da Prodi, una lezione di stile. non so quanto apprezzata in un paese che gli ha preferito un ultrasettantenne liftato, truccato, trapiantato, bandanato che si circonda di escort -ai miei tempi le chiamavamo prostitute- .
io non ho mai votato per prodi, ma gli riconosco correttezza e competenza.
Auguri Professore!
I settant’anni di Prodi «Cina e Africa i miei impegni» - Corriere della Sera
Cattedra a Shanghai per il Professore: «L’Italia? Porta chiusa»
I settant’anni di Prodi
«Cina e Africa i miei impegni»
Festa con la moglie Flavia e la «tribù» di familiari nel Castello di Bebbio
Romano Prodi con la moglie Flavia a Bebbio (Ansa)
DAL NOSTRO INVIATO
BEBBIO (Reggio Emilia)— «Quando una porta è chiusa, è chiusa». Niente da fare: nemmeno per i suoi set*tant’anni Romano Prodi rom*pe il suo silenzio sulla politica italiana. Abbronzato, in gran forma, il Professore torna a piedi da messa insieme con la moglie Flavia al Castello di Bebbio, acquistato negli anni Sessanta dai nove fratelli Pro*di e ristrutturato da uno di lo*ro, l’architetto Quintilio: «Una passeggiatina per muo*versi un po’» spiega lui. In re*altà, la chiesetta di Valestra non è dietro l’angolo: dalla re*sidenza, sono alcuni chilome*tri di saliscendi tra le colline. Se una porta si è chiusa, tut*tavia, altre se ne aprono. Il professore chiacchierando ri*vela che dal prossimo anno in*segnerà alla Shanghai Busi*ness School, una delle fucine del successo economico cine*se. Va detto che il rapporto dell’ex premier con il paese del dragone sembra farsi sem*pre più stretto: lo scorso no*vembre, Prodi ha parlato del*la crisi globale alla scuola cen*trale del partito comunista, ri*cevuto con tutti gli onori an*che dal premier Wen Jiabao.
Il castello di Bebbio (Natta)
Mentre nei giorni del G8, di nuovo a Pechino, il Professo*re è stato invitato dal China Center for the Economic Exchange per parlare al Glo*bal Think Tank Summit. Ce n’è abbastanza da alimentare la voce, ripresa ieri anche dal*l’ Adnkronos , di una sua possi*bile successione al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, proprio in con*siderazione degli ottimi rap*porti con il colosso asiatico. In ogni caso, l’incarico a cui Prodi più tiene è proprio quello di responsabile del gruppo di lavoro tra Onu e Unione africana per le opera*zioni di peacekeeping nel con*tinente nero. «In settembre – spiega – il Consiglio di sicu*rezza dovrà discutere della mia relazione, ma si tratta di problemi molto controversi. In ogni caso, l’Unione africa*na resta centrale. Va aiutata a crescere, altrimenti l’Africa non si svilupperà mai, i paesi sono troppo piccoli e divisi. A qualcuno fa comodo così, c’è la possibilità di commerci bi*laterali... qualcuno potrebbe parlare di neocolonialismo. L’Africa non ne ha bisogno».
Ma è giorno di festa, i pro*blemi sono lontanissimi dai verdi colli che circondano il Castello di Bebbio. Secondo la nipote Laura Prodi, intorno al*la tavola per festeggiare i set*tant’anni del Professore ci sa*ranno una settantina di perso*ne, tra cui nugoli di bambini. Ma è ricorrenza rigorosamen*te di famiglia, con un’unica ec*cezione: Alessandro Fagioli, patron del colosso della logi*stica Fagioli Group. Amico dell’ex premier «da trent’an*ni », si presenta con un gigan*tesco mastello che contiene due altrettanto mastodonti*che angurie: «Che volete mai, cosa si può regalare a uno co*me Romano... io gli porto le cocomere». Nel pomeriggio, al castello arriva una delegazione del Pd di Carpineti che porta un al*tro dono: un altro mastello di Casagai, la pochissimo dieteti*ca delizia del luogo, polenta saltata nel lardo. Ma anche sul compleanno, Prodi preferi*sce non indulgere troppo ai bi*lanci: «Settant’anni? Mah, cer*tamente qualche motivo di ri*flessione c’è. Ma mica da rom*persi la testa... ».
Marco Cremonesi
10 agosto 2009