Roma in Action sostiene Marino, probabile candidatura di Alzetta in Sel

[SteCompagno]

Action e le realta' sociali appoggiano la candidatura di Ignazio Marino



Come Action ed altre realta sociali (dal CNCA ad Antropos) che lavorano sul contrasto alle tossicodipendenze, sui minori a rischio, soggetti fragili e rom, abbiamo incontrato il candidato sindaco alle primarie Ignazio Marino ed abbiamo sottoscritto la carta di intenti "Roma bene comune".
Sosteniamo con convinzione la candidatura di Marino affinche' Roma possa cambiare davvero, in tal senso abbiamo sostenuto la necessita' programmatica di una svolta che capovolga le priorita' dell'agenda politica cittadina che al posto del patto di stabilita' del fiscal compact e dello spendin review metta al centro una nuova idea di welfare e la democrazia dei beni comuni. in poche parole una nuova idea di modello di sviluppo per Roma.
Nell'incontro abbiamo sottolineato la necessita' di intraprendere in percorso che porti alla costruzione di un campo unico della sinistra che metta sullo stesso piano partirti movimenti e realta' sociali; ed impegni i primi ad aprire le porte ad una partecipazione deliberante e non solo consultiva, le ultime ad assumersi direttamente anche responsabilita' di governo, per rompere quel muro che si è costruito tra partiti e societa' civile e che veda un rinnovamento reale che si incarni anche nelle persone fisiche che gestiscono la macchina pubblica.

Serve un governo di svolta che dia a Roma un'alternativa possibile, ed Ignazio Marino puo' garantire che uno spazio politico in questo senso si apra davvero.

Di questo si discutera' in un'assemblea pubblica fissata il 16 aprile alle ore 16,30 nela Sala Congressi in Via dei Frentani n°4.

Andrea Alzetta Capogruppo Roma in Action all'Assemblea Capitolina

http://actiondiritti.net/index.php/r...ignazio-marino

Comunali, Action sostiene Marino: "Evitare un altro schiaffo del Movimento 5 stelle"



Il consigliere comunale di Roma In Action, Andrea Alzetta, annuncia la decisione del movimento per il diritto all'abitare per le prossime elezioni comunali: "Definire un campo unico della sinistra"

A sostegno di Ignazio Marino candidato sindaco alle primarie della coalizione Roma Bene Comune scende in campo anche una parte dei 'movimenti' romani. Action, insieme a realtà che lavorano nel settore del sociale, dal Cnca, il coordinamento delle comunità di accoglienza, all'associazione Antropos hanno “sottoscritto la carta d'intenti della coalizione” si legge in un comunicato del consigliere comunale di Roma In Action, Andrea Alzetta.

“Sosteniamo con convinzione la candidatura di Marino perché dopo lo schiaffo inferto dal Movimento 5 Stelle di Grillo ai partiti della sinistra alle ultime elezioni nazionali, l'unica possibilità perché Roma cambi davvero è quello di intraprendere un percorso, anche di tempi lunghi, che porti alla definizione di un unico campo della sinistra” spiega a Romatoday Andrea Alzetta. L'obiettivo è quello di “aprire le porte alla partecipazione deliberante e non solo consultiva” e “capovolgere le priorità dell'agenda politica cittadina che al posto del patto di stabilità, del fiscal compact e della spending review metta al centro una nuova idea di welfare e la democrazia dei beni comuni” spiega Alzetta in seguito all'incontro con il senatore del Pd.

Action appoggia Marino, quindi, anche se una parte di realtà sociali molto vicine allo stesso movimento ha preso da tempo la strada 'indipendente' del sostegno a Sandro Medici, presidente del X Municipio. “Ho un grande rispetto per Medici che per me è come un fratello ma il campo a cui si riferisce è ormai quello occupato da Grillo. Credo che la vera alternativa sia costruire una relazione, anche conflittuale, con il centrosinistra” spiega Alzetta che non parla però di spaccatura: “Questo non pregiudica l'agenda sociale condivisa come la battaglia per il diritto all'abitare”.

Come Andrea Alzetta scenderà in campo a fianco di Marino è ancora da definire. Si pensa a una candidatura dentro Sel, che in campo ha già Luigi Nieri, che da candidato alle primarie si è ritirato per sostenere Marino, il consigliere comunale Gemma Azuni, ancora in corsa alle primarie di domenica prossima, e l'ex consigliere provinciale Gianluca Peciola che ha presentato la sua candidatura a consigliere comunale la scorsa settimana all'ex Fiera di Roma all'Eur.

A questo percorso, si penserà dopo le primarie. Per il 16 aprile è in programma un'assemblea pubblica alle ore 16 e 30 nella sala Congressi in Via dei Frentani 4.

Comunali, Action sostiene Marino: "Evitare un altro schiaffo del Movimento 5 stelle"

Ottima scelta quella di Action. E spero che il grande Tarzan si candidi davvero con noi che facciamo il botto a Roma.
Forza Marino!

[SteCompagno]

L'INTERVISTA
Andrea "Tarzan" Alzetta: "Non si può solo sfasciare"
Il consigliere uscente appoggia Marino ma confessa: "Action non si è spaccata per questo". Per lui adesso è arrivato il momento di costruire "una democrazia dei beni comuni". Poi punzecchia i grillini: "sono virtuali".



Andrea Alzetta detto Tarzan, si è candidato cinque anni fa con lo slogan ''le case non si occupano ma Tarzan lo fa”. Non uno slogan casuale, visto che è il portavoce del movimento Action, che si occupa di diritto all'abitare in consiglio comunale. Adesso sono passati cinque anni e la giunta capitolina è arrivata alla naturale scadenza del mandato. Alzetta, nel riproporre la sua candidatura, apre al centro sinistra appoggiando il candidato Marino: scelta non priva di polemiche, ma - come ci spiega – che non provoca spaccature nelle lotte che il movimento porta avanti.

Il tuo appoggio ad Ignazio Marino ha sorpreso un po’ tutti, come mai questa tua scelta? Ha sorpreso un po’ tutti? Bah! Io credo, che da questo punto di vista occorre avere anche la dimensione del reale, per quanto uno può avere idee anche più radicali rispetto a quello che è il quadro del centro sinistra. Dall'esito elettorale nazionale ho tratto che fuori dal centro sinistra lo spazio è coperto da Grillo, cioè de quelli che vogliono praticamente sfasciare tutto, mentre io sono convinto che esista un tessuto larghissimo di associazioni, di comitati e di movimenti che non vogliono solo sfasciare tutto, ma vogliono fare arretrare la brutta e vecchia politica e vogliono fare avanzare la ''democrazia dei beni comuni''. Per fare questo occorre, appunto, che tutti facciano un passo indietro per farne poi due avanti.

In che modo avanza questa democrazia dei “beni comuni” così come tu la definisci? A partire dai partiti che devono aprire le porte delle decisioni: bisogna costruire un rapporto fra partiti e società civile che abbia come risultato la partecipazione deliberante. Ossia la partecipazione che conta davvero diversa da quella solo consultiva che - al contrario - tende a prendere in giro le persone. Una partecipazione che su alcuni punti, come sull'urbanistica, sui servizi pubblici locali, sulla cultura, sullo sport, sul welfare, abbia un rapporto con la città e poi rispetti la volontà della città stessa.

Avete un po’ preso atto del fallimento di quello che era stato l'Arcobaleno cinque anni fa e di rivoluzione civile di Ingroia di adesso… Credo che il messaggio che ci danno gli elettori sia stato molto semplice: una sinistra piccola, rancorosa, disunita e che non incide nelle scelte importanti del paese e della città, non serve. Da questo punto di vista intestardirsi a fare esperimenti, magari molto belli e romantici quando li racconti, ma che non superano la soglia dello sbarramento, è un'operazione politica inefficace.

Cosa ritieni sia efficace in questa fase? Provare a ricostruire, anche nel governo della città, lo schema che abbiamo vissuto e che ha vinto: il modello simile alla battaglia fatta per impedire che Alemanno privatizzasse l'acqua dei romani con la cessione del 21% delle quote di Acea. In quella mobilitazione c'e stata una capacità delle forze politiche di costruire una relazione con i movimenti che impegnasse davvero chi stava dentro l'aula a rispettare anche quello che si decideva fuori collettivamente. Una capacità di fare scioperi che mettessero insieme dall'Uigl ai Cobas dentro l’Acea, la possibilità di parlare alla città ed anche di costruire una relazione fra eletti ed il “popolo”, con momenti che sono stati anche di conflitto in aula ma che hanno visto anche il partito democratico metterci davvero il cuore. Da questo punto di vista, l'unica possibilità che a mio avviso vedo, e su quello ho fatto la scelta, sono le reali possibilità di vincita: fra Sassoli o Marino, credo che Marino offra una possibilità maggiore per i movimenti e per la società civile.

Serve un vero e proprio trapianto vista poi, l'attività di Ignazio Marino? Esatto, un vero e proprio trapianto che metta in discussione il modello di sviluppo che abbiamo seguito fino a qui. Cioè non basta cacciare Alemanno ma occorre anche cacciare via quel modello Roma che aveva sposato Veltroni e che ha regalato la città ad Alemanno ed ha distrutto le periferie e la qualità della vita in questa città. Riuscire a costruire la ''democrazia dei beni comuni'', come io la chiamo, significa appunto che tutte le realtà legate ai movimenti, al mondo dell'associazionismo, ai comitati, non si accontentino di fare l'elenco della spesa delle cose che non vanno, ma costruiscano una relazione e si assumano anche la capacità di gestire e governare i vari pezzi.

Dopo la tua dichiarazione dell'appoggio al candidato Ignazio Marino per le primarie di coalizione, ci sono state delle polemiche in seno al movimento, Action, di cui tu fai parte e che da anni rappresenti anche qui in consiglio. Non nascondo che la decisione di appoggiare Marino sia chiaramente alternativa a Sandro Medici. Sandro per me è un fratello e lo rispetto tantissimo, ma credo che abbia fatto una scelta che sia dimostrerà perdente rispetto alla possibilità concreta di portare almeno una persona dentro al consiglio capitolino. Per quanto riguarda le famose rotture rispetto alla scelta, dentro l'area metropolitana, che è l'ambito in cui di fatto Action sta, si è deciso di non fare come i partiti che su differenti impostazioni politiche poi si staccano in mille pezzi. Abbiamo deciso di produrre un meccanismo con cui prendiamo atto che c'è una non condivisione della prospettiva istituzionale, ma che da questo punto di vista ognuno tesserà il filo che ha e si vedrà appunto dopo il 27 maggio l'esito delle varie mozioni, cioè quelle nostre dentro il centro sinistra e quella di Medici fuori dal centro sinistra, senza , però, perdere di vista la cosa più importante e, cioè, Action. Quindi credo sia stata una scelta molto matura laddove i partiti si spaccano noi invece abbiamo mantenuto un quadro unitario nelle lotte, sull'idea della democrazia dei beni comuni che sono le cose che ci uniscono, per poi fare una partita anche diversificata sul quadro istituzionale, questo è il dato importante.

Quindi il nodo è sciolto tu hai intenzione di candidarti nella lista che sosterrà eventualmente Ignazio Marino qualora vincesse le primarie, il prossimo 7 aprile? Laproposta che noi abbiamo fatto è stata rivolta a SEL. Stiamo ancora aspettando una risposta da loro che mi auguro riguardi non solo la mia collocazione dentro la lista, ma rispetto al ragionamento politico che abbiamo fatto spero che lo faccia anche proprio. Per rispondere alla crisi ed anche alla sconfitta che ha avuto nelle ultime elezioni, dobbiamo essere capaci di capovolgere l'agenda politica e proporre però un diverso modello di sviluppo ma anche diverse persone che gestiscano questa città, piuttosto che lasciare la gestione alla spartizione fra partiti.

Un’ultima domanda: il vostro rapporto con il Movimento 5 stelle. In molti hanno visto delle similitudini, con il movimento antagonista, in termini di democrazia diretta, lo stesso modo di relazionarsi nelle riunioni, la cosiddetta assemblea in circolo con interventi a giro. La differenza fondamentale che noi non siamo solo virtuali ma siamo anche presenti nelle lotte sul territorio, li sto ancora aspettando nelle manifestazioni anti sfratto per il diritto all'abitare, sto ancora aspettando che “sti grillini” vengano perché molti di loro sono stati eletti in Regione ma io non li ho ancora visti al nostro fianco nei picchetti per fermare la speculazione ed affermare un’altra idea di città pubblica.

Andrea "Tarzan" Alzetta: "Non si può solo sfasciare"

impeccabile, se SEL roma non lo candida fanno un errore grande come una casa (anche perchè sono almeno 2000 voti sicuri )

[stefaboy]

marino è sostenuto anche dalla potentissima corrente bettiana.
ha appoggi dell'establishment che conta, ma meno appeal tra l'elettorato rispetto a David Sassoli.
temo che la divisione tra gli anti-renziani, favorisca Gentiloni e nella malaugurata ipotesi vincesse Gentiloni, si arrivi a un'ulteriore divisione alle elezioni vere nell'elettorato di centrosinistra.

Spiegatemi per quale ragione tra un Marchini e un Gentiloni, io dovrei preferire Gentiloni

[SteCompagno]

Gentiloni no !!!

[stefaboy]

Gentiloni no !!!

scusami, è tanto semplice.
Gli avversari diretti di Gentiloni sono Marino e Sassoli che si dividono l'elettorato anti-renziano nel pd.
vince Gentiloni, arriviamo nuovamente alle elezioni vere a scontrarci con Marchini che è fuori dal PD, con m5s lanciatissimo.
Se m5s fa una politica tutta spostata a sinistra, non è nemmeno detto che ci arriviamo al ballottaggio.
Se al contrario la fa in chiave anti-pd, e al ballottaggio ci arriviamo con m5s, Gentiloni fa la fine di Bernazzoli a Parma dove i voti della destra sono confluiti tutti su m5s.

[vota dc]

Marino era ottimo due primarie fa, poi si è bollito da solo. Uno dei 94 morti di fame che ha difeso le pensioni d'oro, ha rotto le scatole per un anno con la storia di Bersani che l'aveva superato grazie al voto di scambio salvo sostenere Bersani nelle primarie successive e difende pure la vivisezione. Non è candidabile per una carica con un rapporto così diretto come il sindaco, al massimo può fare il Gianni Letta del PD.

[stefaboy]

Marino era ottimo due primarie fa, poi si è bollito da solo. Uno dei 94 morti di fame che ha difeso le pensioni d'oro, ha rotto le scatole per un anno con la storia di Bersani che l'aveva superato grazie al voto di scambio salvo sostenere Bersani nelle primarie successive e difende pure la vivisezione. Non è candidabile per una carica con un rapporto così diretto come il sindaco, al massimo può fare il Gianni Letta del PD.

e quindi parteggi per Gentiloni? dai su scopriamo le carte.

[stefaboy]

intanto i renziani si lamentano che vanno a votare troppi rom, gridano al voto di scambio e Storace gli fa eco

Primarie sindaco Pd, alle 14 votano in 47 mila Ma c'è chi denuncia: "File di rom, voti comprati" - Roma - Repubblica.it

[SteCompagno]

Exit poll dicono Marino a valanga sopra il 50%, Gentiloni asfaltato.

[stefaboy]

Exit poll dicono Marino a valanga sopra il 50%, Gentiloni asfaltato.

e andiamoooo

Renziani/Veltroniani eterni perdenti alla Toto Cutugno