Originariamente Scritto da
Gabriele
Apro questa discussione perchè ho una curiosità tremenda di sapere chi si sentirà attaccato da cosa, leggendo quel che sto mettendo qui.
E' un qualcosa che mi è sbucata in mente dopo aver sentito miliardi di volte, in giro per strada, a tavola davanti al tg, a scuola, tutti quanti parlare di questa "società che va in rovina"...chi è a sinistra dice che va in rovina per colpa di Berlusconi e del suo malgoverno, chi a destra invece, da la colpa ad altri fattori come l'arrivo dei cinesi, la mancanza di dedizione al lavoro eccetera.
Ora, io dico
Considerando che sono cresciuto accanto a una generazione locale di nullafacenti (permettetemi di dirlo almeno per quel che riguarda le persone che conosco, che vanno dalle 700 alle 1000 unità) che se erano di sinistra si lamentavano dell'ignoranza degli elettori della destra che non sapevano chi era berlusconi (la parabola della signora anziana che vede il sorriso del cavaliere e lo vota per quello e non per il suo "impegno" ad aiutare le piccole e medie imprese) e se erano di destra che, semplicemente per antipatia o per la presa di distanza da un governo maggiormente centralista, snobbavano la sinistra "sognatrice" e "anti berlusconiana".
Ecco...in questo contesto qui, mi è venuto in mente il perchè, l'origine di tutto: Il voto.
La democrazia è una cosa che non ha prezzo. Lo dice persino mio padre, che (mettiamo una parentesi da un punto di vista sinistroide) a uno come Berlusconi darebbe il nullaosta per fare emigrare non solo gli immigrati ma anche i comunisti. Paradossalmente MIO PADRE, che badate, persona da rispettare per coraggio, cultura del lavoro, cultura biblica e spirituale, non è a piena conoscenza dei fatti Dell'Utri-Mangano (che dovete prendere come le bocche da fuoco dell'opposizione internettistica, perchè questo sono). Lui fa piuttosto un discorso del tipo "non mi importa che tipo di capo ho, se è mafioso, pregiudicato, pappone o imbecille: l'importante è che sia bravo". Bene, dico io. Ma quando va a votare, sa che cosa farà Berlusconi? Lui dice di sì e io mi fido. Ora, mio padre potrebbe tranquillamente essere anche un sostenitore di franceschini, non cambia, i problemi restano gli stessi: C'è una visione della politica fatta di scelte basate sulle apparenze, su ciò che si apprende da stampa e telegiornali. In poche parole, la scelta è "marcia". E ve lo dice uno che di sinistra non è di certo.
Ecco quindi che vengo al dunque. Quanto state per sentire non so esattamente che impressione vi farà... se sarete delle persone mediocri non riuscirete a fare a meno di etichettarmi in schemi chiamati "lega, pdl, o rc" che ne so quale sia la direzione... ma ve lo dirò comunque aspettandomi commenti interessanti
Il diritto di voto lo acquisiamo coi 18 anni compiuti. Ecco qual è il problema. Lo acquisiamo col passare del tempo. Come se ci spettasse dalla nascita, come se A PRIORI, lo meritassimo. Il diritto, a mio parere è una delle piaghe fondamentali per la sopravvivenza di un modello civile. E' necessario, ma è anche, spesso e volentieri, un freno ai propri doveri.
Ora, poniamo che il cittadino ha il diritto di votare, il dovere civico, ma il diritto e non il dovere di informarsi sui fatti di politica, sulla storia dei partiti e dei suoi protagonisti e soprattutto sui programmi di partito per le elezioni. E' vero sì, che i programmi spesso non vengono rispettati... ma quanto vi fidate dell'elettorato italiano? credete davvero che questo si tenga attaccato ai media (non solo la tv!) per tenersi informato sulle eventualità delle elezioni politiche?? o vi fidate maggiormente della già citata parabola della "signora anziana affascinata dal sorriso del cavaliere"(detta parabola che a mio parere è applicabile anche a sinistra)?
Considerando lo spaesamento dei giovani, il loro essere cresciuti partecipando a manifestazioni anti moratti di cui non gli interessava assolutamente nulla ( vi sfido a sostenere il contrario! ), che preferivano (ma anche -riscono) Dragon Ball al telegiornale, che se amano berlusconi è perchè è "il bravo " e se lo odiano è perchè è "il massone mafioso", cosa sarebbe secondo voi un incentivo ad aiutarli ad informarsi sulla situazione politica del paese?
QUella che propongo io, in un modo rozzo e rudimentale e soprattutto provocatorio, si chiama "patente per il voto", e consiste nel permettere di votare a quell'elettorato che ha dimostrato di essere:
1) interessato, perchè è andato di sua spontanea iniziativa a procurarsi la patente
2) informato sui, perchè ha studiato storia e programma delle coalizioni prima di mettere la fantomatica "x" (dando così a quella x un peso maggiore!)
3)gratificato, perchè grazie alla patente per il voto sarà adesso in grado di rispondere adeguatamente a chi con qualunquismo denigra la situazione politica
4)riattivato alla partecipazione politica di cui non deve più temere miscugliamenti e ambiguità, ma di cui potrà essere un più saldo giudicatore
5)coagulato in un elettorato maggiormente informato, maggiormente responsabilizzato e coerente con le scelte
ora, io la butto qui, non so come bisognerebbe gestire questa patente, chi dovrebbe preoccuparsi di informare e con quali soldi...vi prego più di badare al lato teorico che a quello pratico, giusto perchè vorrei capire quanto sarebbe efficiente la mia idea...
vi ringrazio anticipatamente per le risposte ciao!