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Discussione: Camere mortuarie

  1. #41
    Barbaro
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    Predefinito

    Un altro lato positivo che mi fa godere è Bersani che accusava (giustamente) Beppe Grillo di linguaggio fascista e poi implorandone l'appoggio lo tratta come una costola della sinistra.

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Parlare di "masse" e di area, cioè di destra radicale o di neofascismo, è una contraddizione in termini.
    adesso
    ma anche nel 2007 i grillini erano 4 gatti...
    mentre ora son 10 milioni.
    Ultima modifica di Robert; 10-03-13 alle 21:54
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  2. #42
    SMF
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    Predefinito Re: Camere mortuarie

    Citazione Originariamente Scritto da Robert Visualizza Messaggio


    adesso
    ma anche nel 2007 i grillini erano 4 gatti...
    mentre ora son 10 milioni.
    La DR è un mondo a parte, credimi
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  3. #43
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    Predefinito Re: Camere mortuarie

    Citazione Originariamente Scritto da Capitano Ortiz Visualizza Messaggio
    Il punto è che, più si riflette sul programma del M5S, più ci si rende conto che per metà ha ripreso quello di Rifondazione Comunista, per metà quello di Berlusconi, così Grillo è riuscito a raccogliere tutti gli scontenti di una parte e dell' altra (la "Destra" e la "Sinistra"), che evidentemente sono tanti.
    Resta però il problema di dove trovare i soldi per fare quello che dice, ma l' unico modo è la riconquista della sovranità monetaria unita ad un sano protezionismo contro la concorrenza dei paesi schiavisti di quello che una volta veniva chiamato Terzo Mondo. Su questo, però, non a caso, il programma del M5S tace e ciò potrebbe essere considerata una conferma indiretta delle ascendenze massoniche del movimento stesso.
    C'è poco da fare, gli unici ad aver compreso quale sia il nocciolo della questione sono un paio di gruppi dell' Area (CPI e FN). Se contano niente sul piano della politica quantitativa, valgono molto sul piano della politica qualitativa delle idee.
    In cosa è meno analitico delle battaglie di CPI contro Equitalia?
    «Non ti fidar di me se il cuor ti manca».

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  4. #44
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    Predefinito Re: Camere mortuarie

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Il M5S per autodistruggersi dovrebbe fallire nei suoi intenti.
    Se dovesse invece realizzarli non vedo come potrebbe crollare.
    Beh Giò ma è ovvio che gli intenti politici del grillismo sono talmente ambiziosi che sono addirittura impossibili da raggiungere per cui alla fine dovrà inevitabilmente fallire per forza per "eccesso di ambizione" però questo non avverrà cosi presto come si crede secondo me
    Ultima modifica di C@scista; 11-03-13 alle 12:52

  5. #45
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    Predefinito Re: Camere mortuarie

    ottimo articolo.
    GA è sempre il più avanti, checché se ne dica Trotsky è vivo
    Trotsky è vivo
    Scritto da Gabriele Adinolfi
    Lunedì 18 Marzo 2013 014

    Un anno e mezzo fa un Presidente della Repubblica che porta orgogliosamente l'appellativo de“il comunista più amato da Kissinger” c'imponeva un governo di tecnici, guidati dal presidente europeo della Commissione Trilaterale che procedeva a tappe forzate verso lo smantellamento dell'economia nazionale e dello stato sociale.
    Lo stesso Presidente della Repubblica stravolgendo e negando le sue funzioni, dichiarava che lo Stato dovrà affrettarsi a cedere sovranità.
    Quindi scioglieva le Camere fissando le elezioni un mese prima del previsto, in modo da costringerci, grazie alla legge che non consente di mandare a casa i deputati a fine mandato, ad assistere ad una coabitazione forzata espressamente prolungata, e cioè di almeno un mese con lui e di uno con il suo successore (che potrebbe essere lui stesso) prima che questi possa fissare nuove elezioni.
    Un periodo sufficientemente lungo perché si parli di “ingovernabilità” e s’invochino “riforme radicali”.
    Infine esplicitava quella che è stata contrabbandata come una sua critica del comunismo ma che, al contrario, è la valutazione negativa di alcuni suoi modelli accompagnata dall’auspicio che nella società globalizzata i suoi valori tornino a prevalere.

    Segnali politici
    Il grande stallo emerso dalle urne ha poi prodotto un immaginario vuoto di potere e l’avvento di un sentimento caotico di “innovazione” nel segno del bricolage che fa pensare allo scenario che precedette la rivoluzione francese, la rivoluzione sovietica e la grande ristrutturazione post-sessantottina.
    Intanto sono emersi alcuni segnali ben chiari.
    Il tribuno della nuova società, Grillo, non perde occasione di accompagnarsi con Casaleggio, guru della democrazia mondialista in salsa Rothschild-Soros e con Dario Fo che della medesima rivoluzione è mentore da tempo immemore e che è stato sostenitore acceso del più sanguinoso antifascismo degli anni settanta.
    Mentre ci si crogiola nell’ingovernabilità, altri due segnali precisi sono stati dati dalla nuova legislatura.
    La presidenza della Camera è andata ad una giovane mondialista d’assalto, la Boldrini, che sposa il suo impegno nella Fao e nell’Onu con la militanza all’ultrasinistra.
    In sprezzante risposta alla forte richiesta d’indipendenza della Magistratura e di neutralizzazione dei suoi soviet togliattiani, la presidenza del Senato è stata affidata a un procuratore, Grasso.

    Segnali millenaristi
    A questo si aggiungono segnali millenaristi.
    Casaleggio, sempre lui, ha annunciato che dobbiamo attenderci a breve una catastrofe nucleare che dovrebbe liquidare i sei settimi dell’umanità dando infine luogo, grazie alle nuove tecniche di comunicazione di massa alla Grillo, all’unica e indivisibile democrazia mondiale composta di un miliardo di cittadini, sapientemente guidati da un pool di Illuminati.
    E’ stato eletto a San Pietro quello che secondo Malachia e Nostradamus dovrebbe essere l’ultimo papa, profezie che la Chiesa sembra aver preso molto sul serio visto che a San Paolo fuori le mura le cornici per i ritratti dei pontefici sono previste fino al duecentosessantacinquesimo (Benedetto XVI).
    Nostradamus aveva anche dato appellativi ai vari pontefici. Giovanni Paolo I ad esempio era atteso come “il papa della luna” e visse da papa solo un mese, cioè una luna. Quest’ultimo era stato annunciato come il “papa nero” ed essendo rappresentante dei Gesuiti effettivamente lo è.
    Il gran maestro del Grande Oriente d’Italia ha salutato l’avvento del papa “che viene dalla fine del mondo” come quello di un “fratello” annunciando ai suoi adepti che “nulla sarà come prima”.
    Il papa è massone? O invece il gran maestro delira? Dà i numeri? Si attende anch’egli una catastrofe e il papa gesuita sembra comunque fargli eco. Magari semplicemente sanno qualcosa dei progetti imminenti di chi è in grado di decretare stermini di massa.
    Oppure più semplicemente credono nelle profezie.

    E’ l’internazionale
    Non fossilizziamoci su temi a sensazione che piacciono agli isterici e agli squilibrati. Prendiamoli con tutta la circospezione necessaria e dovuta. Atteniamoci positivamente a registrare che contribuiscono a creare un immaginario millenarista che diviene operativo nelle minoranze che si considerano elette. Partendo di qui, dunque, e non da una qualsiasi frenesia apocalittica, vediamo d’individuare chi sta agendo con decisione e celerità al fine di un compimento messianico della storia che si annuncia come imminente.
    Non si tratta della globalizzazione come fenomeno in sé e neppure del mondialismo come ideologia della globalizzazione. Nemmeno della dittatura dei mercati o del “mercatismo” tremontiano che abbiamo già ampiamente documentato dipendere da apparati decisionali ed essere in balia del rating. Si tratta, di sicuro, della dittatura dell’internazionale finanziaria: ma anche sostenere questo è insufficiente. Generalmente si confonde quest’internazionale come la garante dell’alleanza tra usurai che fanno i loro porci comodi, ma si dimentica che quest’internazionale è mossa da un fanatismo millenario che ha un’idea della vita e del mondo assai precisa.
    Come ebbero a sottolineare negli anni trenta i trozkisti, tra internazionale comunista e internazionale finanziaria non vi è differenza, né ideologica, né programmatica, né operativa.
    E la critica marxista al capitalismo non per niente riguarda gli aspetti sociali e produttivi ma non quelli monetari, che sono affrontati solo di sfuggita.
    Gli scopi dei due soggetti – internazionale finanziaria e internazionale comunista – coincidono: abolizione degli Stati, delle nazioni, delle identità, delle culture, delle religioni, delle libertà individuali, delle classi medie e della proprietà privata; proletarizzazione di massa e gestione delle masse da parte di minoranze illuminate, organizzate per chiusure stagne e riproducentisi per cooptazione e per rigida selezione.

    Trotsky
    Leon Trotsky fu l’uomo che, messo a capo dell’Armata Rossa, risolse la guerra civile russa.
    Ma prima di ciò fu quell’avversario di Lenin che venne imposto dai finanzieri al capo bolscevico in cambio dei miliardi e del lasciapassare per la rivoluzione sovietica.
    A differenza di Lenin e di Stalin, che poi lo farà uccidere, Trotsky non aveva una visione organizzativa da partito di massa. Usufruiva dei quadri del “Bund” che avevano infiltrato i diversi partiti socialisti e socialdemocratici. Teorico della “rivoluzione permanente”, in ogni caso internazionale e universale, chiuso nella tenaglia Hitler-Stalin venne sconfitto. Tuttavia il trozkismo, che a differenza delle correnti rivali, contemplava e contempla come arma rivoluzionaria l’appartenenza massonica, gli sopravvisse.
    Non poteva essere diversamente per un partito rivoluzionario che godeva del sostegno congiunto dei capitali Rothschild, Warburg Kuhn, Loeb, Guggenheim, Hanauer, Breitung, Ashberg ecc.
    Un partito che si riteneva erede del primo creatore dell’Internazionale Comunista, l’illuminato Weishaupt, a sua volta finanziato dai Rothschild. Un partito che per bocca del suo dirigente Rakovsky processato nelle purghe staliniane osò sostenere che le cinque punte delle cinque stelle del comunismo coincidono con le cinque frecce della Casa Rothschild e che il comunismo è il fine ultimo dei mistici dell’alta finanza.

    Trozkisti
    Trozkista fu la matrice di gran parte dell’OSS americana che produsse poi la Cia.
    Trozkista fu l’internazionale terrorista che operò negli anni settanta, protetta e foraggiata in modo incredibile da servizi e apparati israeliani, americani, inglesi, francesi, tedeschi occidentali ed orientali, cechi e russi.
    Trozkista è l’impalcatura dei quadri neocon della destra in America ma anche in Francia.
    Né c’è da stupirsi in questo essendo l’infiltrazione una delle tecniche più praticate da quel partito e non essendoci alcuna differenza essenziale tra le destre e le sinistre borghesi.
    Trozkista è il mito della cospirazione mondiale e lo è anche la prassi.
    Non a caso quello trozkista è un partito di quadri che fin dalla sua origine punta tutto sull’organizzazione, sulla finanza e sulle armi per esercitare influenze da un lato e causare tensioni dall’altro.
    Trozkista, in modo più o meno consapevole, è il movimento di Grillo.
    Trozkista in modo sicuramente consapevole è quanto esprimono le figure di Casaleggio, Boldrini, Dario Fo. Trozkista è Soros. Tutti questi sono del partito Rothschild, fanaticamente impregnati del messianismo che lo anima.
    Ad esser precisi questa forza trascende ogni categoria politica, è piuttosto un fanatismo millenario che ha un’idea della vita e del mondo assai precisa di cui il trozkismo è solo un metodo di applicazione preciso ed efficace.
    Trozkista è dunque l’opera che si sta compiendo in accompagnamento alle dinamiche globali.
    Trozkista ne è la mentalità, ne è il progetto e, soprattutto, lo sono le forme organizzative e operative.
    Troppo pretendere che chi ne ha gli strumenti culturali se ne renda conto?
    Sul serio, non astrattamente: piantandola d’impegnarsi illusoriamente in obiettivi fuori dal tempo e dallo spazio, privi di qualsiasi incidenza, che sono una semplice cornice per una politica concepita da comparsate della cultura facebook.
    Si tratta invece di comprendere esattamente il nemico e di mutuarne le tecniche per controbatterlo dove realmente è e come davvero si può.
    C’è qualcuno?
    Solidarietà infinita a Daniele, Diego, Luca e Mirco, in prigione dal 16/11/12 al 08/04/13 per un reato di opinione. Italia come Cina e Birmania

  6. #46
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