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    Predefinito San Gennaro e il miracolo della liquefazione

    IL MIRACOLO DEL SANGUE DI SAN GENNARO


    G. Pesce, Martirio di San Gennaro (1727)
    Immagine dal sito https://upload.wikimedia.org/

    Sono trascorsi ormai quasi tre secoli da quando Charles de Brosses, nel 1737, definì il miracolo di San Gennaro un graziosissimo capitolo di chimica, una trappola acchiappagrulli. Da allora una ininterrotta diatriba ha contrapposto due schiere agguerrite. Da una parte gli scettici, dall'altra i credenti si son combattuti, per lo più per mostrare gli uni la falsità, gli altri la verità del miracolo. Finendo così per ridurre una questione simbolica tanto complessa ad un quesito referendario.
    Ciò ha spesso posto in second'ordine le ragioni "proprie" di un fenomeno: la sua genesi, il suo significato, le sue costanti e le sue metamorfosi, la sua permanenza e, questione di portata decisiva, il suo simbolismo. Ovvero il linguaggio nel quale il fatto viene enunciato, codificato, comunicato e trasmesso. E' ben nota la centralità simbolica del sangue nel Mezzogiorno, ma soprattutto a Napoli.
    Sono tante, e circondate da un'aura particolarmente miracolosa, le numerose ampolle e fiale contenenti il sangue di santi e beati che hanno rigato di innumerevoli rivoli scarlatti l'anima religiosa della città. Tante liquefazioni prodigiose che hanno, proprio nel miracolo di San Gennaro, il loro paradigma. San Giovanni Battista, Santa Patrizia, Pantaleone, Andrea Avellino, moltissimi altri. Fonti ormai secche, però, con l'eccezione di Patrizia.
    Era tale il numero delle ampolle miracolose, orgoglio e vanto dei monasteri più potenti, che Jean Jacques Bouchard nel 1632 definì Napoli urbs sanguinum, ovvero la "città dei sangui". Come un filo di Arianna la geografia del sangue lega diversi tempi e culture che compongono la storia napoletana e la sua geologica stratificazione. Dove il corpo ed il sangue, ovvero i riferimenti più arcaici, sono ancora attuali.
    Lucia Malafronte e Carmine Maturo ci invitano a dipanare alcuni interessanti fili di questa mappa mettendoci sulle loro tracce, seguendoli nella loro flanerie nello spazio e nel tempo. Nella convinzione che dietro il folklore, e persino dietro il colore, c'è sempre un giacimento culturale che chiede solo di essere riportato alla luce.
    In questo senso il lavoro dei due autori diventa un metafora del compito cui sono chiamate oggi le energie migliori di cui questa città è ricca. Far riemergere le ragioni nascoste di una potenzialità attrattiva, di cui per il momento affiora solo lo scintillio del passato, facendola rifluire nel presente, in quella circolazione più ampia che costituisce oggi il vero flusso sanguigno del villaggio globale. Facendo scorrere Napoli nelle vene del mondo.

    Prof. Marino Niola

    http://www.librerianeapolis.it/pages...Sanguinum.html
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 10-08-16 alle 14:00
    "Tante aurore devono ancora splendere" (Ṛgveda)

  2. #2
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    Predefinito Rif: San Gennaro e il miracolo della liquefazione

    Si ripete miracolo di San Gennaro
    Napoli, sangue ancora liquefatto

    Alle ore 9.57 il tradizionale sventolio del fazzoletto bianco ha annunciato che nella cattedrale di Napoli si è ripetuto il prodigio dello scioglimento del sangue di San Gennaro. La teca, con le due ampolle contenenti il sangue del patrono di Napoli, è stata mostrata ai fedeli dall'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe. Lo sventolio del fazzoletto bianco dall'altare è stato accolto da un lungo applauso dai fedeli.

    La liquefazione del sangue di San Gennaro si ripete abitualmente tre volte l'anno: il 19 settembre, solennità liturgica del patrono di Napoli e della Campania; il sabato precedente la prima domenica di maggio, quando si svolge la processione delle reliquie nel centro storico; e infine il 16 dicembre, anniversario dell'eruzione del Vesuvio del 1631 fermata dopo le preghiere dei napoletani al santo.


    Immagine dal sito Kataweb.it - Blog - cooper

    Il sangue, ha precisato Sepe, era già sciolto quando le ampolle che lo contengono sono state estratte dalla cassaforte della "cappella del Tesoro", ma l'annuncio dell'avvenuto miracolo è stato dato solo pochi minuti fa dall'altare. La teca contenente le reliquie e' stata mostrata anche a una delegazione di fedeli russi della Chiesa ortodossa, presente nell'affollatissimo duomo partenopeo.

    19/9/2009 - Ultimo aggiornamento ore 10:56

    Si ripete miracolo di San Gennaro - cronaca -Tgcom - pagina 1
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 12-08-16 alle 14:22
    "Tante aurore devono ancora splendere" (Ṛgveda)

  3. #3
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    Predefinito

    Massimo Centini

    SAN GENNARO E IL SUO SANGUE

    Ucciso forse nella solfatara di Pozzuoli nel 305 con altri martiri, san Gennaro è una figura emblematica dell'Italia dei miracoli e dei misteri, ma soprattutto è l'archetipo di una tradizione soprannaturale in cui fede, folklore e religiosità convivono a stretto contatto.
    A dimostrazione dell'importante ruolo rivestito dal santo nella cultura partenopea, basti ricordare le reazioni popolari a Napoli quando il Concilio Vaticano II (1962-1965), retrocesse san Gennaro in "serie B", cioè lo riconobbe come un santo minore e quindi destinato al culto locale. In quell'occasione, molti fedeli scrissero sui muri a caratteri cubitali: «San Genna' futtenne» (che corrisponde più o meno a "fregatene"). I motivi del declassamento, voluto da papa Paolo VI, furono la scarsità di notizie storiche disponibili su questo santo.
    Ma le autorevoli decisioni del Concilio non sono riuscite a ridimensionare il culto di san Gennaro e la sua eco di tradizioni e credenze, che hanno varcato i confini della regione e del Paese.

    Come è noto, il punto focale del culto di san Gennaro è il miracolo della misteriosa liquefazione del suo sangue, conservato nel duomo di Napoli.
    Secondo il parere di alcuni insigni biologi, sembrerebbe ragionevole - sulla base delle conoscenze via via raccolte - presumere che nelle ampolline sia contenuto del sangue certamente antico. Sangue con «metaemoglobina scura e stabile, il che bene corrisponde all'aspetto cupo del materiale contenuto nelle ampolle al momento della fase solida. Nella fase di liquefazione il contenuto delle ampolle diviene invece rosso vivo, quasi che si fosse realizzato l'impossibile ripristino della ossiemoglobina» (P.L. Baima Bollone, San Gennaro e la scienza, pag. 204).
    Inoltre, le conoscenze sulla coagulazione tendono a condurre gli studiosi verso la conclusione che la liquefazione ricorrente contrasta con le conoscenze scientifiche biochimiche e fisiologiche naturali.
    Nella sostanza il culto costituisce uno dei tipici fenomeni della cosiddetta religiosità popolare, che coinvolge manifestazioni cultuali spesso non riconosciute dalla Chiesa (il miracolo di san Gennaro è una di queste), ma considerate di grande importanza per i fedeli. […]




    Artemisia Gentileschi, San Gennaro nell'anfiteatro di Pozzuoli (1636-37 ca.)
    Napoli, Museo Capodimonte


    Tradizionalmente si racconta che il 19 settembre del 305, durante la persecuzione di Diocleziano, Gennaro, vescovo di Benevento, fu decapitato con altri compagni nella Solfatara di Pozzuoli. Secondo una leggenda locale la pietra marmorea sulla quale venne tagliata la testa a Gennaro e conservata dai cappuccini di Napoli, cambierebbe colore in corrispondenza con la liquefazione del sangue. In altre fonti, è detto che Gennaro fu destinato ai leoni. Qualunque sia la versione ufficiale, sappiamo che i cristiani raccolsero il suo sangue e il suo corpo, secondo i canoni di una tradizione molto diffusa e caratterizzante l'atteggiamento dei fedeli nei confronti dei martiri. […]

    Le cerimonie in onore di san Gennaro furono istituite nel 1337 dall'arcivescovo di Napoli, Giovanni III Orsini: però va chiarito che nelle fonti di allora non si trova alcuna menzione del miracolo del sangue; bisogna attendere il 1389 quando, il 17 agosto, il fenomeno della liquefazione venne documentato per la prima volta. Da allora si sono verificate circa 11.000 liquefazioni in condizioni ambientali e culturali molto diverse.
    Questa è la memoria lasciata dell'avvenimento del 17 agosto 1389: «fu fatta una grandissima processione per il miracolo che Gesù mostrò mediante il sangue del beato Gennaro conservato e che allora era liquefatto come se quel giorno fosse uscito dal capo del beato Gennaro»...
    Da quel giorno l'evento si è ripetuto - quasi sempre - a date regolari, scandendo la storia di Napoli. Le date della liquefazione sono tre: il 19 settembre (giorno della decapitazione del santo); il sabato che precede la prima domenica di maggio (anniversario della traslazione delle reliquie del martire nelle catacombe di Capodimonte); il 16 dicembre (in relazione ad una terribile eruzione del Vesuvio che nel 1631 causò molti lutti e distruzione). Sono inoltre avvenute altre liquefazioni in giorni diversi e interpretate simbolicamente dai napoletani come annuncio di eventi prossimi, positivi o negativi.

    Ecco cosa scriveva, nel 1908, il medico Antonio Amitrano, uno tra i primi a studiare scientificamente il miracolo di san Gennaro: «d'ordinario, avviene ogni anno in tre circostanze, per feste che si celebrano, ma è seguito anche in casi eccezionali, quando si è fatto baciare la teca ad un re o ad illustri personaggi o per portarla in processione in caso di pubbliche calamità (peste, eruzioni vesuviane, guerre) e infine per farla aggiustare».
    La mancanza di nolizie fino al 1389 ha indotto gli studiosi ad ipotizzare che il sangue di San Gennaro sia da porre in relazione al fiorire di reliquie medievali, che offrirono l'opportunità per la formazione di molte credenze e tradizioni, alcune delle quali ancora diffuse attualmente. Come già detto, la Chiesa cattolica non ha mai riconosciuto ufficialmente un miracolo il fenomeno della liquefazione; infatti tale riconoscimento è soprattutto frutto della tradizione e della fede popolare.


    La reliquia è conservata in una boccetta di vetro sigillata, con volume stimato di circa 60 millilitri, riempita per metà dal liquido; questa bottiglietta, accanto a un'altra più piccola e vuota, è contenuta tra due pareti di vetro in un reliquiario portatile d'argento. Durante la cerimonia del miracolo di San Gennaro, il reliquiario è più volte staccato dalla sua base, mosso, agitato e capovolto al fine di evidenziare l'avvenuta liquefazione, che diviene visibile senza difficoltà: in certi casi quasi immediatamente, in altri dopo alcuni giorni. Si dice, su basi non comprovate dalla scienza, che in qualche caso il sangue "ribolla", cambi di peso e di colore, ma non vi sono prove certe che confermino questi fenomeni. La mancanza del fenomeno della liquefazione è generalmente considerata un cattivo presagio ed indicazione di futuri avvenimenti funesti.

    Da quando il sangue di san Gennaro è al centro degli studi, sono state avanzate numerose ipotesi sulla sua liquefazione: miracolo; trucco; "energia psichica" prodotta dalle aspettative della folla; effetto di microrganismi; cause naturali. Per quanto riguarda il miracolo, non si può aggiungere nulla: o si crede o non si crede. Il trucco finisce per mettere in gioco questioni che presuppongono una notevole malafede da parte della Chiesa, il che ci pare fuori luogo, vista soprattutto la cautela con la quale le fonti ecclesiastiche trattano il "caso san Gennaro".
    L'energia psichica fa riferimento a forme di energia non misurabili, non riproducibili e pertanto tutta la problematica si ferma sul piano delle illazioni Si è parlato di "energia magnetica" proveniente dal Vesuvio, ma il tutto non è andato al di là delle semplici tesi, prive di prove sperimentali. L'azione di microrganismi sarebbe da escludere, in quanto l'ambiente all'interno dell'ampolla è isolato dall'esterno da più secoli.

    Sulle cause naturali, gli scienziati discutono da tempo. Ad esempio è stato suggerito che il fenomeno della liquefazione sarebbe da collegare alle caratteristiche fotosensibili del sangue del santo, però, anche in questo caso, mancano concrete prove di riferimento.
    Secondo le ipotesi avanzate dal CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), il caso potrebbe essere spiegato con la tissotropia. Si tratta della proprietà di alcuni gel di diventare più fluidi, fino a passare dallo stato solido a quello liquido, se scossi o fatti vibrare, comunque turbando il loro stato con sollecitazioni meccaniche. Pertanto se la sostanza del sangue di san Gennaro fosse tissotropica, è evidente che maneggiando e capovolgendo il reliquiario si potrebbero determinare le condizioni che porterebbero alla sua liquefazione.
    Secondo gli studiosi del CICAP quindi, «un'esecuzione riuscita del rito non esige una frode conscia (...) Ed effettivamente è importante notare come, nel corso dei secoli, siano avvenute numerose liquefazioni inaspettate mentre il reliquiario veniva maneggiato durante riparazioni alla sua struttura».

    Malgrado le tesi scientifiche, il miracolo di san Gennaro continua ad essere un fenomeno che resiste agli assalti del tempo e delle critiche. E' parte integrante della religiosità dell'Italia del Sud: un esempio più noto tra i tanti che danno corpo ad una rete di credenze ed aspettative destinate, comunque, a fornire una chiave per guardare con un po' di speranza il futuro. Però nessuna fonte ufficiale vuol sentir parlare di miracolo e la tissotropia pone un'ipoteca molto forte alle suggestioni, alle speranze: in questo modo si allontanano quelle due ampolline dallo spazio dei miracoli, per porle nell'ambito delle superstizioni, lasciandole vagare nei gorghi senza fine dell'immaginario collettivo.

    Massimo Centini, Misteri d'Italia (Newton & Compton 2006 – pag. 55 e seguenti)
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 05-02-10 alle 22:48

  4. #4
    repubblicano perciò di Sx
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    Predefinito Rif: San Gennaro e il miracolo della liquefazione

    Qualcuno ricorderà l'episodio delle voci per le quali - all'arrivo degli infedeli con coccarda blu, bianca e rossa - il sangue certamente non si sarebbe sciolto. Una pistola puntata alla tempia di chi di dovere e il sangue si sciolse. Ovviamente, un credente potrà sempre dire che S. Gennaro volle così salvare la vita di un suo fedele.
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 05-02-10 alle 22:46
    "E' decretato che ogni uomo il quale s'accosta alla setta dei moderati debba smarrire a un tratto senso morale e dignità di coscienza?" G. Mazzini

    http://www.novefebbraio.it/

  5. #5
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    Predefinito Rif: San Gennaro e il miracolo della liquefazione

    Ricerca del dipartimento di Biologia Molecolare dell'Università Federico II di Napoli

    Miracolo di San Gennaro, nell'ampolla c'è sangue. Lo dimostra un test scientifico

    Roma, 5 feb - (Adnkronos/Ign) - La sostanza contenuta nell'ampolla di San Gennaro è sangue. "Sangue che muta da solido a liquido e viceversa", come si legge sulle pagine del 'Mattino', che riporta la notizia. A dimostrarlo una ricerca del dipartimento di Biologia Molecolare dell'Università Federico II di Napoli, guidato dal professor Giuseppe Geraci. Uno studio durato 4 anni e condotto su "un'ampolla del tutto simile a quella di San Gennaro ritrovata dieci anni fa. Una reliquia - spiega il professore - proveniente dall'Eremo dei Camaldoli".

    Non essendo possibile analizzare l’originale pena il danneggiamento, il biologo ha aperto questa seconda teca sottoponendola a numerosi test i cui risultati saranno esposti alla Federico II nel corso del convegno 'Il miracolo di san Gennaro: esperimenti e considerazioni di un biologo molecolare'.


    Reliquiario di San Gennaro nella Cappella del Succorpo
    Immagine dal sito https://upload.wikimedia.org/

    A intervalli regolari, nel corso dei quattro anni, la teca con l'ampolla, contenente un liquido che il professore definisce 'in tutto simile a quello di San Gennaro' è stata pesata per valutare le variazioni: il peso è rimasto immutato. "Poi abbiamo potuto aprire l'ampolla e, durante l’operazione, abbiamo verificato un elemento che ci ha convinto che all'interno ci fosse sangue. - continua Geraci - Il sangue umano, in particolari condizioni, sprigiona una sostanza che, di fatto, è vero e proprio mastice naturale. Il tappo, così come quello dell'ampolla di San Gennaro, era praticamente incollato al vetro". Nell’ampolla dei Camaldoli c'era dunque del sangue umano.

    "Ma l’evento particolare fu all’atto dell’apertura - racconta il professore -. Si sprigionò un odore tremendo, un autentico odore di morte che si diffuse per l’intero dipartimento. Poi il liquido rossastro si coagulò in una gelatina. Test, con movimento e sostanze naturali, hanno poi riportato il sangue da solido a liquido". Così come per San Gennaro

    "Ho ripetuto il test con il mio sangue, ottenendo gli stessi risultati". Quindi, quello contenuto nella teca è sangue, anche se resta ancora da dimostare perché avvengano questi cambiamenti di stato. Il professore e il suo staff, infatti, continueranno a studiare, anche se Geraci sembra già avere la sua verità: "Il vero miracolo di San Gennaro è la fede che è capace di suscitare. L'affetto dei napoletani per il patrono e la sua reliquia".

    Miracolo di San Gennaro, nell'ampolla c'è sangue. Lo dimostra un test scientifico - Adnkronos Campania
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 12-08-16 alle 14:26
    "Tante aurore devono ancora splendere" (Ṛgveda)

  6. #6
    ...
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    Predefinito Rif: San Gennaro e il miracolo della liquefazione

    Forse questo post può essere di vostro interesse.

    Ragione e Fede: La Scienza e il sangue di San Gennaro.
    "Per tutto il pensiero occidentale, ignorare il suo Medioevo significa ignorare se stesso" - Étienne Gilson


    "Se commettiamo ingiustizia, Dio ci lascerà senza musica" - Cassiodoro.

  7. #7
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    Predefinito Rif: San Gennaro e il miracolo della liquefazione

    Citazione Originariamente Scritto da Cuordileone Visualizza Messaggio
    Forse questo post può essere di vostro interesse.

    Ragione e Fede: La Scienza e il sangue di San Gennaro.
    Ma ammettiamo pure che "miracolo sia"....E con questo? Cosa dimostrerebbe? Che valore effettivo avrebbe?

    Si tratterebbe di un mero accadimento paranormale legato a leggi di psichismo collettivo induttrici di un fenomeno e stop.

    Di cose simili ne è pieno il mondo.
    "Così penseremo di questo mondo fluttuante: una stella all'alba; una bolla in un flusso; la luce di un lampo in una nube d'estate; una lampada tremula, un fantasma ed un sogno:"
    (Sutra di diamante)

  8. #8
    .... .....
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    Predefinito Rif: San Gennaro e il miracolo della liquefazione

    E' giusto che ci siano i miracoli..
    Il fedele ci vedrà la prova che le sue credenze sono giuste e ne verrà confortato..
    e il saggio nella sua ricerca della verità verrà messo sulla buona strada nel soffermarsi su religioni e filosofie che pongono la certezza su cose più interiori..senza per questo essere emotive..come la meditazione che porta alla percezione di sé..sciogliendo le incrostazioni della mente..

    In tutti i casi fare a legnate sulla faccenda..non è esoterico e neppure religioso..ma indica la necessità di camminare nel mondo con prudenza..cosa raccomandabile a chi aspira a diventare vecchio..e sazio di giorni... sia che creda o che non creda..:mmm:
    Bisogna dare all'uomo non ciò che desidera..ma ciò di cui ha bisogno...
    (la via diretta non è la più breve)

  9. #9
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    Predefinito Rif: San Gennaro e il miracolo della liquefazione

    Giuliano Kremmerz ha scritto nella sua SCIENZA DEI MAGI che il miracolo è nella natura anche se avviene fuori dall'ordinario è un fatto straordinaria, ma naturale. Anche la mente logica greca accettava e conosceva i miracoli che spesso si concretizzavano nei santuari ellenici posti fra la collina il mare e il cielo.La terapeutica di Aesculapio o l'incubazio sono frammenti di questi eventi, Un fiore che sboccia e una creatura che nasce sono miracoli, sono fatti straordinari. Alle volte però certe religioni oltre a colorare questi fatti con la volontà o l'intercessione del dio li pianificano per abbindolare i fedeli. E' il popolo stesso che mal allevato pretende il miracolo a tutti i costi, quello teatrale si intende non vedendo quello di tutti i giorni.
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 10-08-16 alle 13:59

  10. #10
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    Predefinito Re: San Gennaro e il miracolo della liquefazione

    Non solo San Gennaro...

    Il Vescovado - Chiesa Ravello, liquefazione Sangue San Pantaleone c'è ma non è limpida /FOTO


    San Pantaleone, icona bizantina
    Monte Sinai, Monastero di Santa Caterina
    Immagine dal sito https://upload.wikimedia.org/
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