merda italia.
Ci scusiamo con la merda.
merda italia.
Ci scusiamo con la merda.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
ad rem ai lati ?
Expo Milano.
Cammineremo tra peperoni giganti!
Ma tu ce l'hai il biglietto?
Si, ma non so se è vero o falso. (dico per finta, non ci andrò manco a gratis).
Spuntano biglietti falsi e aziende che li producono.
Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.
- Ti sei meritato una battuta.
- Kotiomkin @ArsenaleKappa
#Expo: sequestrati in Cina più di otto milioni di biglietti falsi. Avevano dimenticato di scrivere 'Ndrangheta' fra gli sponsor. [@FraClaps]
Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.
Lombardia approva referendum autonomia - Ultima Ora - ANSA.it
Controindipendentisti al lavoro.
Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.
il Nord quotidiano
LOMBARDIA: VOTO DECISIVO IN AULA DELL'M5S A FAVORE DELLA MOZIONE DELLA LEGA PER INDIRE IL REFERENDUM PER L'AUTONOMIA
martedì 17 febbraio 2015
MILANO - Il Consiglio regionale lombardo ha approvato una proposta di referendum consultivo per chiedere piu' autonomia per la Regione, in base all'art. 116 della Costituzione. Il provvedimento ispirato dalla Lega e sostenuto dal centrodestra e' stato approvato coi voti del M5S essendo richiesta la maggioranza di due terzi. Contrario, come da copione renziano, il Pd.
Ai voti del centrodestra e dei 5 Stelle si e' aggiunto anche un voto in dissenso di Corrado Tomasi, consigliere regionale del Pd che ha votato a favore. Il governatore Roberto Maroni ha ora facolta' di indire il referendum entro 18 mesi, e la consultazione dovrebbe tenersi per la prima volta con voto elettronico cosi' prevede infatti una nuova legge approvata sempre oggi a larga maggioranza su proposta del Movimento 5 Stelle.
Questo il quesito che sara' sottoposto ai cittadini della Lombardia: "Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell'unita' nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione?".
Il quesito referendario e' frutto di una mediazione rispetto ai progetti originari del centrodestra - dalla macroregione del nord proposta in campagna elettorale alla richiesta di Statuto speciale ipotizzata successivamente - ma secondo i promotori e' piu' 'sostenibile' rispetto a eventuali rilievi di costituzionalita'.
Il centrosinistra ritiene da parte sua inutile e "propagandistico" il referendum, essendo gia' possibile chiedere competenze in piu' alla Regione in base appunto all'articolo 116 della Costituzione. E infatti in serata e' sfumato un accordo col Pd, che aveva proposto a Maroni di sospendere l'approvazione del referendum con l'impegno di avviare una trattativa diretta col Governo, sempre sulla base dell'articolo 116 della Costituzione, valutando solo dopo un esito negativo l'ipotesi della consultazione popolare.
Il governatore ha risposto di essere disponibile a chiedere una trattativa con il Governo ma ha spiegato di non poter accettare il percorso indicato dal Pd, perche' in un secondo momento sarebbe tecnicamente "inammissibile" convocare un referendum.
La decisione dell'M5S di appoggiare la mozione della Lega ha un'enorme valenza politica, anche a livello nazionale.
Redazione Milano
Guarda caso quando Roma fiuta aria grama le sue due creature dimostrano l'identica matrice.
Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.
UNA STRATEGIA POLITICA PER PUNTARE ALL?INDIPENDENZA - Rischio Calcolato
di ANDREA PESCHINI
A fine gennaio si è tenuta, a Monza, la prima “convention”, nome altisonante per laboratorio politico, dell’organizzazione “Avanti, collettivo indipendentista lombardo”, o più semplicemente “Collettivo Avanti”. Un incontro ovviamente aperto al pubblico, che ha visto l’affluenza di un centinaio di persone dalle vicinanze e non solo. Come già annunciato dalle colonne di questo giornale, hanno presenziato come ospiti i consiglieri regionali leghisti Massimiliano Romeo, Fabrizio Cecchetti e il prof. Stefano Bruno Galli, i quali hanno avuto modo di discutere con attivisti del Collettivo, come Alessandro Storti e Claudio Franco, e con il pubblico, intervenuto con entusiasmo.
Si è discusso di varie tematiche legate chiaramente all’indipendenza, ma anche al concetto di “specialità” della Lombardia, in vista soprattutto dell’approvazione in consiglio regionale del referendum per lo statuto speciale, referendum che successivamente è stato ridimensionato ad una più semplice richiesta di maggiore autonomia, legislativa e fiscale. Infatti gli “avantisti” propongono una visione sovranista: non hanno problemi ad appoggiare qualsiasi mobilitazione che spinga verso una maggiore libertà per i cittadini lombardi, sia dal punto di vista del famigerato -diritto di voto-, sia in chiave di strategia politica.
Per questi motivi il Collettivo Avanti accoglie con favore l’approvazione di questa settimana, in Consiglio Regionale, della suddetta consultazione. Anche se Roma dovesse impedire la votazione, oppure non dar peso ad un eventuale risultato positivo (nel caso in cui si voti), gli avantisti sono pronti ad utilizzare strumentalmente il rifiuto come ulteriore buon motivo per sostenere la causa dell’indipendentismo e del sovranismo lombardo, come presa di coscienza della popolazione della propria specialità. In attesa delle elezioni regionali del 2018, nelle quali il Collettivo Avanti vorrebbe presentarsi come lista dichiaratamente separatista, gli attivisti intendono fare tutto ciò che vada nella direzione indipendentista cercando, in particolare, di dare corpo e forma ad un nuovo tipo di “nazionalismo” lombardo, meglio definirlo un “patriottismo”, molto attento alle libertà individuali, alla proprietà privata, all’apertura al mondo globalizzato e al rispetto di tutti i diritti umani. Per questo, come peraltro è emerso nella stessa convention, l’intenzione è quella di diffondere il più possibile il simbolo adottato dal movimento, la ROSA CAMUNA, già stemma della Regione Lombardia e che, nelle intenzioni degli avantisti, dovrebbe esserne la bandiera.
Bisogna fare del sano “lombardismo”, ovvero sostenere tutte quelle iniziative volte a tutelare o risvegliare l’identità locale tra i lombardi, non senza un ridimensionamento del nazionalismo in chiave moderna. La convention, quindi, è risultata essere un buon laboratorio, un ottimo punto di partenza delle attività di questo esperimento politico, sia per la sua recente formazione sia per l’età media degli attivisti. Ora si attendono le prossime mosse, che il sito e la pagina facebook provvederanno a delineare con precisione.
Figli di buona donna!
Sputtanano il movimento indipendentista mentre ne vogliono solo il totale soffocamento dietro tante belle balle.
Via quella parola dal simbolo!
Voi siete solo figli di Roma!
Un vero INDIPENDENTISTA non accetterà MAI, anzi combatterà finchè vive l'AUTONOMIA, che altro non è che una svendita a Roma dell'indipendenza.
Andate a battere, se avete fame di quattrini.
Ma vergognatevi!
Ultima modifica di ventunsettembre; 19-02-15 alle 18:55
Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.
Industriale Guido Ghisolfi suicida
Vicepresidente multinazionale, era esperto energie alternative
(ANSA) - ALESSANDRIA, 3 MAR - L'industriale Guido Ghisolfi, vicepresidente della multinazionale Mossi& Ghisolfi, seconda azienda italiana nella chimica, è stato trovato morto, ucciso da un colpo di fucile sparato da distanza ravvicinata. Secondo gli investigatori, non vi è dubbio che si tratti di suicidio. Il corpo è stato trovato sulla sua auto, nell'Alessandrino, in una strada collinare di Carbonara Scrivia. Guido Ghisolfi aveva 58 ann; non avrebbe lasciato alcun biglietto per spiegare il suicidio.
Da seguire.
Mi sembra strano per suicidarsi sceglier di spararsi con un fucile in auto.
E' pure scomodo e complicato.
Ultima modifica di ventunsettembre; 04-03-15 alle 00:11
Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.
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Ultima modifica di Eridano; 04-03-15 alle 10:40
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.