IL CAS AL LUNA PARK DI MANERBIO
Calci e pugni al disabile: nei guai due 16enni
La vittima ha denunciato i ragazzi per lesioni aggravate e ingiurie
[COLOR=#FFFFFF !important]La pista degli autoscontri di un luna park
L'attrazione ludica per eccellenza. E il posto ideale per un appuntamento galante, rigorosamente pomeridiano, per giovanissimi. Dove, se non al luna park. Uno di quelli che prendono forma durante la settimana tra giostre e attrazioni, mentre i ragazzini che ci passano accanto per andare a scuola ogni mattina con i compagni sperano soltanto «che sabato arrivi presto, all'autoscontro ti straccerò».Poi il sabato arriva. E quel gettone vale più di una paghetta. Anche il 29 marzo scorso era sabato. Pochi giorni fa. A Manerbio il luna park aveva aperto i battenti, anche il meteo sembrava elargire una clemenza inattesa. E qualcuno non aspettava altro che potersi divertire nonostante tutto: un ragazzo disabile di 33 anni, che vive in paese. E che gli autoscontri forse li aveva desiderati per tutta la settimana. Al suo fianco un amico, per aiutarlo negli spostamenti resi complicati e faticosi da un problema di deambulazione piuttosto grave. Ma i sogni, si sa, camminano su gambe proprie e infermabili: che in questo caso sarebbero rimaste imprigionate in un incubo nessuno poteva prevederlo.
Ecco la pista degli autoscontri. Nel circuito stanno già sfrecciando due ragazzini di 16 anni, entrambi residenti in paese, uno di origini marocchine. Stando alla testimonianza, la miccia della prevaricazione, che di lì a poco avrebbe scatenato addirittura la violenza, sarebbe scattata proprio alla vista del ragazzo disabile. Che a bordo pista sta cercando di sistemarsi su una della macchinine disponibili. «No che non salirà», devono aver pensato i due ragazzini. Dal pensiero all'azione il passo, o meglio, l'accelerata, è breve. Perché i due - secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine - hanno mirato dritto dritto il giovane. Tamponando ripetutamente la mini auto sulla quale stava tentando di montare a bordo, per metterlo in difficoltà più di quanto già non fosse. Non bastasse, mortificandolo con una serie di imprecazioni. Cose del tipo «Sei solo un handicappato», «non ce la fai».... indirizzate anche all'accompagnatore. C'è di più. I due ragazzini si sarebbero accostati, e avrebbero iniziato a colpire il giovane con una serie di schiaffi e pugni in testa, per poi allontanarsi, ma per poco.
Lui, dal canto suo, non ha permesso che simili abusi sbriciolassero il suo desiderio. E nonostante le botte, su quell'autoscontro è riuscito a salire. Da solo. Via, in pista. Un traguardo che i suoi aggressori, forse, devono aver visto come chissà quale oltraggio. Non contenti, l'avrebbero raggiunto e tamponato, di nuovo, al punto da farlo cadere a terra. Lì dove l'avrebbero anche preso a calci. Le lesioni, diranno i medici, sono guaribili in una decina di giorni. Almeno quelle fisiche.
A rivolgersi alla stazione dei carabinieri di Manerbio, che fa capo alla compagnia di Verolanuova, è stata proprio la vittima che dopo aver raccontato quanto successo ha sporto querela nei confronti dei due ragazzini. Pare li conoscesse di vista. Di certo non erano amici. Subito sono scattate le indagini dei militari che hanno intercettato i due minorenni: sono stati denunciati per lesioni aggravate e ingiurie.
Mara Rodella5 aprile 2013 | 139
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