quelle circoscrizioni.

Penosa la sorte dei partiti regionlisti di Grande Sud, MPA e PID. Conquistano un solo seggio al Senato, in Calabria, in (forza Grande Sud). Senatore con parentele nella 'ndangheta. Fuori Lombardo, Miccichè, Poli Bortone, Romano.

I neofascisti non li considero nemmeno. Tra Casapound, Forza Nuova e Fiamma Tricolore nessuno aveva minimamente possibilità di uscire dalle loro fogne.

[Andre86]

[ConteMax]

Nella marea di partiti sommmersi dal voto mi ero scordato di due altri partiti scomparsi prima del voto

L'API di Rutelli aveva deciso di non partecipare al vopto. In realtà nessuno li aveva voluti. Singoli esponenti si erano candidati nel centrosinistra. E' stato eletto il solo Tabacci, ma che ormai non si può più considerare dell'API. Eppure Rutelli in questa campagna elettorale campeggiava nelle TV a spiegare che bisognava fare un accordo tra PD e Monti. Due partiti che andavano contrapposti al voto. E pure dopo il voto lo si è visto negli studi di LA7 spiegare che si deve fare nel dopo voto.

C'è poi un partito moribondo dal gennaio 2008, l'Udeur di Mastella. In realtà era già fuori dal parlamento quando fece cadere Prodi e fu sommererso dalle inchieste. Mastella e la moglie sono ancora sotto processo. Lui si fece eleggere alle europee nel 2009 nelle liste del PDL. Berlusconi riconobbe chi lo riportò al governo, però lo stesso Mastella dimostrò ancora un certo radicamento al sud Italia. Nel 2010 riuscì ad eleggere 4 consiglieri regionali (2 Campania, 1 Calabria, 1 Basilicata). Un altro gli è restato sempre fedele in Molise. Ma la sua stella è da tempo calante. Dopo varie sconfitte alle amministrative, a cominciare dalla stessa Benevento, un abboccamento col Terzo Polo subito rientrato, Mastella ha tentato fino all'ultimo di farsi candidare dal PDL, poi minacciato di presentare liste autonome e infine rinunciando alla partita. Eppure in campagna elettorale lo si è visto coi suoi amici ex democristiani ed ex socialisti tentare di farsi passare per determinante nell'appoggio al centrosdestra al Senato in Campania. Alle regionali è riuscito a presentare liste solo in Molise. Ma qui ha cambiato di nuovo schieramento. Il suo fidato consigliere, De Niro, sempre snobbato da Iorio che mai gli ha dato un assessorato, annusando la sua definitiva sconfitta, è passato nello schieramento opposto. Non è stato mai un problema per i mastelliani. E' stato rieletto con un ottimo 4,03% del suo partito. Non ci resta che aspettare le prossime europee e regionali per vedere il suo partito estinguersi quasi dappertutto.