Addio a Margaret Thatcher la signora del liberismo sfrenato tanto elogiata a sinistra

[Giò]

Addio a Margaret Thatcher la signora del liberismo sfrenato tanto elogiata da sinistra

Lady di ferro o nemica dei lavoratori? La morte di Margaret Thatcher ha riacceso il dibattito su una figura che fu sicuramente grande, ma altrettanto sicuramente controversa. Non solo in Gran Bretagna, ma in tutto il mondo. Leader del partito conservatore, da premier scatenò una guerra contro i sindacati, in particolar modo contro quelli del settore minerario, ma non solo. E la Thatcher la guerra la vinse, trionfalmente. A distanza di anni, però, forse fu la Gran Bretagna , e non solo il sindacato, a perderla.

Liberista, inflessibile, nazionalista. Esponente di quella “destra” che tanto piace alla sinistra, soprattutto la sinistra italiana. Perché la Thatcher non lasciava spazio a quell’elemento “sociale” che spiazza le analisi dei commentatori quando si occupano delle destre continentali o sudamericane. Lei, la lady di ferro, non si preoccupava di nessun banale aspetto di questo tipo. Che si trattasse di smantellare il sistema sanitario – con pessime conseguenze sulla salute dei sudditi – o di mettere mano ai trasporti ferroviari. Mai un dubbio, mai uno scrupolo. I minatori scendevano in piazza durante un lunghissimo sciopero? Peggio per loro. La chiusura delle miniere non si fermava. Potevano anche crepare di fame, il cambiamento della società non poteva fermarsi.

La Thatcher partiva da un presupposto totalmente sbagliato, ma ancora molto diffuso oltre Manica: la Gran Bretagna è un impero. E non aveva la benché minima importanza che il dato di realtà fosse diverso. L’impero, sebbene scomparso e ormai inesistente, andava difeso. Contro i nemici in patria, minatori e sindacalisti, e contro quelli all’estero. In fondo la lady di ferro era rimasta ai tempi della distruzione dell’Invincibile Armada. Gli spagnoli sono il nemico. E sono “spagnoli” tutti i latini. Dunque Gibilterra non deve essere restituita alla Spagna perché è un dominio dell’impero coloniale. Dunque si può scatenare una guerra alle Malvinas perché l’Argentina è un accidente della storia e la Gran Bretagna ha occupato le Falkland come parte dell’impero. Ma, soprattutto, questi maledetti latini non devono mettere a rischio, con la scusa dell’Unione Europea, i privilegi dell’impero inglese.

Sotto tutti questi aspetti non c’è dubbio che la Thatcher abbia ottenuto un successo che dura tutt’ora. Le Malvinas non sono state restituite, Gibilterra neppure ed i privilegi ottenuti nei confronti dell’Ue sono rimasti.

Tutto bene, allora? Non proprio. La trasformazione della Gran Bretgana in un Paese che vive di terziario e che non ha più un’industria di primo piano è riuscita. Ma il Paese non sta traendo grandi benefici dal cambiamento. La finanza della City continua a speculare, ma i sudditi britannici non traggono grande giovamento. Il Paese si impoverisce, la deregulation non ha portato allo sviluppo promesso ed auspicato. Le tensioni sociali sono aumentate, gli scontri etnici pure. Ed anche sul fronte dell’impero non mancano i problemi, con la Scozia che sogna l’autodeterminazione ed il distacco. Anche il suo partito ha dovuto affrontare alti e bassi, ma gli “alti” sono sempre più spesso determinati dalle tendenze suicide di laburisti allo sbando.

Anche sul piano dell’immagine la strategia della lady di ferro non ha portato solo grandi successi. Uno dei simboli dell’industria inglese, la Jaguar, è stato acquistato da investitori indiani: la colonia si è mangiata la capitale dell’impero.

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Gerry Adams (Sinn Fein): “Thatcher sarà ricordata per la vicenda degli hunger strikers”

Il leader dei repubblicani delle sei contee, Jerry Adams ha ricordato con nettezza il ruolo particolarmente negativo svolto dalla Thatcher nelle querelle nord-irlandese: «Margaret Thatcher ha provocato molte sofferenze al popolo irlandese e britannico quando era primo ministro, la classe operaia britannica è stata devastata dalle sue politiche. Le sue politiche draconiane militaristiche hanno prolungato la guerra e provocato grandi sofferenze. I suoi falliti tentativi di criminalizzare la lotta repubblicana e i prigionieri politici rimangono parte della sua eredità».

Il presidente del Sinn Fein ha poi sottolineato come la Thatcher «sarà particolarmente ricordata per il suo ruolo vergognoso durante la vicenda degli eroici scioperi della fame nel 1980 e ’81».

Gerry Adams (Sinn Fein): ?Thatcher sarà ricordata per la vicenda degli hunger strikers? | Barbadillo

[Giò]

Prodi: ''Thatcher e Reagan responsabili della crisi mondiale'' - Repubblica Tv - la Repubblica.it

Prodi: ''Thatcher e Reagan responsabili della crisi mondiale''

L'ex premier Romano Prodi ritiene la 'lady di ferro' maestra del presidente americano e di quella politica che ha voluto ''il mercato al cento per cento, l'intervento dello Stato il meno possibile, gli squilibri salute dell'umanità e poi siamo arrivati dove siamo arrivati''.

[eq...]

Tutto bene, allora? Non proprio. La trasformazione della Gran Bretagna in un Paese che vive di terziario e che non ha più un’industria di primo piano è riuscita.

Sinceramente ho qualche dubbio che la colpa sia principalmente della Thatcher.

[Gallarò]

Il primo articolo è scritto da un povero mentecatto.Certo che poi la sig.ra Thatcher sia meglio di Dell'Utri, Cosentino, Lavitola, Nicole Minetti,Alemamno , Storace , Berluscò, Sallusti,LaRussa, Sar Tommasi, Balotteli Santanchè ecc. , è evidente a chiunque , non occorre una laurea in Ingegneria nucleare per capirlo.Povero Barbadillo (lal dell'Avellino), fossi in lui querelerei questi cialtroni.

[Nazionalistaeuropeo]

Non mi va di sputare su un cadavere.
Politicamente però era una nemica.

[amerigodumini]

Prodi: ''Thatcher e Reagan responsabili della crisi mondiale'' - Repubblica Tv - la Repubblica.it

Prodi: ''Thatcher e Reagan responsabili della crisi mondiale''

L'ex premier Romano Prodi ritiene la 'lady di ferro' maestra del presidente americano e di quella politica che ha voluto ''il mercato al cento per cento, l'intervento dello Stato il meno possibile, gli squilibri salute dell'umanità e poi siamo arrivati dove siamo arrivati''.

Ma Prodi è un tipo strano.
Ha contribuito a smantellare l'IRI e a introdurre i contratti atipici e il precariato.
Però quando parla a titolo personale tra un tortellino e un lambrusco rimpiange lo stato degli anni 70.
Che sia un politico italiano anche lui?

[Troll]

Sinceramente ho qualche dubbio che la colpa sia principalmente della Thatcher.

la crisi più che mondiale è occidentale e la colpa è vostra che date da mangiare agli altri continenti e ci scambiate pacificamente e li arricchite invece di depredarli a secco

[eq...]

la crisi più che mondiale è occidentale e la colpa è vostra che date da mangiare agli altri continenti e ci scambiate pacificamente e li arricchite invece di depredarli a secco

Vabbé, ma il "bieco" liberismo c'è in tutto l'occidente, non mi pare il caso di chiamarlo in causa se le viti e i bulloni inglesi non li vuole nessuno.

[Troll]

Vabbé, ma il "bieco" liberismo c'è in tutto l'occidente, non mi pare il caso di chiamarlo in causa se le viti e bulloni inglesi non li vuole nessuno.

è già abbastanza ridicolo che tocchi "competere" col resto del mondo perché qualcuno ha avuto la brillante idea di esportare tecniche e medicinali, commerciarci assieme e arricchirlo invece di adibire risorse naturali e parlanti alla produzione di viti e bulloni senza passare per lo scambio

[Bisentium]

La tanto evocata chiusura delle miniere da parte della Thatcher, con tutta probabilità, fu un atto doloroso ma inevitabile.
Ben più grave - dal mio punto di vista della politica economica - fu la sciagurata privatizzazione delle prestigiose e redditizie aziende di stato britanniche (British Airways, British Gas, British Telecommunication, British Steel; oltre alla British Railways la cui privatizzazione fu attuata tra il 1994 e il 1997 ma in base alle decisioni prese dalla Thatcher durante il suo secondo mandato).
Per quanto riguarda le operazioni belliche nelle Malvinas e nell'Ulster, al di là delle simpatie e delle inclinazioni di ciascuno (io, per quanto mi riguarda, essendo razzialmente e culturalmente vicino alla nazione argentina sono favorevole alle sue rivendicazioni territoriali, mentre non ho nessun motivo di preferire la minoranza di cittadini dell'Ulster favorevoli all'unione con l'Eire alla maggioranza lealista), ha fatto quello che oggettivamente era suo compito come Primo Ministro britannico.
Allo stesso modo, bisogna riconoscere che difese gli interessi nazionali del Regno Unito opponendosi fieramente - il che fu in buona parte causa della sua caduta - alla stipula di quello che sarebbe stato il trattato di Maastricht sull'Unione Europea.