User Tag List

Pagina 3 di 3 PrimaPrima ... 23
Risultati da 21 a 24 di 24
  1. #21
    Vivo all'estro
    Data Registrazione
    01 Apr 2009
    Messaggi
    14,472
     Likes dati
    1,700
     Like avuti
    1,564
    Mentioned
    7 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Tomaso ed Elisabetta, a scontare l’ergastolo in India

    Citazione Originariamente Scritto da TyrMask Visualizza Messaggio
    Tomaso ed Elisabetta, a scontare l’ergastolo in India

    Fabio Polese e Federico Cenci


    Non solo i marò Massimiliano Girone e Salvatore Latorre. In India, accusati di omicidio, sono detenuti altri due nostri connazionali che però non indossano divise, Tomaso Bruno, 28 anni, di Albenga, ed Elisabetta Boncompagni, 39 anni, di Torino. La loro storia è meno nota all’opinione pubblica di quella dei due fucilieri ma non meno problematica.

    È da più di tre anni che questi due giovani combattono contro quello che lo stesso Bruno definisce «assurdo sistema della giustizia indiana». Mai si sarebbero aspettati di incappare in questa brutta storia. Del resto, non erano andati nel grande Paese asiatico per svolgere lavori rischiosi, ma per coronare il sogno di un viaggio. Uno sogno trasformatosi in un incubo.

    Per riavvolgere il nastro della loro storia si parte da Londra, la città in cui abitavano sia Tomaso sia Elisabetta. Per festeggiare il capodanno 2010 Elisabetta e il compagno, Francesco Montis, altro tragico protagonista di questa vicenda, decidono di raggiungere degli amici in India, nell’Uttar Pradesh. Al viaggio si aggiunge anche Tomaso Bruno. È Francesco a chiedergli di partecipare.

    La mattina del 4 febbraio Tomaso ed Elisabetta trovano Francesco in agonia sul letto, in una stanza dell’hotel Buddha di Chentgani, alla periferia della città di Varanasi, dove soggiornano. Chiamano rapidamente i soccorsi, che tuttavia si rivelano vani. Sul luogo non arriva un’ambulanza, ma un taxi che trasporta il ragazzo in ospedale, dove un medico ne constata il decesso. Mentre Tomaso si mette in contatto con l’Ambasciata Italiana a Nuova Dehli, la polizia di Varanasi impone ai due ragazzi di non uscire dall’albergo, vieta loro di utilizzare internet e concede solo l’uso dei telefoni cellulari.

    L’attesa in albergo si fa angosciante. Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni in quei momenti di disperazione non riescono neanche a realizzare l’atroce destino che li aspetta. La loro angoscia si tramuta in paura.

    Le autorità indiane sono convinte: i due italiani vengono accusati dell’omicidio del loro amico. Il 7 febbraio 2010 Tomaso ed Elisabetta sono tratti in arresto con l’accusa di aver strangolato Francesco, sulla base di un esame postmortem sul cadavere della vittima secondo il quale il decesso sarebbe avvenuto per asfissia da strangolamento. Lo Studio Legale Titus (nominato su indicazione dell’Ambasciata Italiana per difendere i due giovani) fa eseguire una controperizia dalla quale si evince che la morte è sì avvenuta per asfissia, ma non da strangolamento bensì per altre cause.

    Da quella data Tomaso ed Elisabetta sono detenuti nel carcere di Varanasi, in quanto la polizia si è riservata il deposito della chiusura delle indagini sino allo scadere dei termini (90 giorni) con continui rinvii ogni 14 giorni. Le richieste di libertà su cauzione presentate dallo Studio Legale Titus durante il lungo corso del processo, costellato da intoppi e rinvii di udienze, sono state tutte respinte dal giudice.

    Un estenuante stillicidio giudiziario che arriva sino al 23 luglio 2011, ore 170 locali. In quella data viene emessa la sentenza di condanna all’ergastolo per Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni. E pensare che in fase di lettura della sentenza le prospettive sono apparse ancora più cupe: il pm, sentito infatti che il giudizio era di colpevolezza, ha richiesto il massimo della pena, ovvero la pena di morte. Estrema condanna evitata soltanto perché il giudice l’ha ritenuta eccessiva, dal momento che in India è riservata esclusivamente a chi commette gravi atti di terrorismo.

    La notizia, qui in Italia, fatica a sgomitare tra i bollettini meteo che aggiornano sul caldo di luglio e un attentato che in Norvegia ha provocato la morte di 77 persone. La condanna di questi due giovani da parte di un Tribunale indiano non occupa più di qualche trafiletto su alcuni giornali. Familiari e amici dei due ragazzi tentano, invece, di concedere una degna eco alle parole che Tomaso Bruno, subito dopo la sentenza, ha avuto la forza di scrivere sul suo profilo Facebook: «La battaglia per ottenere giustizia è ancora lunga, ma alla fine tutto si risolverà con l’assoluzione».

    Si dà vita fin da subito ad una serie di iniziative finalizzate a far conoscere all’opinione pubblica la vicenda dei due amici detenuti in India e di esprimer loro solidarietà. In questo senso si batte tenacemente Marina Maurizio, mamma di Tomaso Bruno che mentre scriviamo si trova in India, per svolgere una delle frequenti visite al figlio detenuto insieme ad Elisabetta Boncompagni nel carcere «District Jail» di Benares, ma comunemente conosciuto dalla popolazione locale con il nome di «Choucaghat». «che a detta degli altri detenuti - racconta Tomaso Bruno a Linkiesta - è uno tra i peggiori dell’Uttar Pradesh, se non di tutta l’India».

    Tomaso non ha mai avuto particolari problemi nell’adattarsi alla vita carceraria indiana. «Il mio rapporto con gli altri detenuti è stato buono sin da subito, più imparo la loro lingua e la loro cultura e più sono accettato. Per questo devo essere grato al mio “fratello” tibetano Pempa Tsering, che grazie alla sua perfetta conoscenza dell’inglese e dell’hindi, mi ha fatto, sin da subito, con infinita pazienza, da traduttore simultaneo». Il carcere «District Jail» di Benares conta circa 1.800 detenuti, la gran parte è in attesa di giudizio e la percentuale dei criminali pericolosi è minima. «La maggior parte dei detenuti è gente normale incappata in un modo o nell’altro nell’assurdo sistema della giustizia indiana».

    Molto probabilmente, anche per questo, ci racconta Tomaso, non è stato difficile inserirsi. «È per me è motivo di orgoglio l’essere passato in poco tempo dallo status di “straniero”, e quindi rispettato perché tale, a quello di “fratello”, e quindi rispettato per quello che è». «Viviamo in stanzoni da 100/120 persone con un piccolo spiazzo di fronte dove poter camminare. I cancelli delle stanze restano aperti dalle 6.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.30». Qui, «c’è un’area con sei rubinetti e una pompa a mano» dove possiamo lavarci e lavare i panni. Poco più dietro ci sono le latrine: 12 in tutto. Tomaso le racconta come l’unica parte fatiscente del carcere, «visto che non dispongono di acqua corrente».

    I due italiani si sono dovuti adattare alle abitudini indiane, ma i problemi più grandi, sottolinea Tomaso, sono il clima e le cure mediche. «Da aprile a ottobre c’è un caldo torrido e le ventole che pendono dal soffitto sono quasi sempre ferme visto che l’elettricità va e viene». Le cure mediche «lasciano un pochino a desiderare». A «District Jail» c’è solo un piccolo ospedale: «Le medicine sono di bassa qualità e la mia impressione è che sia meglio cercare di non ammalarsi». Il cibo è rigorosamente vegetariano, «ma in uno modo o nell’altro si riesce tutti i giorni a mettere insieme tre pasti decenti».

    Quelli che stanno vivendo i due giovani e i loro familiari sono mesi concitati, di attesa. Recentemente, la Corte Suprema indiana ha giudicato «ammissibile» il ricorso contro la condanna all’ergastolo. La prossima tappa di questo loro calvario è ora fissata per il 3 settembre, data dell’udienza del massimo tribunale indiano. Ma Tomaso Bruno preferisce rimanere con i piedi per terra: «Sono realista e penso che ribaltare due sentenze di ergastolo non sia un’impresa semplice neanche per uno dei migliori penalisti indiani come sembra essere Mr. Mukul Rohatgi, il nostro nuovo avvocato». «Tuttavia - conclude Tomaso - il fatto che il ricorso sia stato accolto senza problemi, alimenta quel piccolo fuoco di speranza che dentro di me non si è mai spento». Fuoco di speranza che facciamo anche nostro.

    In questo senso, può essere utile ricordare che il 30 ottobre del 2012 è entrato in vigore un «Accordo bilaterale» tra Italia e India che dovrebbe permettere il trasferimento delle persone già condannate nel Paese d’origine. Se è pur vero che l’ultima parola spetta all’India, dovrà essere il governo italiano a richiederne l’applicazione.


    Tomaso ed Elisabetta, a scontare l?ergastolo in India | Linkiesta.it
    Si bello sto articolo.."vittime di sistema assurdo" "incubo" "innocenti"...
    Gli americani qui facevano la stessa cosa con il "povero angelo innocente Amanda Knox,perseguitata da quegli arretrati degli italiani perche' americana e bella..bla bla bla"
    la polizia indiana pare avere una dozzina di prove della loro colpevolezza e di sicuro i loro modi e comportamenti non paiono nulla limpidi.
    Ergastolo?
    Se lo hanno ammazzato..occhio per occhio dente per dente,l'ergastolo sarebbe ingiusto verso le finanze ed i pagatori di tasse indiane.
    " Democracy is currently defined in Europe as: " A country run by Jews " . E.P.

  2. #22
    Vivo all'estro
    Data Registrazione
    01 Apr 2009
    Messaggi
    14,472
     Likes dati
    1,700
     Like avuti
    1,564
    Mentioned
    7 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Tomaso ed Elisabetta, a scontare l’ergastolo in India

    Citazione Originariamente Scritto da Tobias Visualizza Messaggio
    Noi siamo più furbi e abbiamo lasciato Amanda tornarsene a casa propia
    Ti ho laicato,ma in italiano e' "propRia".
    Fosse Castigliano ci avresti anche preso, vah
    Ultima modifica di Ivan; 15-04-13 alle 14:10
    " Democracy is currently defined in Europe as: " A country run by Jews " . E.P.

  3. #23
    email non funzionante
    Data Registrazione
    12 Dec 2012
    Località
    Etna
    Messaggi
    27,675
     Likes dati
    6,878
     Like avuti
    8,356
    Mentioned
    589 Post(s)
    Tagged
    33 Thread(s)

    Predefinito Re: Tomaso ed Elisabetta, a scontare l’ergastolo in India

    Citazione Originariamente Scritto da Marcello1986 Visualizza Messaggio
    Perché è un Paese incivile.
    quindi ti comporti da stronzo con un settimo della popolazione mondiale perchè le istituzioni di quel paese sono "incivili"?
    noi dovremmo essere presi a calci nelle gengive da tutti allora...

  4. #24
    .
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    26,041
     Likes dati
    10,018
     Like avuti
    16,911
    Mentioned
    168 Post(s)
    Tagged
    44 Thread(s)

    Predefinito Re: Tomaso ed Elisabetta, a scontare l’ergastolo in India

    Citazione Originariamente Scritto da gladiator82ct Visualizza Messaggio
    quindi ti comporti da stronzo con un settimo della popolazione mondiale perchè le istituzioni di quel paese sono "incivili"?
    noi dovremmo essere presi a calci nelle gengive da tutti allora...
    A leggere i giornali, l'India non è nel suo momento di massimo fulgore...

 

 
Pagina 3 di 3 PrimaPrima ... 23

Discussioni Simili

  1. Quando Berlusconi comincerà a scontare la sua pena?
    Di Josef Scveik nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 21
    Ultimo Messaggio: 14-11-13, 18:30
  2. Ma Berlusconi quando comincerà a scontare la pena?
    Di Josef Scveik nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 37
    Ultimo Messaggio: 11-09-13, 12:33
  3. Satana E Demoni Tra Girard, Pfloyd E S Tomaso
    Di pfjodor nel forum Cattolici
    Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 22-11-06, 16:59
  4. Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 28-10-06, 19:47
  5. gli sviluppi dopo l'okkupazione di S.Tomaso a Verona
    Di halexandra nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 11-09-05, 10:13

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito