Leggendo l'autobiografia di Malcom X, ho trovato una lezione di grande intelligenza riguardo la questione del razzismo dal punto di vista del dominato. Per questo credo che chi vuole costruire un movimento politico contro il regima attuale (che io chiamo "dittatura del capitale" e voi destro-"radicali" come cazzo vi pare - continuo a credere che il contenuto essenziale sia lo stesso) deve leggere e capire quel che diceva Malcom X.
Malcom X prima di fare questi discorsi era un guappo, un ladro, un piccolo dealer, uno che si faceva vedere nel bar sotto casa con figuri di quelli brutti, etc.
Poi la prigione.
Quindi l'Islam - prima quello eretico di invenzione locale, poi quello ortodosso.
E vai con i viaggi in Africa, Medio Oriente, etc.
Infine la morte violente.
Che c'entra con l'Italia?
C'entra che il negro in America ai tempi di X è l'italiano di oggi: un dominato, uno che non ha la coscienza del suo stato di inferiorità, e che per questo moltiplica le dimostrazioni di obbedienza verso il suo padrone.
No, non sto parlando della Nato americana, dell'Europa tedesca, queste cose le sanno tutti.
Sto parlando di un livello più fondamentale della costruzione identitaria italiana, che riguardano le qualità che sarebbe nella lingua evoliana quelle "della razza" - razza intesa nel senso che comprende il lato intellettivo e animico della stessa.
Il negro americano voleva le donne bianche e l'integrazione, l'italiano invece che è di fronte ad una situazione certamente non chiara come quella dell'apartheid neanche questo vuole, non percepisce il problema. Non c'era questa ipocrisia in America che ti permetteva di non vedere, capire, studiare la questione.
Invece per gli italiani è forse necessario vedersi con gli occhi degli altri, per arrivare a questa coscienza completa del problema.
Perché a quel punto alcune cose diventono chiare.
Evola, il Papa della DR, che ti parla dei popoli migranti nordici che arrivano a popolare l'Europa.
Quel disastro di paese nella situazione della guerra poi della sconfitta - il quadro malapartiano nella Pelle.
Poi decenni di DC dove lo schifo porta sempre la marca delle potenze estere.
Poi il berlusconismo, il regime guidato dal primo venditore di schifo culturale.
Nel mentre si sviluppa nel settore DR una tendenza anti-nazionale, razzialista... che va a pescare nella narrazione della potenza ex-alleata, al confronto della quale si è misurata un tale vergogna sul campo bellico, economico, ma anche umano mi viene da dire.
Oddio ma che disperazione.
È tutto rapporto di forza, è tutto storia, rapporto di produzione, è una dialettica che ha fatto l'italiano, ma un italiano che non si vuole incattivire.
La strada proposta dalla DR ora mi sembra sia chiusa. Cioè è una narrazione già troppo volte sbeffeggiata dalla storia, se ne deve trovare un altra, ma voi cercate? dove cercate, mi chiedo?
Mi interessa più dove cercate che quel che trovate. Non me ne frega niente del "mito medish", è solo una stupida copia negativa del mito dominante. Dove cercate, ve lo dico io, cercate nel passato, state guardando se ancora una volta, un pò di retorica nazionalista con un pò di estetica menefregista più qualche sciocchezze statalista-autoritaria-corporatista, di nuovo si scende in pista e ricomincia la pagliacciata italica.
Ma basta non ne posso più, ho sentito A. Scianca, mi viene una depressione.
basta basta basta