e nonostante tutto (costo vita più basso, costo del lavoro più basso a parte quello uguale degli statali ma tanto lo paghiamo noi, ecc.) le imprese si guardano bene dall'investire laggiù, ben inteso ovviamente che di rimboccarsi le maniche direttamente loro non se ne parla nemmeno lontanamente. Dati e numeri saputi e risaputi...
Lo studio di Bankitalia: al Sud
la vita è meno cara (-16,5%)
Sensibile la differenza del costo degli affitti che, al Sud, è di circa il 60% di quello del Centro Nord
Lo studio di Bankitalia: al Sud la vita è meno cara (-16,5%) - Corriere della Sera
ROMA - È pari al 16,5% il divario del costo della vita tra Nord e Sud. È quanto si evince da un «occasional paper» sulle differenze nel livello dei prezzi al consumo tra Nord e Sud riferiti al 2006, e pubblicato da Bankitalia. Dall'analisi, viene inoltre sottolineato che il divario territoriale di sviluppo misurato attraverso il rapporto del Pil procapite, è stato sempre nel 2006 pari al 58,2%. Secondo lo studio, considerando soltanto i prezzi dei prodotti alimentari, abbigliamento e arredamento (ai quali è attribuibile circa un terzo della spesa per consumi delle famiglie), il costo della vita nel Mezzogiorno risulta inferiore di circa il 3% rispetto al Centro Nord. Sensibile la differenza del costo degli affitti che, al Sud, è di circa il 60% di quello del Centro Nord, a parità di caratteristiche qualitative degli immobili. Invece, il costo dei combustibili e dell'energia risulta di poco superiore nel Mezzogiorno (2,2%) rispetto al Centro Nord.