Berlusconi blocca la trattativa: "Io o Gianni Letta al Quirinale"
L'ex premier: no a qualsiasi governo, meglio votare a giugno. La discussione sulle larghe intese si può aprire con un altro premier incaricato dal presidente della Republica
TAG governo, governo bersani, formazione governo, Quirinale, consultazioni, Parlamento, Silvio Berlusconi, Gianni Letta, Pierluigi Bersani, angelino alfano, Giorgio Napolitano ROMA - I telecomandi a distanza hanno funzionato alla perfezione e in serata, dal fortino di Arcore, Silvio Berlusconi ha fatto saltare per aria gli ultimi ponti della trattativa col Pd. "Sulle nostre condizioni non trattiamo. Vogliono il nostro sostegno ma questi signori non si sono degnati nemmeno di chiamarmi di persona" si è lamentato nel lungo vertice telefonico serale con Alfano, Verdini, Lupi, Schifani e gli altri riuniti in via dell'Umiltà.
"Bersani vuole Palazzo Chigi? Mandi me o Gianni Letta al Quirinale, il resto non ci interessa".
È stato l'ultimo, messaggio tranciante con cui si è licenziato dai suoi. Sebbene chi gli ha parlato fino a tardi sostiene che "il presidente attende" un segnale, un'offerta a questo punto pubblica dal Pd. Ma certo che non arriverà. A Roma il leader Pdl potrebbe rimettere piede oggi, ma molto più probabilmente dalle sabbie mobili della Capitale si terrà lontano ancora. Questo non vuol dire che per tutto il giorno il quartier generale berlusconiano non abbia interagito con quello di Bersani. Anzi.
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