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Un anno dopo che la Russia ha schiacciato il tentativo della Georgia di riconquistare una vicina regione separatista, il presidente russo Dmitry Medvedev oggi ha detto che la guerra ha ridisegnato una nuova e migliore carta geografica del Caucaso.
Alla cerimonia per la consegna delle onorificenze ai militari che hanno preso parte al conflitto lampo dello scorso agosto, Medvedev ha detto che la 58esima armata dell'esercito ha evitato lo sterminio degli abitanti dell'Ossezia del Sud, uscita dall'orbita della Georgia negli anni novanta.
La Russia ha riconosciuto l'indipendenza dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia, una regione separatista della Georgia che si affaccia sul Mar Nero, in seguito al conflitto e ne ha garantito la sicurezza.
"Gli eventi dello scorso anno hanno ridisegnato la mappa politica del Caucaso", ha spiegato Medvedev ai soldati, nella capitale dell'Ossezia del Nord, Vladikavkaz.
"Il riconoscimento dell'indipendenza dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia era l'unica soluzione possibile", ha detto. "Questa decisione non verrà rivista", ha aggiunto.
Il presidente della Georgia Mikheil Saakashvili ha detto che la Russia ha fomentato le spinte separatiste e ha effettuato un'invasione prima dell'azione di Tbilisi, un'accusa che Mosca ha respinto. La Georgia sostiene che l'invasione fosse stata preparata da tempo come punizione per la politica filo-occidentale della Georgia e per la sua richiesta di entrare a far parte della Nato.