Ungheria, Orban cambia la costituzione:svolta autoritaria, dissidenti si appellano all'Ue
Il Parlamento di Budapest dà il via libera a una serie di cambiamenti della Carta: l'esecutivo potrà limitare la libertà d'espressione, ridotte le prerogative della Corte costituzionale, ammessi i processi politici
di ANDREA TARQUINI
Nell'Ungheria del premier-autocrate Viktor Orbàn ormai siamo arrivati in sostanza a un vero e proprio golpe bianco. Un colpo di spugna sulle garanzie di equilibrio tra i poteri e di principi di libertà, valori comuni delle democrazie. Il Parlamento di Budapest, dove la Fidesz (il partito del premier amico di Berlusconi, partito membro dei Popolari europei) e i suoi alleati minori hanno la maggioranza di due terzi, ha votato stasera a favore di emendamenti di fondo che cambiano ben quattordici delle 45 pagine della Costituzione: introducono il principio che la libertà di espressione può essere limitata, esautorano di fatto la Corte costituzionale, definiscono come famiglia unicamente il matrimonio ufficiale tra uomo e donna contratto per fare figli. Dissidenti e molte ong ungheresi in favore della difesa dei diritti umani hanno appena reagito inviando un disperato appello alla Commissione europea, personalmente al suo presidente Barroso e alla Corte europea di giustizia.
Il golpe bianco è stato effettuato con astuzia: formalmente la proposta viene da un singolo deputato della Fidesz. Ma è chiaramente il putsch costituzionale di Orbàn, il quale esautorando la Consulta magiara elimina ogni residuo di autonomia dei poteri dall'esecutivo, e le impedisce d'ora in poi (da quando la gazzetta ufficiale pubblicherà a breve gli emendamenti, dopo il voto finale di lunedì prossimo) di contestare gli emendamenti stessi da ogni punto di vista di contenuto. Ecco i punti più pesanti delle molte, gravi modifiche costituzionali volute dal premier nazionalpopulista ed euroscettico magiaro, tutte leggi che egli aveva fatto passare ma che la Consulta aveva respinto. Ora i giudici supremi non possono più rigettarle, perché appunto sono nella Costituzione:
1-L'esecutivo ha diritto di limitare la libertà d'espressione. La formulazione è abbastanza vaga da aprire spazio a pericolosi abusi. Si autorizzano questi superpoteri in nome della difesa "della dignità della Nazione, dello Stato e della persona", oltre che vietare i "discorsi di odio".
2-La Corte costituzionale non potrà più sollevare obiezioni di sostanza ma solo di forma su emendamenti alla Costituzione, e decadono le sue decisioni precedenti il gennaio 2012, cioè soprattutto ricusazioni di leggi liberticide su stampa o giustizia o scuola volute da Orbàn.
3-La famiglia riconosciuta dallo Stato è solo l'unione ufficializzata da matrimonio di una coppia eterosessuale che si sposa al fine di fare figli. Nessun altro tipo di unione avrà pari dignità con la famiglia sposata etero che vuole prole.
4-Non tutte le religioni saranno riconosciute come tali a pari dignità, bensì soltanto quelle definite come tali dalle recenti leggi del governo.
5-Il vecchio partito comunista del passato (che nel 1988-89 divenne Partito socialista e attualmente è divenuto una forza politica affiliata ai socialisti europei come Pd o Spd o il ps francese o il New labour) è definito nella costituzione "associazione criminale", quindi di fatto processi politici diverranno possibili.
Strappo gravissimo ai valori europei, dunque. Arriva pochi giorni dopo che Orbàn aveva imposto a capo della Magyar Nemzeti Bank (Banca centrale) il suo braccio destro Gyorgy Matolcsi, ritenuto pericolosamente incompetente sui mercati e pronto a regalare di fatto al governo l'autonomia dell'Istituto, oltre ad essere discendente di un funzionario del regime di Horthy che pare abbia collaborato all'Olocausto. Dopo queste notizie il fiorino si è di nuovo svalutato avvicinandosi alla soglia della paura di 300 fiorini per un euro.
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