Tutto previsto da mesi e mesi: probabile ammucchiata con incarico al solito Monti.
Hanno creato Grillo, lui si è mosso col bilancino per arrivare giusto giusto alla percentuale utile ma non tale da dover governare.
Lista Monti e lista Giannino per creare l'ingovernabilità.
Uno "premiato" (che caso!)con quel quid in più del 10% per entrare, l'altro con l'1% dei soldini del rimborso.
Ottenuto il risultato tanto cercato con la recita di tutto il teatrino: l'ingovernabilità.
Grillo che, ottenuto il consenso utile per legittimare il risultato elettorale, si sfila da qualsiasi governo per lasciare via libera ad ungoverno "responsabile", da accettare e digerire per l'interesse supremo del paese.
Buffoni. Nient'altro che buffoni, tutti, ma proprio tutti al servizio dei poteri.
E per non farci mancare nulla, per mettere in tutti motivazioni tali da accettare qualsiasi porcata, ecco arrivare gli avvertimenti di rischi attentati da parte dei servizi segreti che non vedono l'ora di far saltare qualcosa qua e là, ad iniziare con i loro infiltrati tra i no-tav.
E intanto, sempre come da copione, la magistratura continua a tenere sotto ricatto il Berlusca con vecchie inchieste in via di esaurimento e di conseguenza con l'apertura di nuove accuse.
Che paese di buffoni!
E i nomi che si fanno per il Quirinale sono veramente la dimostrazione che occorre al più presto una bella vera rivoluzione, altro che il ducetto Grillo, attore da sempre.
E occorrerebbe più che mai lasciare al suo destino lo stivale, ma per impedire questo hanno già provveduto a dare l'intero Nord alla Lega, con il solito compito di fottere i Padani con le sue continue "invenzioni" di minchiate. L'ultima è la macroregione, un cilindro veramente inesauribile quello di via Bellerio.