Comunque ci sono misteri inspiegabili in Italia, perché di fatto l'unica fonte intoccabile è il fotovoltaico, tutte le altre hanno il loro gruppo di ultras contro. Le biomasse per le fantomatiche nanoparticelle che non si sa bene cosa siano, l'eolico per la migrazione dei passerottini, il biogas neanche a nominarlo, l'idroelettrico perché casualmente ti serve una diga...il carbone giammai e addirittura guai anche a proporre il sequestro della CO2, il gas siamo pazzi che poi diventiamo schiavi di Putin, il petrolio è antieconomico quindi non va considerato, resta il FV oppure la geotermia che va tanto di moda perché la fa l'Islanda (che sono 200mila gatti seduti su 2000 vulcani...voglio dire!).
Poi invece c'è la schiera dei visionari, quelli che vorrebbero convertire l'Italia intera a tecnologie ancora non in commercio,tipo il kitegen che nessuno ha mai visto neanche su un rendering al computer, le pignatte solari di Rubbia che non si sa come stanno andando, la fusione nucleare calda fredda e tiepida, le onde marine, le correnti marine, le scorregge di cavallo, il finimondo insomma.
E allora, chi c'e dietro a tutto cio? Posto che le rinnovabili sono state per anni il principale metodo di riciclaggio del denaro sporco, e che per anni fino all'altro ieri tutti gli investimenti grossi erano in mano alle mafie, non è che forse anche noi abbiamo in casa nostra una specie di lobby del petrolio (quella che nel mondo è accusata di tutti i mali del pianeta)?
Posso dirti (tocca fidarti), visto che bazzico lateralmente nel settore, che la lobby non è unidirezionale e che non c'è un disegno/schema univoco e unilaterale. Lasciando perdere il kitegen che siamo alla follia, ora si parla di combinazione di eolico e del solare termico nelle aree desertiche (il che richiederebbe impatti ambientali e climatici superiori-in quanto a validazione dati- a quelli attualmente a disposizione) che rappresenterebbe un via comunque interessante. Le dorsali per arrivare in EU, dai paesi MENA, si potrebbero creare, sebbene la domanda di energia, visti i ritmi di crescita, non sia così entusiasmante. In termini spot, Juv aveva già timidamente avanzato l'argomento sul fondoscala e, come è ovvio, le persone di buona volontà -me incluso- non l'hanno supportato troppo (pigrizia + poco tempo di qualità a disposizione).
Ad ogni modo, per tornare al tema principale, ritengo che una quota -minima- nucleare sia necessaria, considerata la refrattarietà a certi investimenti, che -qualcuno giudica, sbagliando- sia dovuta a pochi incentivi o scarsa armonizzazione degli stessi a livello UE.
La quota nucleare, comunque, rimarrebbe anche al servizio della ricerca.
Ultima modifica di Rexal; 05-04-13 alle 02:00
"Bad karma"
Rexal, sei d'accordo con l'affermazione che, ora come ora, per come funzionano il sistema dei finanziamenti e l'assegnazione dei certificati verdi, le energie rinnovabili sono come il miele per le mosche per mafiosi d'ogni tipo?
(Sono contraria al nucleare, non perché non credo nella validità di tale tecnologia, ma perché credo fortemente nell'inaffidabilità degli italiani. Non mi è difficile immaginare un Homer Simpson all'italiana e la cosa mi terrorizza. In questo paese non si riescono a fare a regola d'arte nemmeno le discariche.)
Ultima modifica di catartica; 05-04-13 alle 09:29
Renacerá mi pueblo de su ruina y pagarán su culpa los traidores.
Sì e no. In Italia è un business in cui la malavita ci inzuppa le mani direttamente (ma dove non ce le inzuppa le mani la malavita, oggi?), ma la gente onesta c'è. A livello internazionale, sulle grandi opere, ci investono i grandi fondi di investimento e in quei capitali indirettamente una quota degli investimenti dei vari mafiosi del mondo c'è, ma ci puoi fare veramente poco.
Il problema non è nemmeno più dei "certificati verdi", visto che dopo il flop di Doha, il mercato dei carbon credit sta diventando sempre più volontario e meno obbligatorio. La Cina stessa sta aprendo una borsa del mercato volontario delle varie (una costellazione) certificazioni verdi.
Il problema è l'armonizzazione del sistema degli incentivi a livello europeo e come questi incentivi vengono poi ripagati. In Italia pagano i consumatori direttamente in bolletta. Questo, ovviamente, non è accettabile, soprattutto in tempi di crisi.
"Bad karma"
catà e nu facimm maje nu cazz.
Tipo rinnovabili come la centrale idroelettrica del Vajont o Banqiao (170mila morti) ? Poi ci sarebbe da dire che installare e far manutenzione a fonti diluite come eolico e fotovoltaico a grandi altezze, espone i lavoratori a rischi molto elevati, difatti i loro morti queste fonti li hanno seppur nel mondo non arrivano neanche al 5%.
I vincenti hanno sempre una soluzione ad ogni problema, i no(n)euro hanno sempre una scusa.