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  1. #1
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    Predefinito Il partito del cambiamento


  2. #2
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    Predefinito Re: Il partito del cambiamento

    Lo credo bene che le banche interessino al PD.

    I Ds, una delle reincarnazioni del Pci, si sono “sciolti” nel 2007 all’interno del Pd insieme alla Margherita.
    Dopo la nascita del Pd, le casse di Margherita e democratici di sinistra sono rimaste separate.
    E i Ds – che esistono ancora come entità giuridica – hanno ereditato i debiti del Pci-Pds – circa 200milioni di euro – proprietà – oltre 2300 immobili – e personale – decine di persone.

    I debiti sono in gran parte con le banche che sono sempre corse in aiuto del Pds-Ds-Pd – chissà come mai – l’ultimo salvagente è stato lanciato nel 2003 da Capitalia guidata da Cesare Geronzi. Non si sa in cambio di cosa, visto che, da allora, i debiti dei Ds non hanno fatto che aumentare.

    Ora le banche creditrici pare vogliano rientrare, sono in crisi anche loro, ma c’è un problema: i Ds sono formalmente una scatola vuota. L’enorme patrimonio immobiliare del partito, è stato tutto trasferito a una cinquantina di fondazioni. Sparpagliato per non essere “rintracciabile” dai creditori. E se i creditori non riusciranno a trovare i soldi e le proprietà imboscate chissà dove dai democratici, potranno rifarsi su di noi. E si, avete capito bene: scatterà una garanzia statale a suo tempo concessa dai governi Prodi e D’Alema alla banche creditrici dei Ds.

    Il trucco era questo: “voi banche ci date i soldi, tanto se poi non ve li ridiamo, con questa legge che approviamo in parlamento, ve li ridaranno gli Italiani”.

    E ora, rimandateli al governo.

    Il Pd ha imboscato 200milioni di euro che deve alle banche: li pagheremo noi | VoxNews

  3. #3
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    Predefinito Re: Il partito del cambiamento

    Citazione Originariamente Scritto da vanni fucci Visualizza Messaggio
    Lo credo bene che le banche interessino al PD.

    I Ds, una delle reincarnazioni del Pci, si sono “sciolti” nel 2007 all’interno del Pd insieme alla Margherita.
    Dopo la nascita del Pd, le casse di Margherita e democratici di sinistra sono rimaste separate.
    E i Ds – che esistono ancora come entità giuridica – hanno ereditato i debiti del Pci-Pds – circa 200milioni di euro – proprietà – oltre 2300 immobili – e personale – decine di persone.

    I debiti sono in gran parte con le banche che sono sempre corse in aiuto del Pds-Ds-Pd – chissà come mai – l’ultimo salvagente è stato lanciato nel 2003 da Capitalia guidata da Cesare Geronzi. Non si sa in cambio di cosa, visto che, da allora, i debiti dei Ds non hanno fatto che aumentare.

    Ora le banche creditrici pare vogliano rientrare, sono in crisi anche loro, ma c’è un problema: i Ds sono formalmente una scatola vuota. L’enorme patrimonio immobiliare del partito, è stato tutto trasferito a una cinquantina di fondazioni. Sparpagliato per non essere “rintracciabile” dai creditori. E se i creditori non riusciranno a trovare i soldi e le proprietà imboscate chissà dove dai democratici, potranno rifarsi su di noi. E si, avete capito bene: scatterà una garanzia statale a suo tempo concessa dai governi Prodi e D’Alema alla banche creditrici dei Ds.

    Il trucco era questo: “voi banche ci date i soldi, tanto se poi non ve li ridiamo, con questa legge che approviamo in parlamento, ve li ridaranno gli Italiani”.

    E ora, rimandateli al governo.

    Il Pd ha imboscato 200milioni di euro che deve alle banche: li pagheremo noi | VoxNews
    questa della fideiussione statale l'avevo già sentita ma non ho approfondito
    ma da quei banditi ci si può aspettare di tutto

  4. #4
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    Predefinito Re: Il partito del cambiamento

    Questo articolo fa una confusione infinita tra fondazioni bancarie e banche. le fondazioni sono tenutarie del patrimonio immobiliare delle banche e distribuiscono nel territorio i dividendi della banca per fini sociali e culturali.
    ---------------------------------------
    Non morirò fiorentino...
    ---------------------------------------

  5. #5
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    Predefinito Re: Il partito del cambiamento

    Citazione Originariamente Scritto da virus Visualizza Messaggio
    Questo articolo fa una confusione infinita tra fondazioni bancarie e banche. le fondazioni sono tenutarie del patrimonio immobiliare delle banche e distribuiscono nel territorio i dividendi della banca per fini sociali e culturali.
    si... certo...
    NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA!!!

  6. #6
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    Predefinito Re: Il partito del cambiamento

    toh, se ne sono accorti...

    Fassina: nomina di Cabras inopportuna, interverremo
    di Giampiero Di Santo
    Bersani ha altro da fare e anche il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, è impegnato nella trattativa per fare nascere il governo Ma la vicenda dell'ancora senatore del Pd, Antonello Cabras, pronto tra meno di 15 giorni a balzare sulla poltrona di presidente della fondazione Banco di Sardegna è diventata, da notizia di cronaca locale, questione nazionale.

    Tanto che, mentre nell'isola monta la protesta di cui ItaliaOggi ha dato conto sabato scorso, ormai è chiaro che senza un'immediata sterzata rispetto alla direzione finora seguita, gli uomini del Nazzareno rischiano davvero di andare a sbattere contro un muro e di perdere ancora un mare di voti in favore del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. Ecco perché Fassina e gli uomini del segretario, Pier Luigi Bersani, sono pronti a intervenire. Come spiega il responsabile economico del partito, che rivela contatti tra Roma e Cagliari per sbrogliare una matassa che rischia di complicare ancora, se mai ce ne fosse bisogno, la vita già abbastanza travagliata del Pd. Fassina, in particolare, ritiene davvero la designazione di Cabras ai vertici della Fondazione che controlla ben il 49% del Banco di Sardegna spa in società con il Banco popolare dell'Emilia Romagna, che detiene la maggioranza assoluta con il 51% del capitale. «Dico subito che la nomina di Cabras è inopportuna», sottolinea Fassina in risposta a una domanda di ItaliaOggi. «Certo, si tratta di una persona di qualità elevata, ma credo sia necessaria una netta separazione tra l'attività politica e le presidenze delle fondazioni.Passaggi diretti da un campo all'altro non aiutano ad assicurare quell' indipendenza che invece è necessario garantire». I vertici del Nazzareno, insomma, non sembrano intenzionati a mantenere la questione in ambito regionale, sia perché il Banco di Sardegna, con la sua storia, è tutt'altro che un istituto di credito locale, sia perché la vicenda del Monte dei Paschi di Siena, con tutte le sue conseguenze sul piano politico ancora prima che giudiziario, brucia ancora. «Mah, stiamo sentendo il partito sardo e certamente non è vicenda che ha carattere locale, per l'importanza della Banca e dell'isola», sottolinea ancora il responsabile economico del Pd, «anche a prescindere dalla questione Mps. Abbiamo ben chiara la necessità di tenere separata la politica dalle fondazioni. Proprio noi che continuiamo a ritenere importante il ruolo degli enti, ma siamo anche favorevoli a un alleggerimento della posizione delle fondazioni nel capitale delle banche. Quelle che hanno partecipazioni prevalenti devono adempiere allo spirito della legge». Fassina, che annuncia anche, una volta trovata una soluzione alla complessa partita della formazione del governo, una imminente « presa di posizione ufficiale del Pd sulla vicenda del Banco di Sardegna», risponde così non soltanto ai malumori della base e di molti esponenti di punta del partito sardo, come il già deputato e docente universitario Guido Melis, ma anche a due big del calibro di Arturo Parisi, uno dei fondatori del Pd, e Mario Segni, che hanno sollevato una serie di interrogativi sui rapporti tra Fondazione e banca. Il già ministro della difesa nell'ultimo governo Prodi, in particolare, ha detto al Sardinia Post a proposito della ventilata nomina di Cabras: «Non credo che l'aver svolto funzioni politiche possa essere considerato di per sé un motivo di esclusione per nessuno. Ma è evidente che ci sono funzioni che non si possono svolgere contemporaneamente perché riferite ad interessi che non debbono essere confusi. Per lo stesso motivo bisogna evitare che mentre si svolge una funzione ci si esponga alla tentazione di servire l'interesse di un'altra. Da qui la necessità almeno di una evidente discontinuità. E comunque non è bene che troppe cariche finiscano nelle mani delle stesse persone anche se queste fossero di qualità indiscussa. Conflitto di interessi e concentrazione del potere sono da sempre le patologie più gravi della politica».

    http://www.italiaoggi.it/giornali/st...e=1&accesso=FA

  7. #7
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    Predefinito Re: Il partito del cambiamento

    Citazione Originariamente Scritto da MarinoBuia Visualizza Messaggio
    toh, se ne sono accorti...

    Fassina: nomina di Cabras inopportuna, interverremo
    di Giampiero Di Santo
    Bersani ha altro da fare e anche il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, è impegnato nella trattativa per fare nascere il governo Ma la vicenda dell'ancora senatore del Pd, Antonello Cabras, pronto tra meno di 15 giorni a balzare sulla poltrona di presidente della fondazione Banco di Sardegna è diventata, da notizia di cronaca locale, questione nazionale.

    Tanto che, mentre nell'isola monta la protesta di cui ItaliaOggi ha dato conto sabato scorso, ormai è chiaro che senza un'immediata sterzata rispetto alla direzione finora seguita, gli uomini del Nazzareno rischiano davvero di andare a sbattere contro un muro e di perdere ancora un mare di voti in favore del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. Ecco perché Fassina e gli uomini del segretario, Pier Luigi Bersani, sono pronti a intervenire. Come spiega il responsabile economico del partito, che rivela contatti tra Roma e Cagliari per sbrogliare una matassa che rischia di complicare ancora, se mai ce ne fosse bisogno, la vita già abbastanza travagliata del Pd. Fassina, in particolare, ritiene davvero la designazione di Cabras ai vertici della Fondazione che controlla ben il 49% del Banco di Sardegna spa in società con il Banco popolare dell'Emilia Romagna, che detiene la maggioranza assoluta con il 51% del capitale. «Dico subito che la nomina di Cabras è inopportuna», sottolinea Fassina in risposta a una domanda di ItaliaOggi. «Certo, si tratta di una persona di qualità elevata, ma credo sia necessaria una netta separazione tra l'attività politica e le presidenze delle fondazioni.Passaggi diretti da un campo all'altro non aiutano ad assicurare quell' indipendenza che invece è necessario garantire». I vertici del Nazzareno, insomma, non sembrano intenzionati a mantenere la questione in ambito regionale, sia perché il Banco di Sardegna, con la sua storia, è tutt'altro che un istituto di credito locale, sia perché la vicenda del Monte dei Paschi di Siena, con tutte le sue conseguenze sul piano politico ancora prima che giudiziario, brucia ancora. «Mah, stiamo sentendo il partito sardo e certamente non è vicenda che ha carattere locale, per l'importanza della Banca e dell'isola», sottolinea ancora il responsabile economico del Pd, «anche a prescindere dalla questione Mps. Abbiamo ben chiara la necessità di tenere separata la politica dalle fondazioni. Proprio noi che continuiamo a ritenere importante il ruolo degli enti, ma siamo anche favorevoli a un alleggerimento della posizione delle fondazioni nel capitale delle banche. Quelle che hanno partecipazioni prevalenti devono adempiere allo spirito della legge». Fassina, che annuncia anche, una volta trovata una soluzione alla complessa partita della formazione del governo, una imminente « presa di posizione ufficiale del Pd sulla vicenda del Banco di Sardegna», risponde così non soltanto ai malumori della base e di molti esponenti di punta del partito sardo, come il già deputato e docente universitario Guido Melis, ma anche a due big del calibro di Arturo Parisi, uno dei fondatori del Pd, e Mario Segni, che hanno sollevato una serie di interrogativi sui rapporti tra Fondazione e banca. Il già ministro della difesa nell'ultimo governo Prodi, in particolare, ha detto al Sardinia Post a proposito della ventilata nomina di Cabras: «Non credo che l'aver svolto funzioni politiche possa essere considerato di per sé un motivo di esclusione per nessuno. Ma è evidente che ci sono funzioni che non si possono svolgere contemporaneamente perché riferite ad interessi che non debbono essere confusi. Per lo stesso motivo bisogna evitare che mentre si svolge una funzione ci si esponga alla tentazione di servire l'interesse di un'altra. Da qui la necessità almeno di una evidente discontinuità. E comunque non è bene che troppe cariche finiscano nelle mani delle stesse persone anche se queste fossero di qualità indiscussa. Conflitto di interessi e concentrazione del potere sono da sempre le patologie più gravi della politica».

    http://www.italiaoggi.it/giornali/st...e=1&accesso=FA


    Non ci posso credere! Ma allora i diversamente onesti?

  8. #8
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    Predefinito Re: Il partito del cambiamento

    Citazione Originariamente Scritto da Noahssattam Visualizza Messaggio
    Non ci posso credere! Ma allora i diversamente onesti?
    Sono come tutti gli altri. Da quando la politica, pur tra mille contraddizioni, ha smesso di essere volta al bene della nazione ed è diventata solo ed unicamente strumento di potere e di guadagno, queste schifezze sono all'ordine del giorno, dal parlamento al più piccolo dei consigli circoscrizionali. I piddini sono come tutti gli altri, solamente che si ammantano di una superiorità morale che non hanno mai avuto. Sono puro comitato affaristico (come tutti gli altri)
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  9. #9
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    Predefinito Re: Il partito del cambiamento

    Citazione Originariamente Scritto da Leviathan Visualizza Messaggio
    si... certo...
    Contestami questa cosa invece di scrivere "si certo..."
    ---------------------------------------
    Non morirò fiorentino...
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  10. #10
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    Predefinito Re: Il partito del cambiamento

    Citazione Originariamente Scritto da virus Visualizza Messaggio
    Questo articolo fa una confusione infinita tra fondazioni bancarie e banche. le fondazioni sono tenutarie del patrimonio immobiliare delle banche e distribuiscono nel territorio i dividendi della banca per fini sociali e culturali.
    I media sono l'espressione piu' genuina di vent'anni di berlusconismo.

    Un concentrato di mediocrità, superficialità, sensazionalismo, malafede. E le conseguenze sulla popolazione sono tremende.

 

 
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