Roma, 21 Aprile - Apertura campagna elettorale CasaPound Italia

[sorci verdi]

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#casapound Simone Di Stefano apre ora la campagna elettorale romana, gli italiani hanno votato Bersani per fermare Berlusconi, Berlusconi per fermare Bersani, e ora se li trovano al governo insieme.

#casapound Simone Di Stefano chi ha votato Grillo si trova tra i nomi proposti nelle Quirinarie Rodotà, uomo della casta che guadagna 10.000 euro al mese e Romano Prodi.

#casapound #Alemanno tra le priorità ha sgomberato le nostre occupazioni che davano un tetto a decine di famiglie.

#casapound Simone Di Stefano: costruire 2 nuovi quartieri, con la formula del Mutuo Sociale. Li abbiamo individuati, uno si chiama Fiume, in onore alla città italiana in terra straniera. Nascerà sopra l'area dell'ippodromo di Tor di Valle. Lo strapperemo al palazzinaro Parnasi.

#casapound Simone Di Stefano, le aziende creditrici nei confronti del comune vanno pagate, anche sforando il patto di stabilità se necessario.

in diretta su RBN

[sorci verdi]

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Programma di CasaPound Italia per Roma

Premessa:

la rinascita di Roma Capitale d’Italia deve partire da alcune direttrici fondamentali.

Un principio: La prima casa, quella in cui si vive, non è un bene tassabile o pignorabile. Abolizione dell’ IMU sulla prima casa per quanto riguarda la parte comunale della tassa.

Denunciare il “patto di stabilità” che impone restrizioni di spesa al Comune. Denunciare e congelare con l’aiuto della corte dei conti la cospicua parte del debito di Roma contratta nei confonti di titoli derivati e altre alchimie finanziarie.

Stabilire il principio che per pagare le aziende che hanno offerto servizi e prestazioni per il comune e finanziare progetti di sviluppo economico e sociale si può anche fare deficit, poiché i soldi spesi rientreranno dalla maggior ricchezza della popolazione.

Ripristinare il rapporto di fiducia e trasparenza tra cittadini e Amministrazione Comunale e rilanciare l’immagine culturale e turistica di Roma come capitale della civiltà e della cultura.

Il disastro economico, strutturale, sociale e culturale in cui versa la nostra città rappresenta l’eredità lasciata dalle amministrazioni che si sono succedute al Campidoglio negli ultimi decenni. Irresponsabilità, corruzione, mafie e una mancanza totale di un’idea e di un progetto di Roma sul lungo periodo, sono le cause dell’impoverimento del territorio e della disaffezione dei romani per la “cosa pubblica”.

Puntare ad una pubblica Amministrazione efficiente e trasparente, capace con le sue strutture leggere di dare risposte rapide ai cittadini e in grado di rendere pubblico ogni passaggio economico che la riguardi.

1. CASA, POLITICHE ABITATIVE E TERRITORIO: DUE NUOVI QUARTIERI E RECUPERO DELL’ ESISTENTE.

Ai romani, sopratutto ai giovani romani, servono case. E queste case vanno costruite dal Comune. A Roma servono due nuovi quartieri di edilizia pubblica che abbiano come modello la Garbatella. Possiamo costruirli dentro al raccordo e spezzare il potere dei palazzinari che stanno devastando il territorio. Case a prezzo di costo da vendere ai romani con la formula del Mutuo Sociale, senza passare attraverso le banche.

Costruire due nuovi quartieri di edilizia residenziale pubblica per fronteggiare l’emergenza abitativa. Uno sull’area dell’ippodromo di Tor di Valle ora in disuso e l’altro sull’area oggi occupata dal centro RAI di Saxa Rubra (opera inutile figlia dello spreco dei Mondiali 90) i cui studi possono tornare fra via Teulada e gli studi DEAR e a Cinecittà. Nuovi quartieri con la formula a Mutuo Sociale (case vendute a prezzo di costo e direttamente dal comune, senza passare attraverso le banche, con una rata che non può superare 1/5 delle entrate familiari) che siano risolutivi dell’emergenza e nel contempo di apprezzamento del tessuto urbano. Tali quartieri che nella parte residenziale saranno destinati ad edilizia a mutuo sociale, dovranno fungere da modello urbanistico per la città, razionalizzando in se funzioni e necessità (per esempio con centri di pre-trattamento dei rifiuti) e risultare energeticamente autosufficienti nonché completi di strutture sociali.

Gestione razionale del patrimonio edilizio: Il patrimonio edilizio del comune di Roma va valorizzato e rilanciato, partendo da un concetto di tutela dell’esistente che deve essere innanzitutto preservato da ulteriore degrado, messo in sicurezza e riqualificato. Il comune deve fare quanto più possibile uso diretto degli edifici di cui è proprietario. In particolare bisogna gestire il patrimonio immobiliare in maniera tale da ridurre al minimo la pratica degli affitti di immobili da parte del Comune.

Per l’edilizia abitativa che il comune converta tutti gli immobili di sua proprietà a destinazione residenziale e che li assegni secondo la “regola” del mutuo sociale(case vendute a prezzo di costo e direttamente dal comune, senza passare attraverso le banche, con una rata che non può superare 1/5 delle entrate familiari) alle famiglie che ne hanno necessità.

Gestione dell’esistente: oltre alle opere di edilizia sociale, gli sforzi devono dirigersi verso forme di riqualificazione del tessuto urbano e dei quartieri, in modo che il miglioramento e il completamento delle attrezzature e degli standard dei singoli quartieri diano finalmente vita alla città multipolare, dove le municipalità divengano realmente autonome.

Il nuovo PRG di Roma approvato dal centrosinistra nel 2008 si è mostrato poco più che un regalo ai costruttori, che poco o nulla ha fatto in termini della riqualificazione delle periferie e nella previsione di opere di infrastruttura; lasciando l’offerta di nuove case saldamente in mano ai privati. Non pare peraltro che il cosiddetto Piano di Housing Sociale dell’attuale giunta possa essere risolutivo essendo impostato su una linea di bassissimo profilo. IL PRG va congelato e rivisto COMPLETAMENTE.

Riqualificazione della pineta di Castel Fusano per sottrarla al degrado e renderla accessibile a romani e turisti.

2. ECONOMIA DEL TERRITORIO: COMMERCIO, ATTIVITÀ PRODUTTIVE, DIRITTI DEI LAVORATORI E POLITICHE DEL CREDITO, MONETA COMPLEMENTARE.

In questa situazione di crisi il Comune di Roma deve smettere di essere un freno per le iniziative commerciali medio/piccole che portano ricchezza e lavoro. Basta con centinaia di tasse e restrizioni, basta asfissianti controlli su insegne, sulle ombre, sui centimetri. Massima libertà per Bed&Breakfast e altre iniziative legate a commercio e turismo. Il Comune deve controllare, indirizzare, aiutare. Non soffocare.

Eliminazione della tassa sulle insegne sancendo il concetto che l’insegna non è una pubblicità. Le insegne saranno soggette solo ad un parere vincolante sul loro aspetto grafico/artistico.

Bloccare il proliferare delle sale slot e sale bingo.

Adottare per il commercio un piano per ogni municipio in base alla specifica conoscenza del territorio e delle esigenze dei cittadini, tenendo conto dei quattro parametri classici: Densità di popolazione, Conformazione del Territorio, novero delle Attività preesistenti e Distanza tra le attività. I piani verranno redatti dagli uffici del commercio dei singoli municipi in concerto con le associazioni dei commercianti. Al comune spetterà l’onera della vigilanza a che i piani siano rispettati. Dare supporto al piccolo commercio mediante la riduzione di tasse e balzelli e alleggerimento burocratico.

Introduzione della moneta locale, l’EQUO, emesso direttamente dal Comune di Roma. Il Comune dovrà realizzare ed organizzare il circuito della moneta complementare. La moneta complementare fa risparmiare e offre una spinta incredibile all’economia territoriale, incoraggiando i cittadini romani a consumare ed usufruire di beni e servizi realizzati a Roma da aziende e professionisti romani, allontanandoli dalle logiche speculative della grande distribuzione.

Giro di vite verso le attività gestite da non italiani su cui troppo spesso i controlli sono invece carenti.

No a futuri centri commerciali oltre quelli esistenti e favorire invece il piccolo commercio diffuso sul territorio, perché Roma non si avvii ad essere una città morta.

Istituzione di un nuovo Contratto Collettivo di Lavoro per tutti i dipendenti di Roma Capitale e per tutte le aziende partecipate . Tagliare le risorse improduttive o reimpiegarle. Riqualificazione del personale impiegato in mansioni oramai fuori dal tempo. Retribuzione dei dirigenti basata soprattutto sul raggiungimento di obbiettivi concreti e istituzioni di tetti salariali.

Reinserimento e riqualificazione lavorativa degli ultraquarantenni in cerca di lavoro. Si stima che circa un milione e mezzo di adulti over 40 (in molti casi portatori dell’unico reddito familiare) in Italia e circa 250.000 nel Lazio, abbia perso il lavoro e sia, di fatto, definitivamente al di fuori del mercato del lavoro. La drastica riduzione degli sprechi di Comune e sue aziende partecipate dovrà essere impiegato per la loro riqualificazione e reinserimento nel mondo lavorativo.

3. SALUTE, SERVIZI SOCIALI, POLITICHE PER LA FAMIGLIA E TRASPARENZA.

POLITICHE PER LA FAMIGLIA

Priorità e preferenza di graduatoria nell’erogazione dei servizi sociali a cittadini italiani con residenza nel comune di Roma (es. Asili, Case Popolari) introducendo una Tessera del Cittadino.

Piano di raddoppio degli asili comunali.

Inserire la figura del “padre separato” come categoria a rischio sociale.

Anziani e inclusione sociale (promuovere iniziative che favoriscano la reale e costante partecipazione degli anziani, autosufficienti e non, alla vita sociale, culturale e economica della comunità territoriale in cui vivono).

POLITICHE PER LA SANITÀ

Presidi Municipali (gestione dei triage bianchi, Ambulatori privati a costo di ticket con accordo quadro

Gestione centralizzata della disponibilità di posti letti negli ospedali presenti sul territorio comunale

Disabili: Azzeramento strutture di assistenza diretta, che sono quelle che fanno intermediazione e dirottamento delle relative risorse sull’assistenza indiretta.

SERVIZI SOCIALI E POLITICHE DELLA SICUREZZA URBANA

Rigorosa applicazione delle normative sulla sicurezza urbana e sui regolamenti comunali alla popolazione straniera (comunitaria e extracomunitaria). Il principio di reciproca convivenza deve tutelare anche e soprattutto i cittadini italiani a differenza di come avviene oggi.

Recupero del Tevere e dei suoi argini come arteria principale di comunicazione pedonale e ciclabile. Massima illuminazione notturna, ciclabili degne di questo nome, meno telecamere a controllare la movida e più telecamere a controllare il Tevere, in modo da renderlo sicuro e fruibile anche quando cala il sole.

Riqualificazione della ChinaTown romana, che va confinata all’interno di un perimetro chiaro e preciso. In questo perimetro la comunità cinese deve impegnarsi a trasformare quello che oggi è un centro commerciale a cielo aperto di paccottiglia inutile in una ChinaTown che porti turismo, sviluppo e cultura, sul modello delle altre capitali europee. Nel perimetro della ChinaTown sarà possibile avere insegne in cinese e addobbi tradizionali cinesi. Fuori dal perimetro divieto assoluto.

Eliminazione Opera Nomadi e ritorno a rapporti diretti tra comune e comunità rom – espellere dalla città i rom che rifiutano la scolarizzazione – introdurre un tempo massimo di stanzialità nei campi e tenere i campi al confine del comune, secondo il principio che il nomadismo non sia accettato all’interno del territorio del Comune. Demolire i campi fonte di degrado.

Bilancio partecipato , trasmissione web delle sedute di Consiglio, razionalizzazione, oggi assai difficoltosa per la quantità di voci anche replicate, nella pubblicazione degli atti di Giunta e Consiglio, Istituzione del consiglio dei giovani

4. MOBILITA’ E TRASPORTI.

RILANCIO DELLE AZIENDE DI TRASPORTO

Introduzione del biglietto elettronico con chip da obliterarsi sia in entrata che in uscita dei mezzi, cosi da poter modulare l’offerta: fare due fermate di metropolitana non può costare quanto fare 10 fermate e prendere due autobus.

L’abbonamento alla rete di trasporti deve includere l’abbonamento per i parcheggi a striscie blu e i parcheggi di scambio. Solo cosi potremo rendere pratica l’idea di scambio mezzo privato/mezzo pubblico.

Azzeramento dei cda delle aziende partecipate: Rimodulare struttura azienda e ruolo del personale, sanzionando il management inefficiente, e riducendo gli stipendi di prima e seconda fascia almeno fino all’avvenuto risanamento dell’azienda stessa.

Ridurre l’impatto ambientale del traffico aiutando la progressiva riduzione del numero del numero di macchine in circolazione, mediante un rafforzamento del trasporto pubblico, incentivo del car sharing del car pooling, e una seria revisione del piano urbano parcheggi.

5. TURISMO E BENI CULTURALI E RILANCIO DEL Bed&Breakfast.

Istituire un Ente Turistico per Roma con un proprio marchio ed una ampia autonomia, sul modello scozzese, che sfrutti al massimo le potenzialità della rete. Tra i vari compiti l’Ente si occuperà della Redazione del Piano Strategico del Turismo per Roma Capitale d’Italia. Il nuovo ente avrà inoltre il compito di classificare e gestire il sistema di prenotazione dei Bad&Breakfast di cui vogliamo snellire e semplificare le pratiche legate all’apertura.

Allontanamento degli ambulanti in determinate aree a vocazione turistica.

Ripristinare le regole di civile convivenza e di decoro urbano nelle aree a vocazione turistica all’interno delle quali individuare zone con caratteriste di eccellenza. Rimarcare il principio per cui l’economia che si muove attorno ad un “Monumento” debba essere gestita direttamente dal pubblico. Revisione delle licenze di tutti gli ambulanti e dei camion bar. Incremento dei punti informazione.

6. PIANO REGOLATORE PER LO SPORT.

Piano regolatore per lo sport, ovvero uno strumento di intervento e di supporto all’organizzazione dello sport, con l’obiettivo di monitorare e razionalizzare le esigenze del territorio. Partendo da un censimento a costo zero delle strutture esistenti per elaborare dei “Piani Unitari di Valorizzazione Territoriale” in cui si stabilisca un quadro di interventi presenti e futuri tesi al pieno soddisfacimento della domanda sportiva locale seguendo il principio del “chilometro zero”, ovvero la massima offerta di discipline sportive, il più vicino possibile al cittadino.

Per quanto riguarda l’esistente prevedere l’aggiornamento e la completa messa a frutto delle strutture, con particolare riguardo alle tematiche della sicurezza e dell’attenzione alle disabilità, dando nell’ambito del piano strumenti ed incentivi agli adeguamenti. Il tutto all’insegna dei principi di massima trasparenza nella gestione – tramite la piena pubblicità dei procedimenti- rispetto della sicurezza e promozione della socialità, in un quadro di regole definite.

Ai gestori verranno proposte modalità semplificate per la concessione degli impianti incentivando formule di partenariato e project financing, prevedendo anche la concessione di terreni in diritto di superficie alle società sportive, a fronte della realizzazione di impianti sportivi.

I nuovi impianti e le nuove strutture dovranno essere perfettamente integrate nel verde pubblico e servire da ricucitura e polmone verde del tessuto urbano. A tale proposito è prevista la realizzazione di “parchi urbani a verde sportivo”, ovvero di parchi attrezzati alle attività sportive con piccoli impianti sportivi ad accesso libero, destinati ad attività non agonistiche. Il piano si occuperà di ricercare le aree all’interno del patrimonio regionale esistente.

Migliorare la visibilità dello Sport. Creare dei protocolli di intesa per la promozione, l’ incremento e lo sviluppo dell’attività sportiva mediante i quali intervenire presso le istituzioni scolastiche sui programmi di istruzione. Ampliare l’offerta sportiva scolastica, dando allo sport una pari dignità rispetto a qualunque altra materia didattica.

Promuovere l’idea di uno Sport Sociale, che sia diffuso il più possibile e specie fra i giovani, nelle borgate e nelle periferie. Sport come “disciplina” del vivere, inteso come formazione sana e piena integrazione sociale, tramite una serie di iniziative a costo zero per la pubblica amministrazione, tese fondamentalmente a ridurre i costi di accesso al mondo sportivo, per esempio tramite protocolli di intesa tra ASL e gestori di impianti relativamente al rilascio gratuito di certificati medici, rendendo gratuiti gli impianti per i giovani sotto i 18 anni di età per le attività di base, vincolando i contratti di gestione degli impianti alla fornitura da parte dei gestori di istruttori a titolo gratuito per attività nel mondo scolastico.

7. AMBIENTE, POLITICHE ENERGETICHE E GESTIONE DEI RIFIUTI.

Valorizzare, mettere in sicurezza, proteggere e tutelare il territorio, la fauna e le risorse naturali. Vigilare a che l’acqua resti un bene saldamente in mano pubblica.

Rifiuti: andare verso il riciclo totale. Il funzionamento di AMA deve essere rivisto, da un azzeramento dei vertici ad una revisione degli organici, che devono essere messi in condizione di massima efficienza.

Centrare l’obiettivo di “zero conferimento in discarica” tramite la raccolta differenziata totale, che ruoti attorno al concetto che la prima fase di trattamento dei rifiuti parte già nelle case dei cittadini. Portare avanti da subito una massiccia campagna culturale per lanciare il porta a porta a tappe serrate. Il comune deve fornire gli strumenti al cittadino per differenziare i rifiuti in casa, partendo dalla distribuzione dei contenitori colorati casa per casa. Stabilire il principio per cui i materiali “differenziati” ritirati dal Comune non sono rifiuti, ma risorse che il cittadino “regala” al Comune. Quindi prevedere delle forme di incentivazione tangibile a chi conferisce materie differenziate invece di rifiuti, ad esempio moneta complementare da spendere nel circuito EQUO gestito dal Comune di Roma.

E’ necessario prevedere due nuovi impianti di smaltimento a freddo, costruiti e gestiti da AMA.

Chiudere per sempre Malagrotta e negare ogni ipotesi di nuova discarica, studiare le possibilità offerte dalla tecnologia al plasma termico per la termodistruzione dei rifiuti come soluzione allo “svuotamento” di Malagrotta.

Il programma per Roma Capitale d?Italia. | CasaPound Roma

[sorci verdi]

[ConteMax]

Elezioni politiche 2013

Comune di Roma

Casapound voti n. 7.280 - 0,45%

http://elezioni.interno.it/camera/sc...C150700900.htm

[Venom]

Questi dopo il disastro delle politiche e del Lazio sono ancora in giro?
Ma chi sono? Chi rappresentano?

[sorci verdi]

Elezioni politiche 2013

Comune di Roma

Casapound voti n. 7.280 - 0,45%

http://elezioni.interno.it/camera/sc...C150700900.htm

Casomai dovresti paragonare il dato a quello delle regionali cervellino.

Voti 12.318 - 0,78%
http://elezioni.interno.it/regionali...R120700900.htm

Certamente un pò al di sotto delle aspettative ma non malissimo considerato che era l'esordio elettorale in una tornata dove Grillo ha fatto man bassa dei voti esterni a PD-PDL e dove ogni settimana di campagna elettorale eravamo attaccati dai giornali di Caltagirone e De Benedetti.

Le prospettive stavolta sono di un risultato di sicuro migliore.
Vedi però la differenza tra noi ed i tuoi capetti di partito è che non viviamo di elezioni.
CasaPound nasce come occupazione a scopo abitativo, non da una scissione parlamentare nè da un blog.

Questi dopo il disastro delle politiche e del Lazio sono ancora in giro?
Ma chi sono? Chi rappresentano?

Di sicuro più persone di te, sfigato ex-repubblicano

[ConteMax]

Che partito di sfigati.

Nonostante mirabolanti campagne futuriste si ritrovano sempre tra di loro a raccontarsi le loro mitologie sepolte dalla condanna della storia.

[sorci verdi]

Che partito di sfigati.

Nonostante mirabolanti campagne futuriste si ritrovano sempre tra di loro a raccontarsi le loro mitologie sepolte dalla condanna della storia.

No guarda l'unico sfigato se tu, che passi la vita a commentare su un forum...

Noi facciamo politica sempre tra la gente e per la gente, indipendentemente dalle scadenze elettorali.