Salve a tutti. Prima di mettermi a letto, tenuto conto che adesso che sto scrivendo è domenica, volevo condividere con tutti voi alcune riflessioni che ho fatto ieri. Questo sabato pomeriggio, tenuto conto che per la domenica non mi sarei dovuto preparare la lezione per scuola, sono andato al bar dove mi sono trattenuto a lungo a parlare con amici. Ad un certo punto della discussione, il discorso è caduto sull'argomento del dolore e della sofferenza che può toccare la vita di ciascuno di noi. Dai miei ricordi del liceo classico, ho fatto due citazioni agli amici con cui parlavo, la prima dei Greci pagani (è meglio non essere mai nati e se si è nati morire subito) e la seconda del Leopardi dalla poesia "Canto di un pastore errante dell'Asia" (perché generare se la vita è male ?). Continuando il mio discorso ho risposto loro che il cristianesimo dà una risposta a queste due affermazioni, la Chiesa Ortodossa infatti canta la notte di Pasqua: "Cristo è risorto dai morti, calpestando la morte con la morte e donando la vita a coloro che giacevano nei sepolcri" traducendolo direttamente in Sardo mentre parlavo, lingua che parlo con tutti nel paese in cui abito, Orotelli (Crìstos est risòrtu dàe sos mòrtos, catticànde sa mòrte chin sa mòrte e dànde sa vìda a sos chi fin in sas tùmbas). Essendo Cristo risorto dai morti, le nostre difficoltà, pur facendosi sentire, sono relative in quanto in cielo sarà asciugata ogni lacrima e pianto perché le cose antiche sono passate, come dice l'Apocalisse. Per questo nell'Ortodossia gli auguri non sono fatti il giorno di Pasqua come in occidente dicendo "auguri", ma colla frase "Cristo è risorto" a cui si risponde "è veramente risorto". Tutto questo ho detto ai miei amici al bar. Quando essi se ne sono andati, sono rimasto ancora un po' e mi è venuto da pensare: "se questo è ciò che credi, perché hai paura quando le difficoltà della vita ti si presentano ?". Sono allora tornato a casa in pace e mi ha fatto piacere recitare l'Inno Akathistos alla Madonna prima di mettermi a cenare. Devo dire che, pur essendo sinceramente cattolico romano, vivo alla luce del cristianesimo orientale che mi dà conforto nei momenti difficili, d'altronde l'ortodossia non è una cosa che deve essere vissuta, come ho letto nei siti ortodossi su internet ? Si sta avvicinando la Pasqua latina e non ce l'ho fatta ad aspettare la Pasqua ortodossa che quest'anno cade il 5 Maggio per scrivere tutto questo in quanto è ancora abbastanza lontana. Mi fa piacere aver condiviso con voi tutte queste cose, auguro a tutti la buonanotte.