Il 18 politico: precari e somari

[amerigodumini]

Io ho anche avuto i trenta politici.

[Il Pasquino]

.....alla faccia del "grammar-nazism"

beata (o beota...) ignoranza!

Saluti

[Pieralvise]

In legge molti professori guardano malissimo gli studenti che provengono dai professionali,

Mi sembra il minimo.

anche se alla fine della fiera sono quelli che hanno una vera cultura giuridica alle spalle (parlo dei tecnici)...

Cultura giuridica... chi viene dal professionale?
Concedo che all'istituto tecnico qualcosina si può imparare (nozioni, non 'cultura giuridica'). ma al professionale suvvia, siamo seri.

[Marcello1986]

...non contenti mi hanno fatto suonare pure la diamonica

[Marcello1986]

Mi sembra il minimo.

Non sono d'accordo..anzi, ti dirò, forse i tecnici sono le scuole del futuro. Esci dal classico e non puoi fare nulla, conosco geometri (prima della riforma) che già a 20/21 anni guadagnavano quando io ero ancora all'Università mantenuto dai genitori....

Cultura giuridica... chi viene dal professionale?
Concedo che all'istituto tecnico qualcosina si può imparare (nozioni, non 'cultura giuridica'). ma al professionale suvvia, siamo seri.

Ho sbagliato io, parlavo dei tecnici.....

[Panagulis]

A cosa serve lo studio della Divina Commedia? E lo studio di pagine e pagine di letteratura italiana? E per fare questo non si studiano Diritto, Economia, lingue, informatica ecc.....

il fatto che tu non trovi piacere o utilità in cose tipo musica, disegno, arte, latino, greco e quant'altro, non toglie valore alle cose...

io ho trovato una gran utilità nell'imparare il latino perfino quando ho imparato il norvegese, figuararsi nel resto..

vi è poi l'utilità nel conoscere la musica o l'arte che può rivelarsi fondamentale in certi, lavori/conversazioni/colloqui di lavoro...

si potrebbe modernizzare la scuola italiana?certo, hai voglia....ma la parte umanistica resta fondamentale sopratutto per formare la classe dirigente di un paese: apprezzare l'arte, la musica, la bellezza, la letteratura....ti danno una visione più completa della realtà

non mi sognerei mai di imporlo a chi non voglia, ma per esempio per lavoro dovevo scortare un diplomatico norvegese ad un'opera...come apprezzi un'opera se non conosci la storia della musica, il periodo storico nel quale l'opera è ambientata e così via..

tu, come in altri thread, continui nella tua visione etica del mondo dove esiste un giusto e sbagliato deciso o da te o dallo stato...l'utile e il giusto sono concezioni personali che proprio per questo non possono essere imposte

ripeto, toglietevi dalla testa sta' cosa del "bene comune" e dello stato etico, che non esistono

[Morfeo]

la frustrazione di gente che dopo anni di studi non riesce a trovare un lavoro è tanta, è evidente. il fatto che una 32enne decida di scrivere a un giornale per raccontare la sua esperienza e tirare merda addosso a un 14enne che non ama particolarmente il latino, la dice lunga su quanto abbiano le palle girate le persone in questo momento.
noi siamo sempre splendidi, gli altri sono sempre stronzi... questa è l'italia.
brillantissima 32enne laureata con dottorato in lingue vs 14enne svogliato, somaro, viziato e con la media del 4 in latino... un po' ingeneroso come quadretto, diciamolo, è come sparare sulla croce rossa.

troppo facile mettere in croce il ragazzino che dovrebbe studiare (grazie al cazzo, se lo facesse senza problemi, sua madre non verrebbe da te a pagarti, mi pare ovvio), ancora più facile prendersela con la mamma che "ti licenzia con un sms" e che ha sicuramente viziato il pargolo (il figlio non ne vuole sapere nulla di te, mi pare evidente che non l'hai saputo prendere e che hai toppato). lo scempio reale è che la 32enne con dottorato di ricerca debba dare lezioni ai ragazzini perchè lavoro non ne trova, ma l'affitto bisogna pagarlo puntualmente a fine mese...

sulla brillantissima avrei qualche dubbio

[Il Pasquino]

E' colpa dello stato.
1)La scuola pubblica elimina la concorrenza.Senza un meccanismo di mercato che premia le scuole buone e punisce,fino al fallimento,quelle scarse,non c'è ragione perchè qualsiasi soggetto coinvolto debba anche solo cercare di fare un buon lavoro(a parte l'eroismo personale,ma non è una base su cui si possa costruire un sistema)
2)Lo stato,nell'assumere(e assume un sacco),non tiene conto delle reali capacità,si basa,nel migliore dei casi,sulla presenza di un titolo (il pezzo di carta) senza valutarlo nel merito,disincentivando l'impegno nello studio,e permettendo la nascita dei diplomifici (quindi anche nel privato si è spinti a fornire il titolo non preparazione)

1) Creare delle classifiche nelle scuole significa ancor più creare una classificazione sociale dell'individuo, per cui il figlio del poveraccio che non può permettersi le scuole d'elite sarà predestinato all'ignoranza ed a continuare a restare un poveraccio e lo stesso destino spetterà anche ai suoi figli. Inoltre sappiamo bene come in una scuola basata sul reddito anche il figlio ignorante, incapace, svogliato e disinteressato uno straccio di diploma lo riceve lo stesso!
2) il titolo di studio è un primo filtro, un titolo, un biglietto da visita, poi il merito e le competenze le si accertano sul lavoro. Lo stato effettua questa verifica attraverso un concorso pubblico. Il vero disincentivo lo vediamo quotidianamente ove si può fare il ministro della sanità con un diploma di maturità classica oppure si può fare il ministro della gioventù con un diploma dell'istituto professionale alberghiero!
Per non parlare della famiglia Bossi...

Se già oggi con la presenza di "diplomifici" e "lauree facili" si raggiungono i massimi livelli di potere e redditi importanti con diplomini, attestati od addirittura con la licenza media è ben difficile incentivare la gente a studiare.

Un tempo il numero di laureati in parlamento era superiore a quello di oggi e non si poteva diventare dirigenti sia nell'industria sia nella PA se ALMENO non si aveva una laurea specialistica.

Oggi tutti possono fare tutto e tutti diventano esperti dirigenti, ministri senza avere la più pallida conoscenza tecnica del campo in cui si opera.
La colpa è di tutti noi che abbiamo consentito che tutto questo accadesse sotto i nostri occhi.

Saluti

[pedro]

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza
Inferno, Canto XXVI

canoscenza...meridonialismo per conoscenza...ma pur sempre senza la i

E ti giuro che l'ho pure cercato sul dizionario prima di scrivere Mi devo essere incartato.

[Il Pasquino]

A cosa serve lo studio della Divina Commedia? E lo studio di pagine e pagine di letteratura italiana? E per fare questo non si studiano Diritto, Economia, lingue, informatica ecc.....

Beata ignoranza...
La conoscenza della letteratura italiana prevede ovviamente che ne si conoscano le opere e quindi aver raggiunto una cofidenza nell'uso della nostra lingua superiore a tutti gli altri.

Forse è molto meglio far scrivere qualcosa a loro che ad uno degli "ignoranti" in materia che lei ha citato...(pur facendo parte di quest'ultimi... )

Saluti