Argentina: Battisti e Paoli tra censurati del regime

[Vis et Honor]

2009-08-05 086
ARGENTINA: BATTISTI E PAOLI TRA CENSURATI DEL REGIME
BUENOS AIRES - Ci sono anche Lucio Battisti, Gino Paoli e Nicola di Bari tra i cantanti censurati dal regime che prese il potere in Argentina nel 1976: lo afferma la stampa locale, ricordando che nella 'lista nera' dei militari gli interpreti italiani sono in compagnia, tra gli altri, di John Lennon, Eric Clapton, Pink Floyd, Queen, Roberto Carlos e Astor Piazzolla.

Le canzoni censurate sono 'E penso a te' di Battisti-Mogol, 'Mia' di Nicola di Bari, la versione italiana di 'La donna che amo' cantata da Gino Paoli e scritta da Joan Manuel Serrat, e 'Tanti auguri' di Boncompagni-Pace. Nella lista ci sono inoltre Joan Baez, Rod Stewart, Charles Aznavour, Serge Gainsbourg, Victor Jara. Tra i numerosi argentini finiti nel mirino della censura ci furono cantanti rock ma anche tanti interpreti del folklore e di altri ritmi locali, precisa la stampa, ricordando che tra il 1978 e il 1983 il comitato responsabile dalla censura, controllato dai militari, mise fuori circolazione più di 200 pezzi. "Si tratta di canzoni ritenute non adatte per i servizi della radio-diffusione", sottolinea un documento del comitato pubblicato dalla stampa.

[DestrAbruzzo]

2009-08-05 086
ARGENTINA: BATTISTI E PAOLI TRA CENSURATI DEL REGIME
BUENOS AIRES -.

Pure su queste cose bisogna approfondire meglio: i regimi militari sono stati dipinti come delle macchiette sanguinarie, ma dietro c'è una tradizione latinoamericana che va oltre le dinamiche occidentali democratiche. Con questo non voglio assolvere o giustificare i caudilli violenti e legati agli Usa, ma non accetto critiche da comunistelli e progressisti che usavano le stesse violenze a quelli di destra.
Fra i nomi elencati leggo Piazzolla, che invece era di simpatie militariste e fu ripetutamente accusato di fascismo dai suoi colleghi. Purtroppo per loro, questi miserabili, Piazzola è il miglior autore di Tango moderno e sono obbligati ad eseguirlo. Fateci caso, ma in ogni concerto non si parla mai delle simpatie politiche di Piazzolla: se era comunista, ci avrebbero frantumato le scatole associando la sua musica all'opposizione al regime militare.

[Vis et Honor]

Pure su queste cose bisogna approfondire meglio: i regimi militari sono stati dipinti come delle macchiette sanguinarie, ma dietro c'è una tradizione latinoamericana che va oltre le dinamiche occidentali democratiche. Con questo non voglio assolvere o giustificare i caudilli violenti e legati agli Usa, ma non accetto critiche da comunistelli e progressisti che usavano le stesse violenze a quelli di destra.
Fra i nomi elencati leggo Piazzolla, che invece era di simpatie militariste e fu ripetutamente accusato di fascismo dai suoi colleghi. Purtroppo per loro, questi miserabili, Piazzola è il miglior autore di Tango moderno e sono obbligati ad eseguirlo. Fateci caso, ma in ogni concerto non si parla mai delle simpatie politiche di Piazzolla: se era comunista, ci avrebbero frantumato le scatole associando la sua musica all'opposizione al regime militare.

dici cose molto giuste.