Ho sviluppato in questi ultimi mesi leggendo Marx una nuova concezione, o forse è nuova per me, della lotta di classe e della questione nazionale.
Prendendo atto della situazione economica, politica e sociale che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, non possiamo che notare che le classi medio basse e basse sono rimaste sostanzialmente NAZIONALI, mentre le classi medio alte e alte sono diventaate cosmopolite. L'idea nazionale, intesa come attaccamento alla propria terra e alle tradizioni è propria, oggi, delle classi medio basse e basse. Prendendo atto di questo, ho finito per sviluppare la mia idea sul fatto che il conflitto di classe, che non è mai finito ma che è uno (non l'unico) dei motori della Storia, si è innestato sulla questione nazionale, che è altrettanto eterna, quindi, banalizzando, lotta di classe per ritornare alla sovranità nazionale. Questo è il futuro. La Nazione sarà e dovrà essere guidata dalle classi che sole sono rimaste nazionali e cioè quello che una volta Marx chiamava proletariato e che si è frantumato e riaggregato in nuove classi che per semplificare ho definito basse e medio basse.
Lotta di classe innestata quindi sul ritorno alla sovranità nazionale politica ed economica, questo per me significa Rivoluzione Nazionale